Salta al contenuto

Ad ogni epoca il suo Rollerball

Qualcuno di voi ricorda il film Rollerball? Una società in apparenza perfetta, ovvero perfettamente controllata dai soliti burattinai, che metteva a disposizione degli ovviamente imperfetti sudditi un gioco cruento la cui unica regola era l’obbligo di sbarazzarsi fisicamente dei propri avversari per giungere a segnare il punto. Non credo sia possibile una società perfetta, nè nella realtà, nè in apparenza, tantomeno credo esistano i burattinai. Di sicuro però esiste per la natura umana la necessità di identificare via via dei nemici su cui scaricare le proprie tensioni, le proprie paure e la consapevolezza della propria imperfezione.

Oggi questo nemico è stato identificato in noi stessi, tutti protagonisti in un modo o nell’altro dello stesso modo di vivere. Chi protesta contro l’inquinamento prodotto dagli aerei e poi li usa per correre da un capo all’altro del pianeta per partecipare ai simposi sul clima e sull’ambiente. Chi vede nella comunicazione globale il sistema più energivoro che c’è e poi usa la rete per diffondere il più possibile il proprio pensiero. Chi odia la società frenetica e stressante (come si potrebbe non farlo?) rinunciando a prendervi parte e poi dimentica che quella rinuncia è resa possibile solo dall’esistenza stessa di questo genere di società.

Ma ci sono degli eletti, ci sono alcuni che hanno capito, cui manca però un solo tassello, quello che farebbe loro comprendere di essere pesantemente strumentalizzati per il rollerball dei nostri giorni. Guardate il video qui sotto, e ditemi se trasmettere un messaggio del genere può in qualche modo essere diretto verso un miglioramento del nostro modo di vivere o piuttosto ne è soltanto la manifestazione peggiore. A voi il giudizio.

NB: un plauso a Ecoblog.it per aver posto il problema.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inIn breve

28 Comments

  1. fufo1959

    ci rinuncio

    • duepassi

      Non nè qui il luogo per una discussione politica, che lascio cadere, limitandomi a ribadire, non politicamente, che la violenza è sempre condannabile, e fufo1959 dovrebbe anche lui riconoscerlo, invece di tirar in mezzo argomenti che non posso discutere qui, per non andare OT.
      Avrei voluto vedere da parte sua una ferma condanna della violenza. Non l’ho vista, ne prendo atto, e me ne dispiace. Punto. Per me il discorso, su questo argomento, finisce qui.

  2. Antonio

    Provate a guardare il video senza audio e senza alcun riferimento. Cosa mostrerebbe la clip? Violenza gratuita. Ora provate ad immaginare che invece del possessore del Suv ci fosse un tizio che dichiara di essere un palestinese in un quartiere ebraico. Capite dov’è la trappola? Relativizzazione della violenza. Ognuno è disposto ad accettarla secondo i propri convincimenti, una giustificazione si trova sempre. Ciò che rimane sullo sfondo di questa degradazione è la fede in un mondo senza gli “altri”. Un odio perpetuo sanabile solo dalla solitudine. Questo “ecologismo” è una truffa. Non salverà gli uomini, nè la madre terra.

    • fufo1959

      1) Un palestinese tipicamente non ha i soldi per permettersi un SUV.
      2) Se cadete in ogni provocazione, allora ragazzi la situazione è preoccupante.
      3) Si tratta di capire che deve esistere un’alternativa al nostro sistema di progresso tale da non rendere questo mondo una pattumiera.
      4) Se siete giovani e rassegnati, allora siamo alla frutta.

    • Antonio

      Ok, fufo, mettiamo che il palestinese stava portando il SUV ad un ricco signore nel quartiere ebraico.

    • fufo1959

      appunto. (ref. punto 2 della mia risposta)

    • Antonio

      Risposta sbagliata, fufo. Cambia manuale.

