Si sa, l’Italia ha sforato le emissioni, questo potrebbe costare molto caro a tutti, ovviamente con riferimento alle bollette, come ci ricorda un articolo di Giuseppe Sarcina sul Corriere della sera. Poi, ancora Sarcina e sempre sul Corriere della sera ci svela le speculazioni sul commercio di quote CO2 e sugli utili che ne derivano, fattori questi che nulla hanno a che fare con una eventuale mitigazione climatica la cui efficacia, tra l’altro, ancora dev’essere dimostrata.
Cito:
“L’acciaieria franco indiana Arcelor-Mittal ha guadagnato 108 milioni di dollari vendendo permessi ad emettere CO2 sul mercato di “emission trading” europeo. Ancora meglio ha fatto la cementeria francese Lafarge: 149 milioni incassati nel 2009 allo stesso modo…..i numeri …sono la dimostrazione di quanto sia finita fuori strada, rispetto alle più nobili intenzioni, la strategia antinquinamento della UE”
Sembra che Nicola Sarkozy sia l’unico a svegliarsi di colpo, chiedendo una import carbon tax per le merci in entrata nel mercato europeo, per evitare le speculazioni delle aziende che delocalizzano la produzione in India e Cina dove non ci saranno restrizioni alle emissioni ancora per un bel pò.
Traslando il Cristicchi:
“La verità è come il vetro
Che è trasparente se non è appannato
Per nascondere quello che c’è dietro
Basta aprire bocca e dargli fiato!
…Carla Bruni… Carla Bruni…
Ma meno male che c’è Carla Bruni
Siamo fatti così – Sarkonò Sarkosì
Che bella Carla Bruni
Se si parla di te il problema non c’è
Io me la prendo con qualcuno
Tu te la prendi con qualcuno
Lui se la prende con qualcuno
E sbatte la testa contro il muro
Io me la prendo con qualcuno
Tu te la prendi con qualcuno
Lui se la prende con qualcuno
Noi ce la prendiamo…”
Come scrivo anche sul mio blog, fra l’altro in un articolo senza pretesa di pubblicazione scientifica ma che vuole indurre la riflessione seria su questi argomenti ho citato anche gli studi di climate monitor e altri sul global warming al quale faccio i complimenti, dicevo semplicemente perchè lo scopo non è quello di ridurre la CO2, ma di imporre una tassazione sul reddito globale con lo scopo di fermare l’industrializzazione, in particolare delle nazioni meno industrializzate.
Saluti
Dom G.
Quello delle quote è un mercato sul quale qualcuno dovrebbe fare chiarezza, visto che paghiamo a chi emette di più.
Una cosa vergognosa.
Secondo me.