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Nuovi proxy, nuove ipotesi

Vi è un argomento molto delicato nell’ambito climatologico e paleoclimatologico che va affrontato con il massimo della serietà, ed è il tema dei dati proxy. Brevemente, il dato proxy è  costituito da una serie di dati che forniscono una lettura indiretta su un particolare aspetto (in questo caso il clima) qualora non si disponga di letture dirette del fenomeno.

In questi anni abbiamo sentito parlare della più famosa serie di proxy in assoluto, ovvero quella estrapolata dagli anelli di crescita degli alberi. Personalmente non nutro una grande simpatia per questo tipo di rilevazioni, ma è chiaro che oltre una certa soglia temporale si è obbligati a ricorrere a questo artificio.

Fatta questa doverosa introduzione, veniamo ad un gruppo di ricercatori provenienti dalla University of Saskatchewan, Canada e dalla Durham University, Inghilterra. Questi studiosi hanno individuato una nuova fonte di dati proxy, a quanto pare molto affidabile. Stiamo parlando dei gusci di alcune specie di molluschi1 .

Gli anelli di accrescimento degli alberi forniscono proxy da cui possiamo dedurre l’andamento medio annuale delle temperature. Il vantaggio di utilizzare i gusci di questi molluschi, invece, risiede nel fatto che il diverso tasso di assorbimento dell’isotopo di ossigeno (O18) dipende dal ciclo stagionale. In ultima analisi, quindi, i proxy derivati dai gusci dei molluschi avrebbero una risoluzione superiore a quella degli anelli di accrescimento degli alberi. A ciò si aggiunga che questi molluschi vivono tra i 2 e 9 anni, fornendo quindi delle letture estremamente circostanziate per periodi di tempo brevi e precisi.

Passando ai risultati ottenuti da questa tecnica di indagine, troviamo alcuni dati molto interessanti.

Innanzitutto è stato trovato un periodo di caldo fuori dalla media stagionale, in Islanda (ricordiamo che stiamo parlando di temperature delle acque). Il periodo di caldo eccezionale parte intorno al 230 a.C. per terminare verso la metà del primo secolo d.C. . Qui l’aspetto interessante è la coincidenza piuttosto precisa con il ben più noto “Periodo caldo romano” (Roman Warm Period), iniziato nel 200 a.C. e terminato intorno al 400 d.C. Altro aspetto interessante è il livello dell’anomalia termica. Sebbene, lo ricordo a tutti, si stia camminando su un campo minato, pare che in quel periodo la temperatura media fosse più alta di quella attuale.

Interessanti anche le conferme sperimentali ad alcune delle saghe dell’epica islandese. Narrano le cronache, infatti, di una violenta carestia, durante la quale i più anziani e i più deboli sarebbero stati addirittura buttati giù dalle scarpate. La saga è stata scritta intorno all’anno Mille. Anche in questo caso ci vengono in aiuto i proxy estratti dai gusci: in meno di 100 anni, infatti, si sarebbe registrato un abbassamento della temperatura dell’acqua di 2.5 – 3.5 °C. Insomma, una improvvisa ondata di freddo persistente avrebbe messo in ginocchio l’economia agro-pastorale degli islandesi.

Variazione della stagionalità nelle temperature dal 360 a.C. al 1660 d.C., derivata dai valori di δ18O trovati nei gusci di alcuni molluschi. Image from "Two millennia of North Atlantic seasonality and implications for Norse colonies" William P. Patterson, Kristin A. Dietricha, Chris Holmdena, John T. Andrews
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  1. http://www.pnas.org/content/early/2010/03/02/0902522107.full.pdf []
Published inAttualitàClimatologia

Un commento

  1. corrado fronte

    Indubiamente l’uso dei proxy data può essere di grande aiuto, come illustrato dall’articolo, per elaborare stime realistiche sull’andamento delle variazioni climatiche succedutesi in tempi storici e preistorici.
    Di questo strumento purtroppo se ne è fatto abuso per sostenere le teorie allarmisticha dell’IPCC riguardanti il riscaldamento globale. Gli scienziati sostenitori dell’IPCC, M.E. Mann,R.S.Bradley,e M.K.Huges, ne trassero la teoria della “mazza da hockey”, che preconizzava un aumento incontrollato e catastrofico della temperatura terrestre. Anche se confutato e successivamente smentito dai suoi stessi promotori, questo modello continua ad alimentare le farneticazini dei catastrofiscti.
    Ho scritto sull’argomento un articolo, di cui allego il link.
    Corrado Fronte

    http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=25137

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