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Febbraio 2010, andamento termico

Siamo alla prima settimana di marzo e come ormai siamo abituati a fare da qualche anno, andiamo ad analizzare i dati sulle anomalie termiche. Attualmente disponiamo del solo dato di RSS (Remote Sensing System). Per riepilogare brevemente la situazione, non dimentichiamo il notevole dato registrato a Gennaio: +0.64°C.

RSS riporta per il mese di febbraio una anomalia pari a +0.588°C. Prima di passare ad un riepilogo delle letture precedenti, ricordiamo una volta di più che RSS fornisce letture della bassa troposfera.

RSS (Remote Sensing System – Dati)

11/2009 +0.328°C
12/2009 +0.243°C
01/2010 +0.640°C
02/2010 +0.588°C

L’anomalia, quindi, rientra lievemente dai valori di gennaio, attestandosi tuttavia su valori notevoli. Non dimentichiamo, in ogni caso, che da mesi ormai ci troviamo in condizioni di El Niño davvero forti. Andando a recuperare i dati di un altro anno con un El Niño ancora più forte, il 1998, notiamo come l’anomalia termica, a febbraio, era ancora in forte aumento (+0.736°C): che sia un segnale delll’imminente fine di questo periodo di anomalia positiva?

Andando a disaggregare i dati per latitudine, notiamo come Febbraio 2010 abbia registrato una anomalia amplissima a livello dei tropici: +1.015°C. Vi segnaliamo anche l’anomalia registrata sugli USA continentali, parimenti amplissima, ma di segno opposto: -1.771°C. Per buona pace di tutti quei lettori che mi hanno scritto, scandalizzati per il titolo del mio precedente articolo “Qualche ragionamento sul caldissimo Gennaio 2010“, comunico che l’anomalia complessiva dell’Emisfero Settentrionale si è dimezzata, rispetto alla lettura di Gennaio.

Il consueto grafico con R.

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Published inAttualitàClimatologia

5 Comments

  1. Martino

    Premesso che El-Nino è un fenomeno naturale, che accadeva da ben prima dell’età industriale, sembra che esso tenda ad intensificarsi con climi caldi.
    Nel periodo Pliocene, che precede le galciazioni quaternarie ed era caratterizzato da livelli di CO2 simili agli attuali, ma da temperature medie più alte di alcuni gradi, sembra che il clima fosse in un permanente stato di El-Nino.
    Con tutta la dovuta cautela, si potrebbe interpretare la situazione di quest’anno come un segno di riscaldamento climatico sul lungo periodo? Oppure si esaurisce nella variabilità interannuale del fenomeno stesso (che tralaltro non è ancora ben compresa)?

    Mi rendo conto che è impossibile dare una risposta univoca ed esauriente, vorrei solo sapere cosa ne pensate e se sapete di qualche studio fatto al rigurdo.

    Grazie

    Martino

    • Salve Martino, in verità parecchi, specie nell’ottica delle oscillazioni multidecadali dell’area del Pacifico. Ti consiglio di cercare i lavori di correlazione della PDO con le SST, anche su queste pagine. Metti la parola PDO nel search dell’home page.
      gg

  2. Gent.mo Pasini,

    sento Guido al telefono in media 3 volte al giorno. E ricordo perfettamente la telefonata *prima* del commento sul suo blog. Il fatto è che sulla sinottica ovviamente l’ultima parola ce l’ha Guidi, non potrei pensare di aggiungere nulla alle sue analisi. Il mio post mensile sulle temperature ha per forza di cose un respiro più ampio, ecco perchè parlo di eventi come El Nino e non di situazioni sinottiche contingenti.

    Per quanto mi riguarda, probabilmente El Nino ha finito di fare la voce grossa. Approfondirò questo aspetto nei prossimi 10 mesi. Tecnicamente parlando, il picco è passato, ma rimaniamo in fase moderata, con una probabilità di almeno l’80% che persista moderato per i prossimi due mesi. Per la fine del 2010 c’è una discreta probabilità che rientri nei parametri climatologici del periodo.

    http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/analysis_monitoring/enso_update/sst_c.gif

    Buona Domenica,
    CG

    • Caro Antonello,
      questa non l’ho capita. Cioè, l’avrei capita se non avessi messo il link al tuo post, perché qualcuno leggendo avrebbe potuto anche darti ragione evitando di andare a leggere quanto ho scritto in commento al tuo post. Te lo rammento: […] Inoltre l’attuale fase di Nino è decrescente, non crescente e raggiungerà presumibilmente valori neutri entro la prossima primavera […]. Non mi sembra di aver scritto che non siamo in ENSO +, ho scritto che l’indice era in fase decrescente e le previsioni lo danno in esaurimento nel corso della primavera. Curiosamente, nel rispondermi, hai sottolineato che di queste previsioni c’è poco da fidarsi.
      Tra l’altro Claudio ha scritto la stessa cosa, interpretando la lieve flessione dell’anomalia di febbraio rispetto a gennaio come un possibile segnale di questa tendenza. Il link da lui segnalato è piuttosto chiaro.
      Saluti, gg

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