Innanzi tutto mi scuso con il lettori di queste pagine per aver fatto passare un’intera settimana prima di rendere disponibili on line gli atti del Convegno tenutosi ad Allumiere sabato 27 febbraio. Qualcuno saprà che un certo numero di benpensanti ha “pensato bene” di esprimere giudizi critici (ad esempio qui) sul presunto squilibrio di opinioni che l’evento stesso avrebbe avuto, avendo visto tra i relatori il Prof. Scafetta e il Prof. Mazzarella, entrambi piuttosto scettici sul peso che la corrente mainstream assegna al fattore antropico nelle dinamiche del clima, opposti al solo Dott. Cacciamani. La disparità , a detta dei detrattori,si sarebbe aggravata per la mia presenza in veste di moderatore.
Dal punto di vista di chi ha organizzato e patrocinato l’evento, ossia l’amministrazione comunale di Allumiere, vistasi chiamata in causa per una non meglio specificata “disattenzione” nella definizione degli equilibri del dibattito, la miglior difesa -ammesso che debba esserci mai- può essere solo la realtà di come sono andate le cose.
Questo spiega il ritardo, perché la relazione del convegno è stata letta e approvata da tutti i relatori prima della pubblicazione e questo ha richiesto qualche giorno in più. I lettori vorranno ancora scusarci per la prosa in forma di cronaca, che rende un po’ difficile la lettura del documento, ma si è cercato di riportare esattamente quanto detto, pur inevitabilmente dovendo riassumere degli interventi durati più di un’ora ciascuno.
Nella pagina dedicata all’evento, così come nella sezione download di CM, sono inoltre disponibili tutte e tre le presentazioni in formato pdf.
Buona lettura.
“Purtroppo” la critica di Bardi al convegno di Allumiere si è tramutata in un vero autogol.
Non tanto perché gli stessi relatori l’hanno smentito apertamente sul suo stesso blog, spiegando che si è trattato di un convegno animato ma rispettoso della dialettica, né perché lo stesso Bardi ha criticato un evento a cui non ha assistito (errore assai ingenuo), ma perché ci da l’occasione per mettere in sotto i riflettori la realtà delle cose, e cioè che nel 90% dei convegni organizzati sul Clima non vengono mai invitati i cosiddetti “scettici” come controparte.
La questione “Clima” è, ormai da anni, dominio incontrastato di coloro che sostengono le tesi favorevoli all’AGW, mentre scienziati e ricercatori critici all’AGW vengono metodicamente estromessi dagli incontri ufficiali, pur essendo autori di ricerche scientifiche degne del massimo rispetto.
Come la mettiamo su questo punto?