E non è detto che non abbiano deciso di farlo. Partono presto perché fa troppo caldo, quando dovrebbero partire a causa del fresco. No, partono tardi per la stessa ragione. Arrivano presto perché la primavera è in anticipo, no, scusate, arrivano tardi perché la primavera è in ritardo.
Povere rondini, se la passano peggio dei ciliegi giapponesi. Ma saranno o no padrone di fare come gli pare? A tutti quelli che fanno elucubrazioni e traggono conclusioni suggerirei un piccolo ma importante particolare. Le rondini, come i ciliegi, non hanno fatto la rivoluzione industriale, le loro società sono ancora basate sull’esperienza e sulla tradizione, essendo, come specie animale le prime e vegetale i secondi, ancora ancorati ad un modo di stare al mondo che viene dal passato, ovvero appreso nel corso di migliaia di anni.
Noi no, noi ce lo siamo dimenticato, e siamo convinti di aver capito tutto. Perciò, se i ciliegi fioriscono prima, no dopo, no boh e le rondini vanno, no vengono, no tentennano, scatta subito il campanello d’allarme. Ma allarme di che? Qui, gli unici a sapere cosa fare sono proprio le rondini e i ciliegi, noi brancoliamo nel buio. Quest’anno ha fatto un po’ più di freddo in alcune parti di questo emisfero e la circolazione è ancora un po’ bloccata su modalità da tardo inverno inizio primavera. Perché le rondini dovrebbero venire a gelarsi il fondoschiena?
A proposito di primavera meteorologica, concetto quanto mai oscuro ma scomodato ad ogni piè sospinto, aprirei un altro sondaggino.
Articolo brillante come al solito, con l’ironia che contraddistingue il nostro autore; l’idea del sondaggio è bellissima: mi ha fatto sganasciare dalle risate.
Dopo anni di “personale catastrofismo”, conditi da “pessimismo e fastidio” non tanto per l’imminente fine del mondo dovuto all’AGW, ma per l’evidente declino della nostra civiltà .
Dopo anni di consapevole certezza che il nostro paese deve essere fortemente amato da Qualcuno perché malgrado tutto riusciamo a tirare avanti; malgrado un apparato amministrativo e legislativo senza alcune certezze sull’ iter autorizzativo, malgrado una politica che …(va beh, per rispetto di Guido e Claudio, lasciamo perdere).
Dopo anni di fondata consapevolezza che in questo paese nessuno fa più il suo mestiere,
ebbene
mi devo ravvedere perché finalmente qualcuno ha fatto bene il suo mestiere, chi?
L’inverno, ovviamente!