  3. Wallace

    La violenza e l’incitazione alla violenza non sono MAI giustificabili. Questo video è orribile e stupido: dimostra pienamente la stupidità di chi l’ha concepito e realizzato.
    Detto questo, strumentalizzare l’azione di un imbecille o di un gruppetto di imbecilli per dimostrare che chi si preoccupa dell’ambiente è un violento è scorretto.
    Personalmente sono favorevole ad una consistente tassa sulle automobili che occupano uno spazio sproporzionato rispetto al loro uso, che deteriorano l’asfalto quasi fossero un camion e consumano quantità di carburante spropositate. Chi più inquina, più paghi. Mi pare abbastanza semplice e non violento. O no?

  4. duepassi

    Ho una Opel Astra, non ho mai avuto un SUV, né uno yacht, al massimo ho avuto una barchetta a remi, che mi costò 19 mila lire da Standa, se ricordo bene, e portavo al mare caricandomela sulle spalle.
    Ma non provo alcuna invidia, né alcun odio per chi può permettersi quello che vuole. Sinceramente non me ne importa nulla.
    Come mio figlio che non può camminare, e quando vede i bambini correre non si arrabbia, non si intristisce, ma sorride, così anch’io non sono rancoroso verso gli uccelli che hanno le ali, e io no, o verso i pesci che nuotano meglio di me. Non parliamo poi degli orsi, magari nuotassi come loro.
    Mi fa invece rabbia quando il rancore diventa criminale, come in quel video, oggetto di questa discussione, in cui si promuove l’idea che sarebbe giusto far violenza a chi ha un SUV.
    Sinceramente vorrei poter controllare chi sono i veri possessori di Suv (e di yacht) e non mi sorprenderei di trovarci gli autori del video, e tanti ambientalisti, sempre pronti a indicare gli altri, a censurarli, a condannarli, salvo poi a fare i propri comodi, a iniziare proprio da quel al gore che, leggo, fa uno spreco enorme di energia. Nella sua veste questo è in aperta contraddizione con l’etica che dice di avere e che pretenderebbe da tutti gli altri.
    Lo stesso inventore dell’impronta ecologica viaggia in aereo, tanto per capirci.
    Secondo me.

    • fufo1959

      Calma! La mia non è una campagna contro i SUV o i jet privati. Penso solo si debba limitare i consumi. Diamoci un taglio con gli attacchi ad Al Gore, se controlliamo la coerenza delle persone allora possiamo chiudere la baracca e andare a casa.
      L’intenzione del video non è di fomentare la violenza ma di risvegliare le coscienze con una terapia d’urto! avete visto PULP FICTION ? L’idea è la stessa. La vera violenza , quella peggiore, non è mai fisica ma psicologica. Saluti

    • Claudio Costa

      La violenza, chi la usa la subisce.
      Nel video in questione invece la si legittima, nel nome di una teoria quella dell’agw mai dimostrata, le cui proiezioni catastrofiste non hanno corrispettivi nella storia della terra.
      Perchè si pressuppone che chi emette fa violenza alla terra, anche chi produce carne (che è invece una fesseria)

      Mi ricordo una frase di Zavoli sui media che ai tempi mi colpì disse più o meno:

      “le parole sui media arrivano a tutti anche a chi non possiamo nemmeno immaginare, se le parole sono semi di violenza potrebbero cadere su terreni fertili e generare campi di violenza”

      Da qui i black block. Ci hai mai discusso?
      Io si in un centro sociale a Lodi, si sentono legittimati a sfasciare distributori, banche, auto, ecc perchè fanno parte del sistema che fa violenza sulla terra.

    • duepassi

      Personalmente sono contro gli sprechi, e sono favorevole a fare le stesse cose consumando meno, ma se si fa della riduzione del consumo un obiettivo ideologico, si va contro la logica e contro il progresso. Il consumo crea lavoro e ricchezza. Non è un caso che i Paesi dove c’è una mentalità anticonsumistica sono poi i più poveri, e quelli dai quali la gente fugge, anche a rischio della vita, magari su fragili gommoni, per venire nell’inferno occidentale, chissà perché. Chissà perchè dove le macchine “tolgono lavoro” agli operai, c’è sempre tanto lavoro, molto di più di dove non ci sono le macchine, e dove decine di persone possono fare il lavoro che gli toglierebbe una singola macchina. Ma il risultato è che costoro, salvati dalla cattiva macchina, poi vengono nel cattivo Occidente a cercar il lavoro che là non trovano, nonostante non ci siano le macchine a toglierglielo. E allora, fufo1959, qualcosa non va nel tuo ragionamento, mi sembra. “Risparmio non è guadagno”, dicono i Ciociari. L’unica maniera perché si crei lavoro nei Paesi che non hanno macchine è che qualche occidentale gli porti le macchine, e quindi il lavoro. Si chiama “delocalizzazione”. Ed ancora una volta è prova che macchine e progresso vanno assieme, come pure assieme vanno risparmio e disoccupazione. Fattene una ragione.
      Secondo me.

