Il fiume San Lorenzo è in Canada, dove notoriamente d’inverno non si fanno grandi bagni di sole. Ultimamente però qualcuno deve aver deciso di poter prendere dei rischi in più e di affrontare le acque del fiume anche in questa stagione, magari anche perchè ha sentito dire che ormai su questo vessato pianeta il ghiaccio lo si trova solo in gelateria. Del resto ancora ieri al TG4 un sedicente esperto attribuiva al riscaldamento globale l’abbondanza di ghiaccio sul fiume in questione.
E così una nave da crociera con 300 persone a bordo è bloccata da giorni nelle acque (congelate) del fiume. La notizia è ovunque sul web, qui per fare un esempio. Ora io credo che ci si debba mettere daccordo. O ci preoccupiamo per il global warming o facciamo festa per il global cooling. L’anno scorso in molte località del Canada sono stati battuti tutti i record di spessore del manto nevoso, quest’anno, sotto gli effetti iniziali dell’evento atmosferico che nel giro di un paio di settimane farà battere i denti anche all’Europa – leggete qui per esempio –  quei record saranno nuovamente battuti.
Si, lo so, questo è il tempo non è il clima ma, visto che va di moda voglio fare un pò il cinese anch’io. Ho deciso di sedermi sulla riva del fiume ad aspettare, perchè di queste invernate fresche ne potremmo sperimentare un certo numero di qui in avanti. Meglio il San Lorenzo del Tevere però, perchè il secondo sarà più vicino, ma quest’anno si è fatto minaccioso e straripante causa clima delle palme e desertificazione imminenti. Certo, finchè il ghiaccio non si scioglie sarà difficile che possa passare il cadavere del nemico (a meno che non decida di camminarci su), ma in fondo posso sperare in un aiutino dal global warming.
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