Appena poche ore fa, abbiamo pubblicato un post che affronta tra le altre cose il problema dell’informazione sull’estensione dei ghiacci. Con l’enorme interesse che suscitano tra gli esperti e gli appassionati ma non solo le dinamiche del ghiaccio marino in Artico, oggi è piuttosto semplice procurarsi delle informazioni. C’è l’NSIDC1, c’è Cryosphere Today2, c’è il DMI3, tutte realtà che rendono più o meno quotidianamente conto di quella parte della situazione della criosfera che galleggia sugli oceani.
Le informazioni che questi centri diffondono ovviamente coincidono, ma ci sono alcune piccole differenze nel modo di misurare, mediare e presentare alcuni parametri. Tra questi, i più significativo è senz’altro quello dell’estensione dei ghiacci e del suo andamento stagionale. Ad esempio l’NSIDC compone la rappresentazione grafica dell’estensione del ghiaccio con una media mobile degli ultimi cinque giorni di misurazione. In questo modo le variazioni prima di essere visibili devono essere consolidate. Infatti, ad esempio, oggi il ghiaccio è andato sopra la media del periodo di misurazione, ma dovrà restarci qualche giorno perché questo sia visibile dalle loro immagini. Al DMI è possibile vedere l’evoluzione degli eventi con maggiore dettaglio, però la curva è graficamente meno gradevole. Tra l’altro nella loro rappresentazione i danesi mettono in fila gli ultimi sei anni, ponendo in evidenza come, a partire dal minimo della stagione del 2007, il ghiaccio abbia seguito un trend di recupero, ma anche come sia stato importante il declino degli anni precedenti.
A partire da ieri, è stata resa disponibile una nuova fonte d’informazione sul blog di Antony Watts, sarà settimanale e raccoglierà gli avvenimenti salienti degli ultimi giorni. Il post che presenta l’iniziativa lo trovate qui e, a mio parere, già nelle prime cose che vi si leggono ci sono degli spunti interessanti. Cercheremo quindi di tenervi aggiornati anche su questo.
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