  5. Francesco

    Roba da pazzi..questa reazione orribile è causata, purtroppo, anche dalla enorme presa che hanno, sulla gente “comune”, queste panzane catastrofiste propinate di continuo dai media, e dai presunti siti di informazione (vedi tiscali, virgilio e simili..). Io leggo di gente che scrive di “pregare” appena legge la notizia di un terremoto, o che riporta profezie appena si parla di precipitazioni più violente o di eruzioni vulcaniche, o che spera di veder “morire nel deserto” tutti quelli che osano contraddire la teoria dell’AGW. Gente che invece di vivere la vita passa le giornate a farsi mangiucchiare il cervello da questa pseudo-informazione. Recentemente ho letto, purtroppo non ricordo dove ma nei link salvati dovrei ritrovarlo, di un professore che affermava che il danno più grande si abbatte sulle nuove generazioni, che crescono nel panico giornaliero, a causa di questo tipo di bombardamento CONTINUO, spesso infondato, sempre sullo stesso argomento, attuato da TV-INTERNET-FREE PRESS-QUOTIDIANI-MANIFESTI-RIVISTE ecc..ecc..Questo è grave. Non guidare un Suv. E lo scrive uno che ha 20 anni e purtroppo, perchè mi dispiace, è stato spesso molto turbato da questo genere di notizie. Finalmente, grazie a Dio da un bel pò, mi sono svegliato.

  6. Angelo

    Non credo che sia il caso di insistere con Fufo1959.
    Del resto se 1959 è l’anno di nascita, non credo ci sia ormai modo di fargli cambiare idea!
    L’unica cosa che mi permetterei di dire a Fufo è:
    -hai perfettamente ragione, il petrolio genera ingiustizie!Ma la nostra civiltà è tale solo perchè abbiamo raggiunto un certo “benessere” grazie alla disponibilità di energia. Ed è questa disponibilità che ci permette di discutere altrimenti saremmo tutti preoccupati solo a come bandire la tavola ogni giorno. Ma tu Fufo sai rinunciare a tutti i benefici diretti ed indiretti che questa disponibilità ti offre? Quelli diretti forse sì, ad esempio non usare l’auto e nemmeno l’autobus oppure non avere energia elettrica in casa… quelli indiretti? Ad esempio paga il prodotto dalle 3 alle 10 volte tanto perché prodotto con energia animale oppure con la sola forza muscolare dell’uomo…e ai tuoi figli offrirai solo un futuro di fatiche e dolori? Se ci riesci caro Fufo hai tutto il mio più grande rispetto! Sinceramente!
    -Se invece non ci riesci, sentiti in colpa anche tu di tutte le ingiustizie di questo mondo perché anche tu godi dei benefici del petrolio (direttamente o indirettamente)

    Del resto, non per pessimismo, ma spero solo realismo, mi sembra di poter dire che nel momento in cui qualcuno ha qualcosa in più degli altri o risorse più strategiche degli altri, l’egoismo, la sopravvivenza, o la sola invidia genera interesse e non c’è nulla da fare.

    Non è un fatto di civiltà o culture, di tempi antichi o tempi moderni, di tribù sperdute nella foresta o cultura occidentale, nemmeno un fatto di ideali o ideologie, è semplicemente l’uomo!

    Non so se vi ricordate “il nemico alle porte” con Ed Harris, Joseph Fiennes, Jude Law. Alla fine del film il funzionario sovietico Joseph Fiennes dice:
    -“Non esiste l’uomo nuovo, l’uomo sarà sempre l’uomo, ci sarà sempre qualcosa da invidiare, qualcosa che non hai di cui ti vuoi appropriare!”

