…di appena dodici anni fa. Correva l’anno più caldo di sempre, forzato dal Niño più forte di sempre. Eppure l’isteria del clima non era ancora cominciata. Oh, sì, le basi erano state gettate, ed erano anche già molto solide, dalla conferenza di Rio del ’92 all’apertura alla firma del Protocollo di Kyoto proprio nel 1998.
Nonostante ciò, la NASA scriveva così:
Global records of surface temperature over the last 100 years show a rise in global temperatures (about 0.5° C overall), but the rise is marked by periods when the temperature has dropped as well. If the models cannot explain these marked variations from the trend, then we cannot be completely certain that we can believe in their predictions of changes to come.
Le serie globali delle temperature di superficie mostrano un aumento delle temperature negli ultimi 100 anni (circa 0.5°C in generale), ma l’aumento è segnato da periodi in cui le temperature sono anche diminuite. Se i modelli non riescono a separare queste variazioni dal trend, non possiamo essere completamente certi di poter credere nelle loro previsioni di futuri cambiamenti.
Che dire? Proviamo con la cosa più semplice: da dodici anni a questa parte la scienza del clima e delle simulazioni ha fatto passi da gigante. Vero, ma il problema posto in queste poche righe non è stato affatto risolto. Di più, da allora le temperature hanno smesso di crescere, stabilizzandosi certamente su valori elevati, ma, altrettanto certamente, smettendo almeno in apparenza di subire il forcing antropico che le avrebbe fatte aumentare.
Dunque cosa ha potuto cancellare completamente questi dubbi, queste perplessità , questa prudenza? Non lo so, lascio a voi, se ne avete voglia, il difficile compito di provare a capire.
NB: da WUWT.
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