Una delle più grandi contraddizioni mai emerse e sempre ignorate, è la quantità di emissioni di anidride carbonica (sì, la diabolica CO2) emessa per mandare in giro per il mondo dai delegati ambientalisti, ministri dell’ambiente, scienziati, attivisti e tutto il circo verde, appunto, per assistere ai vari incontri organizzati dall’UNFCCC (United Nationd Framework Convention on Climate Change).
Viene da dirlo: si predica bene e si razzola male. Si pensi al recente summit di Co2penhagen, anche qui su CM abbiamo tentato, invano, di tenere la contabilità dei mezzi a combustione utilizzati per spostare tutto l’entourage. Difficile dimenticare il dato di migliaia di limousine utilizzate nella capitale danese.
Tutto questo va avanti da ben 20 anni e sempre in località esotiche: Bali, Marrakesh, Barcelona, Rio de Janeiro, Buenos Aires e altre ancora.
Finalmente qualcuno ha deciso di rispondere alle accuse, più che fondate, di inquinare moltissimo (per ottenere sempre pochissimo). L’UNFCCC pare avviata sulla strada di stabilire una unica località , nella quale far convergere annualmente tutti gli addetti ai lavori. Questa città , probabilmente, sarà Bonn, sede ufficiale dell’UNFCCC.
Interessante l’affermazione di Kat Watts, consigliere sul clima per il WWF:
The atmosphere of the location can make a difference to the mood of delegates. There is a difference between being able to go out to a café by the sea in Bali and have a discussion as opposed to winter in Poland
In italiano, l’atmosfera della località può fare la differenza, sull’umore dei delegati. C’è differenza tra uscire a prendere un caffè in riva al mare a Bali e fare una chiacchierata, e fare la stessa cosa durante un inverno polacco.
Altro che Bonn, potremmo consigliare qualche meraviglioso centro benessere sul suolo italico.
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