    Identificare un nemico o crearsi un nemico serve solo a scaricarsi delle proprie responsabilità! Col rischio di fare il gioco di altri interessi economici passando per “utile idiota”! (non è riferito a te Fufo!)

    • fufo1959

      adesso ho capito, avete ragione voi, non è il caso di insistere sono troppo vecchio per voi giovani egoisti terrorizzati di rinunciare anche alla carta igienica. Ma vi rendete conto che l’unico vostro merito è quello di essere nati dalla parte giusta. C’è davvero di che preoccuparsi se il futuro del mondo è nelle vostre mani. VOI NON SIETE SCETTICI SIETE SOLO BORGHESUCCI VIZIATI. essere scettici non significa essere maleducati ma intelligentemente dubbiosi. per Lei Angelo la strada è ancora molto in salita. Auguri!

    • Rileggerò attentamente ogni singola parola, ma ad una prima lettura veloce, non mi è sembrato che il vostro scambio sia scaduto nella maleducazione. Di certo non vi siete fatti i complimenti, ma direi che può tranquillamente rientrare in una dialettica accesa. Non ho visto maleducazione.

      Per questo motivo, pregherei tutti quanti di rientrare nei ranghi onde evitare il degenerare di questa discussione. Ricordo a tutti che questo non è un forum, ma un blog.

      Cordiali saluti,
      CG

    • Angelo

      Caro Fufo sono poco più giovane di Lei, con tre figli adolescenti ed un lavoro che mi prende troppo tempo. Essere nati dalla parte giusta non è sicuramente un merito, ma neanche una colpa!
      Certo, è vero! Ho ancora tanta strada in salita, ma ci vuole pazienza, ciascuno ha i suoi tempi.
      Qui chiudo i miei commenti e faccio gli auguri anche a Lei.

  7. fufo1959

    faccio notare che non ho visto nessuno scandalizzarsi per il danno ecologico provocato dalla piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico. Vi pare che quella non sia violenza bruta? Porgete pure voi l’altra guancia

    • E che ci azzecca?
      Caro fufo, appena ti staccherai dalle rete elettrica nazionale o non andrai alla pompa di benzina, forse potrò dedicare qualche secondo a te!
      Sempre che tu sia raggiungibile.

    • duepassi

      Caro fufo1959, vorrei farti cortesemente notare che i due eventi sono di natura del tutto diversa.
      Da una parte c’è un incitamento alla violenza, che ci ripugna,
      dall’altra c’è uno sfortunato incidente che ci addolora.
      O forse credi che i petrolieri siano così masochisti da buttare petrolio a mare per il gusto di inquinare ?
      Non mi sento il difensore (gratuito, almeno mi pagassero!) dei petrolieri, che, sembra, siano interessati invece al campo ambientalista, nel quale hanno investito, leggo, bei soldini.
      Vorrei però ricordarti che i petrolieri fanno un mestiere utile, al quale dobbiamo buona parte del nostro progresso, anche civile.
      Perché, amico mio, non mi stancherò mai di far notare che nella Natura vige solo la legge del più “forte” (non necessariamente parliamo di pura forza fisica), e di diritti non ne esiste neanche l’ombra.
      Hai mai chiesto ad una gazzella, mentre viene azzannata dal leone, quali diritti avrebbe ?
      Hai mai chiesto in un branco dove comanda un maschio dominante, quali diritti avrebbe il maschio non-dominante ?
      I diritti, come li conosciamo sono frutto delle Società democratiche e civili, nelle quali il petrolio ha giocato un ruolo non secondario di creazione di sviluppo e progresso, e quindi di giustizia sociale.
      I sindacati non esistono che nelle Società democratiche, e i diritti hanno applicazione vera dove esiste una sana economia che li permetta. Perché, e tu che sei persona intelligente dovresti ben capirlo, ad ogni “diritto” corrisponde fatica, impegno economico e di tempo, che qualcuno deve pur fornire. In una Società florida, si trova spazio anche per questo, ma appena l’economia va in crisi, vanno in crisi anche i diritti. O non te ne eri accorto ?
      Questo progresso così odiato dalle forze conservatrici che vorrebbero conservare anche ciò che è mutevole di sua natura (il clima) ha fatto aumentare la vita media dell’uomo da 15 a oltre 80 anni; ha sfamato popolazioni (faccio il calcolo per la sola Italia) circa 300 volte maggiori, ed ora in Italia non c’è più chi muore di fame, mentre nella preistoria la fame era all’ordine del giorno, e c’era chi ci moriva davvero; ha sconfitto tante malattie; ha inventato la pensione (pensa a che tipo di “pensione” aspettava i vecchi eschimesi fino a poco tempo fa); ha inventato gli ammortizzatori sociali; ha inventato le assicurazioni (per quanto questa sia un’invenzione perfettibile 🙂 ).
      Pensa ai danni che ha fatto lo tsunami, perché ha colpito la parte meno progredita, e i danni, tanti, che fanno i terremoti quando colpiscono aree retrograde, in confronto a quando colpiscono aree progredite, come quella giapponese, e ti renderai conto che le grandi calamità naturali fanno più morti dove c’è arretratezza.
      Quello del golfo del Messico è dunque un incidente di percorso, sul quale si può indagare, del quale è giusto dolersi, sul quale è giusto domandarsi se e come sia possibile evitarne di simili,
      ma
      resta un incidente di percorso di una risorsa di cui dovremmo essere grandemente grati per i progressi che ci ha consentito di fare, anche sociali.
      L’altro è invece un indegno incitamento all’odio e alla violenza che può solo indignarci.
      Secondo me.

    • fufo1959

      la pregherei di girare il suo post alla popolazione iraqena, afgana, di mezza africa, delle zone caucasiche ecc..Mi piace l’idea dei petrolieri che ci aiutano a progredire. Pensavo che il loro unico pensiero fosse il profitto ad ogni costo. E questo significa anche non spendere troppo in sicurezza nelle piattaforme di estrazione! Hanno speso sì in ambiente, dopo averlo deturpato, ma credo investano di più in guerre e squadre di calcio.Uscire dalla dipendenza del petrolio significa cercare un altro progresso accessibile anche a chi il progresso aspetta ancora di vederlo. Inoltre un mondo con minor combustione fossile aiuterebbe anche a togliere ogni dubbio sull’AGW! Non le nascondo la mia forte perplessità nei confronti delle sue considerazione sulla legge del più forte. Pensavo che l’evoluzione ci avesse donato la facoltà di parola ed intelletto a sufficienza per vivere serenamente.

    • Francesco

      ma perchè, spesso, noto che gli ecologisti sfegatati sono atei ?

    • fufo1959

      Non è vero che gli ecologisti sfegatati sono spesso atei.
      1) Non sono un ecologista sfegatato ma solamente una persona che pensa che l’uomo ha avuto la fortuna di trovarsi in una casa comune a tantissime altre forme di vita animale e vegetale che devono collaborare al meglio affinchè non crolli tutto. Noi essendo gli unici dotati di intelletto e creatività, abbiamo molta più responsabilità degli altri.
      2) Come ciò sia iniziato non lo so ma se si riferisce all’evoluzione, andrei cauto prima di negare la sua validità.
      3) Personalmente, dopo un’infanzia trascorsa in oratorio ed essere cresciuto in una famiglia cattolica ed osservante, non ho problemi a dichiararmi ateo e agnostico.
      4) Guidare un SUV non è dannoso? Io credo che ogni comportamento irrispettoso dell’ambiente che ci circonda sia dannoso e in alcuni casi cafonesco. Guidare un SUV e non solo un SUV non è necessario!
      5) Sia ben chiaro che NON E’ VERO che spero di veder “morire nel deserto” tutti quelli che osano contraddire la teoria dell’AGW! Spero che la teoria SIA ERRATA! Nel dubbio, sono anche convinto che la dipendenza dal petrolio, che ci ha aiutato a non cercare qualcosa di alternativo, cessi totalmente perchè, inquinamento a parte, ci ha solo portato lutti e guerre.
      6) Proporre il nucleare come alternativa pulita mi pare farsesco e soprattutto non tiene conto del referendum di 20 anni fa. Rifacciamolo e poi ne parliamo.
      7) Limitarci nei consumi è il minimo che si possa fare.
      8) I toni cui siamo arrivati. Non ci vedo maleducazione. Penso che siano accesi perchè, per qualche mistero, il clima è diventato argomento politico come la pasta e fagioli (ref. anni ’70) e questo perchè ad occuparsi degli indubbi effetti negativi del ns. comportamento non sono i politici in concerto con gli scienziati ma giornalisti (ref. ilfoglio.it) che meglio farebbero a dedicarsi alla raccolta del pomodoro.
      Cordiali saluti

    • Francesco

      no no si figuri ma non era contro di lei, nè riguado la frase sull’essere atei che era una provocazione che viene da un pensiero “personale”, nè sulle frasi che riguardavano il deserto e amenità varie.

    • Luca Fava

      Che le compagnie petrolifere risparmino sulla sicurezza nelle piattaforme è una cosa assolutamente non vera.
      Ci lavoro nel mondo petrolio e quindi lo so per certo. Del resto basta vedere i danni economici e di immagine che subirà BP per capire che la sicurezza è, per ogni compagnia petrolifera, un’assoluta priorità e proprio per la logica del profitto (cosa ci sia di male nel voler fare profitto ancora non l’ho capito).

      Cheers

    • duepassi

      Avendo vissuto attivamente nel mondo del lavoro escludo che i lavoratori vadano a lavorare per sport. la stragrande maggioranza lavora per avere un profitto, e se non ricevessero alla fine una busta paga, o un guadagno, non lavorerebbero. Poi ci sono quelli fortunati che riescono a fare un lavoro che, oltre a fargli fare profitto, gli piaccia anche. Personalmente vengo da una famiglia di notai, e invece di seguire l’esempio di famiglia, dato che fare il notaio nun me piace, come diceva Gregorio, er fusto der pretorio, e ci ho due metri de torace (Gregorio, non io) ho voluto fare invece l’ingegnere, che mi piaceva di più.
      Dirò di più, anche quelli che fanno sport, quelli di loro che ne hanno la possibilità, non disdegnano il profitto.
      Insomma, chi criminalizza il profitto ? Servirebbe uno psicologo, credo, o uno psichiatra, immagino, per capire quale meccanismo scatti nella mente di coloro che si scagliano per principio contro il profitto, e mi viene da pensare, arbitrariamente, e facendo leva sulla mia malignità di fondo, che siano quei soliti sfaccendati figli di papà, che hanno soldi in tasca non guadagnati, e sotto sotto se ne vergognano, tanto che sfogano le loro frustrazioni su chi fa del profitto più che comprensibile e naturale.
      Un mondo senza profitto non porta ad un mondo migliore, ma ad un mondo peggiore. Ne abbiamo avuto ampie prove. Ed è proprio per comnvincerci del contrario, per convincerci che il nostro merito, il progresso, sarebbe invece un demerito, una colpa, che stanno pompando come ossessi questa favola del mondo naturale che sarebbe idilliaco, in confronto al mondo evoluto che sarebbe un inferno di criminali. Ho già spiegato in altri commenti che proprio questo progresso, questa civiltà di cui ci incolpano, ha creato i diritti, e leggi che difendono i deboli, una salute maggiore e quindi una vita più lunga, e la possibilità di vita per molte più persone. Questa Società è fondata sul profitto, e il risultato è appunto questo che ho detto. La Società naturale invece non conosce il profitto, ma il risultato è la legge della giungla, e cioè la legge del più forte, con l’annullamento di ogni diritto, la fame, la paura e la morte incombente ad ogni passo, come ben sanno le gazzelle della savana. Soprattutto quando devono abbeverarsi all’unica pozza sporca d’acqua dove sono appostati i coccodrilli. Altro che statuto dei lavoratori, pensione e assistenza sanitaria !
      Secondo me.

  8. Claudio Costa

    video vergognoso!
    il messaggio è: vai con il suv?
    allora ti meno perchè è come se tu menassi la terra!
    mangi carne e salumi?
    allora ti meno perchè è come se tu menassi la terra!
    poi ci si chiede da dove sbuchino i black block

  9. duepassi

    Cos’è, satira, o istigazione ? A me sembra che un certo ambientalismo abbia sorpassato il limite.
    Parere personale, naturalmente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »