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Esame di Coscienza

Questa notizia starebbe meglio tra quelle del “Dipartimento il Tempo non è il Clima”, ma a pensarci non è così. Possiamo pensare che una anomalia di temperatura che dura da gennaio dicembre del 2009 al febbraio del 2010 possa essere riferita al clima e non al tempo? Io credo di sì. Comunque la pensiate però, quel che conta sono gli effetti, per cui, visto che sulle cause siamo incerti e comunque non è possibile intervenire, su questi ci si deve concentrare. Guardate l’immagine sotto.

Fonte www.icecap.us

Si tratta ovviamente di anomalie di temperatura. Al centro dell’area di colore blu intenso o addirittura viola, ovvero dove è massima l’anomalia negativa, si trova la Mongolia. Qualche giorno fa è apparso su La Repubblica questo articolo. Lo riassumo brevemente. Il paese è stretto da mesi nella morsa del gelo, le vie di comunicazione sono interrotte, milioni di capi di bestiame sono morti letteralmente dal freddo, altri ne moriranno a breve. Le vittime, tra una popolazione ormai allo stremo, sono già  numerose. Con il disgelo la situazione paradossalmente peggiorerà. Le carcasse di animali morti saranno causa di epidemie e le alluvioni sommergeranno quel poco che resta del territorio. Il fenomeno, che a quanto sembra da quelle parti si chiama dudtz, sembra avere aumentato la sua frequenza di occorrenza, le temperature sono aumentate in media di 2,2°C in estate e diminuite di 3,5°C in inverno. Le Nazioni Unite avrebbero “prestamente” messo a disposizione un milione di Euro per bonificare il territorio dai cadaveri del bestiame perduto.

Il corrispondente di Repubblica questi li chiama sconvolgimenti climatici. Non so se sia vero e non lo voglio sapere. Un milione di Euro è probabilmente quanto tra UNFCCC e IPCC si spende di caffè.

Ora tornate sull’immagine. Si nota alle alte latitudini un’altra importante anomalia, questa volta positiva. Se guardassimo la situazione globale e non ridotta solo a questa parte del mondo, vedremmo che in valore assoluto quest’ultima è superiore a quella negativa, per cui il bilancio totale ha fatto registrare una ennesima annata calda, a totale ed unico beneficio degli amanti delle classifiche e dei salvatori del mondo da operetta gunti a frotte a CO2penhagen, dopo aver disertato il vertice della FAO di Roma di appena due settimane prima. Vi risulta che qualcuno ci abbia lasciato le penne come sta accadendo in Mongolia a causa del gelo, per il fatto che le temperature siano state anomalmente più alte della norma nell’area Artica occidentale? A me no.

Però i suddetti salvatori e la comunità  internazionale tutta si stracciano le vesti per il caldo che verrà, lasciando che la povera gente crepi dal freddo. Non sono a conoscenza di misure di mitigazione o adattamento che si propongano di fronteggiare queste eventualità, che sono drammaticamente reali e non frutto di proiezioni/simulazioni/analisi economiche/summit interminabili e quant’altro. Può darsi che mi ostini a guardare il dito e non la luna, ma sembra evidente che ai giorni nostri il clima veramente ostile sia quello freddo, non quello caldo che verrà . Riflettiamoci su.

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Published inAttualitàNews

18 Comments

  1. Luigi

    scusate si deve intendere …200.000 persone anno….
    saluti Luigi

  2. Luigi

    Scusate il fuori tempo massimo ma vorrei dare “dei numeri” che si trovano su “Stiamo freschi” (Bjorn Lomborg):
    morti per caldo (2003): Parigi 3500 persone (Francia 15000); Germania 7000, Italia e Spagna 8000, Inghilterra 2000, con un totale in Europa di 35000 decessi.
    Sempre Lomborg ci dice che la BBC qualche anno dopo manda in onda un servizio dove informa che il freddo provoca almeno 25000 morti all’anno e tra il 1998 e 2000 erano saliti fino a 47000 all’anno,ma nell’opinione pubblica la risonanza dei 2000 morti per caldo non si è ancora spenta…fa notizia la morte per caldo
    In Europa il caldo uccide 2000.000 persone anno . il freddo 1.500.000 cioè 7 volte tanto.
    Con +2°C in Gran Bretagna ci sarebbero 2000 decessi in più per caldo ma 20.000 in meno per il freddo…
    ho terminato con la conta dei morti il resto lo trovate da pag 17/22 e oltre del citato libro.
    saluti e grazie per l’ospitalità.
    Luigi

  3. filippo

    Il mio commento si riferiva più o meno a questo passaggio del tuo post:

    “Ora tornate sull’immagine. Si nota alle alte latitudini un’altra importante anomalia, questa volta positiva. Se guardassimo la situazione globale e non ridotta solo a questa parte del mondo, vedremmo che in valore assoluto quest’ultima è superiore a quella negativa, per cui il bilancio totale ha fatto registrare una ennesima annata calda, a totale ed unico beneficio degli amanti delle classifiche e dei salvatori del mondo da operetta gunti a frotte a CO2penhagen, dopo aver disertato il vertice della FAO di Roma di appena due settimane prima. Vi risulta che qualcuno ci abbia lasciato le penne come sta accadendo in Mongolia a causa del gelo, per il fatto che le temperature siano state anomalmente più alte della norma nell’area Artica occidentale? A me no.”

    Effettivamente avevo letto un po’ frettolosamente quello che hai scritto. Chiedo scusa
    Comunque mi piacerebbe chiarire un concetto: la temperatura media del pianeta è aumentata negli ultimi 150 anni; è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto che c’è stato un aumento della concentrazione di gas serra nell’atmosfera(Co2, CH4, N2O ecc ecc…) provocato dall’uomo. I due fenomeni sono strettamente relazionati ed in particolare il secondo è la causa principale del primo. Perchè???
    A causa del cosiddetto effetto serra.
    Spero quindi che capiate che il fatto che a Novara oggi abbia piovuto o che in Mongolia quest’anno abbia fatto un freddo incredibile non cambia la situazione.
    Detto questo, sono daccordo con te quando dici che bisognerebbe che la comunità internazionale si mobilitasse per impedire che quelle persone muoiano di freddo (come del resto dovrebbe mobilitarsi per combattere la fame, la tossicodipendenza, l’AIDS e qualche centinaio di altri problemi che affliggono questa terra), non riesco invece a condividere il tuo sarcasmo circa gli effetti del cambiamento climatico.

    Per quanto riguarda la desertificazione mi fa un po’ sorridere il fatto che usi come metro di paragone Novara…

    In ogni caso consiglio di dare un’occhiata al sito dell’ intergovernmental panel on climate change (www.ipcc.ch). Spiega molto bene che cos’è il cambiamento climatico e quali i probabili effetti

    • Filippo dal tuo commento capisco che sei arrivato da non molto su CM. Le pagine dell’IPCC le abbiamo consumate, se dai un’occhiata alla TAG Cloud vedrai che IPCC è l’acronimo più taggato di questo blog. Le posizioni del panel le abbiamo sviscerate, discusse, criticate e -sì anche quello- smascherate in lungo e in largo. A mio modestissimo parere, nella breve disamina del rapporto gas serra-temperatura-clima che hai fatto, hai usato un po’ troppo l’indicativo. Suggerirei un più prudente uso del condizionale, altrimenti la discussione è finita o, come dicono quelli bravi dell’IPCC the debate is over. 🙂
      gg

    • filippo

      Hai ragione, sicuramente c’è una dimensione di incertezza. Cercherò di utilizzare di più il condizionale in futuro.
      Trovo comunque diffcile esprimermi come fai tu, lasciando tutto sottointeso e celato dietro l’ironia.
      In ogni caso, per quanto riguarda il rapporto tra gas serra e temperatura, non serve il condizionale, è un dato di fatto. Poi ci possono essere altre concause, ma ciò non toglie che la maggior concentrazione di co2 & co nell’aria provoca, a parità di fattori, un incremento della temperatura.
      Si può invece discutere su effetti e portata del surriscaldamento. Qui effettivamente le previsioni non sono certe.

    • Filippo, l’ironia serve a stemperare i toni apocalittici che contraddistinguono l’informazione su questi temi. Quanto al rapporto tra CO2 e temperature, il fatto fisico che tu giustamente citi porta un aumento del calore ricevuto dal suolo che segue una funzione logaritmica, per cui ogni molecola aggiunta provoca “meno danni” di quella che l’ha preceduta, ed il risultato è, al raddoppio della CO2, di poco più di 1°C di aumento delle temperature. Tutto il resto lo fanno i feedback, ovvero proprio quelli sui quali regna l’incertezza. Ad oggi si è tenuto conto, non so perché, solo dei FB positivi, ovvero amplificanti, dai quali discendono gli scenari (non previsioni) futuri di tipo catastrofico. Sembra proprio, invece, che il sistema sia dotato di FB negativi non di poco conto, perché secondo questa logica, le temperature sarebbero dovute aumentare parecchio di più di quanto è accaduto. Ciò significa che la logica è imprecisa e occorre definirla prima fare allarmismo o comunque di prendere qualunque decisione, specie se queste riguardano tutti noi.
      gg

    • filippo

      A me risulta che la relazione tra le due grandezze non sia espressa da una funzione logaritmica, ma da una semplice retta crescente o addirittura da un’esponenziale (la fonte è sempre IPCC). Potresti postare un riferimento a riguardo? L’argomento mi interessa.
      Non mi è chiaro cosa intendi per Feedback, potresti chiarirlo?
      A comunque premeva solamente chiarire la relazione tra emissioni antropiche di gas serra e incremento della temperatura.

  4. principe della luna al gore

    io penso che il manbearpig esista…in immaginationland.

  5. filippo

    Ma scusa e questo cosa dovrebbe dimostrare?
    L’hai detto tu stesso la temperatura in media aumenta.
    Il fatto che la comunità internazionale non sia intervenuta in Mongolia per aiutare quelle persone significa forse che gli effetti del riscaldamento globale sono positivi o meno rilevanti??? Hai idea di quello che l’aumento della temperatura può comportare da qui a 20 anni?
    Si tratta di fenomeni su vasta scala e di lungo periodo quali desertificazione e dunque diminuzione dei terreni coltivabili; innalzamento del livello dei mari e degli oceani (alcune isole e parte di interi stati finiscono sott’acqua); aumento delle malattie polmonari (dovute alla crescita delle emissioni di origine umana).
    Vuoi sapere quante vittime miete l’aumento della temperatura? Vai a vedere le statistiche dei decessi relative ad una grande città come parigi nel 2003.

    • ehm…veramente non mi sembra di averlo detto, né so se sia vero. Facendo una inutile media tra estate e inverno il bilancio sembrerebbe negativo. A prescindere dalla interessante serie di disastri che hai prospettato (e ti ringrazio per esserti fermato a vent’anni, così li potremo forse vedere anche noi), quello che volevo e voglio dire è che non ha senso morire di freddo aspettando di morire (forse) di caldo. Magari qualche soldino speso per evitare di morire (forse) di caldo, potrebbe essere speso per evitare di morire di freddo prima, perché si muore una volta sola 🙂
      gg

    • Duepassi

      Filippo, tu dai per scontato ciò che tempo fa pochissimi contestavano, ma che, col passar del tempo, sempre più persone contestano.
      L’avessi scritto allora, ok. Ma non ti pare che i dubbi sull’AGWT stiano moltiplicandosi ?
      potresti dunque aggiungere a quello che hai scritto un atto di modestia, come faccio io:
      un bel “secondo me”.

      Che poi l’AGW sia colpevole dello scurirsi delle foglie di non ricordo quale albero, ma anche dello schiarirsi delle foglie di quello stesso albero;
      che sia colpevole poi se fa più freddo o meno freddo;
      se piove di più o di meno;
      se qualche ghiacciaio aumenta o diminuisce…
      e potrei continuare a lungo,
      insomma, in questa schedina, ci vogliamo mettere qualche previsione secca,
      o devono essere tutte triple ?
      Perché se un veggente mi dice che Inter-Milan sarà vinta dall’Inter, o dal Milan, o al massimo finirà in pareggio, io penso di potermi risparmiare i soldi di questa previsione.

      c’è un sito che ha elencato centinaia e centinaia di “danni” (a volte opposti tra di loro) a cui come causa è stato attribuito l’AGW.
      Qualcuno in questo sito forse te lo può segnalare (io mi sono dimenticato di segnarmi il link, anche se ricordo bene di aver letto l’articolo che lo segnalava e di essere andato a vedere il sito)

      Secondo me.

    • Duepassi

      Vorrei aggiungere a te, Filippo, che parli di “desertificazione”, che anche oggi piove, anche oggi non posso portare la nipotina a fare una passeggiata.
      Giovedi tornerà nella sua Novara, ed io ho potuto portarla a fare una passeggiata solo due o tre volte da dicembre, quando è arrivata. Poi ha sempre, sempre piovuto nella città del Sole (perché dedicata al dio Apollo dai Greci che la fondarono).
      Per essere una “desertificazione” in atto, come ci ammonì nientemeno che quel Nicholas Stern del famoso rapporto Stern, quando venne in tv senza par condicio, mi pare che piova troppo, davvero troppo.
      Ma io sono un profano, e potrei sbagliarmi.
      Da profano mi domando come si son formati i giacimenti di petrolio, se non da immense foreste,
      e dove sono ora questi giacimenti ?
      Sbaglio o i maggiori giacimenti sono quasi tutti in zone “ora” desertiche ? Che fine hanno fatto quelle immense foreste ?
      Forse l’intero pianeta si è desertificato ? No.
      E mi domando (ma qui per pura ignoranza) che legame abbia una temperatura maggiore con la desertificazione.
      Una temperatura maggiore non fa aumentare l’evaporazione ?
      Una maggiore evaporazione, chiedo, non dovrebbe riempire di più quei poveri pluviometri assetati ?
      In Israele hanno dimostrato che il deserto può diventar giardino rigoglioso.
      Sono convinto che sarebbe meglio se si spendessero i soldini che attualmente si spendono per acquistare razzi e kalashnikov, e altra roba poco commestibile, per far diventar giardino il deserto.
      Avrei tanto da dire sull’innalzamento dei mari, ma il post è già troppo lungo, me ne scuso e mi fermo.

      Secodno me.

  6. marcus

    meravigloioso articolo! sarebbe davvero una bellissima barzelletta che i nostri nipoti si tramanderanno! nell’epoca del riscaldamento globale, la gente muore di freddo! 😀

  7. Alessio

    Scusa Guido, non ho capito una cosa: all’inizio parli di un’anomalia che durerebbe un anno (gennaio 2009-febbraio 2010), ma la cartina mostra l’anomalia dal 1 dicembre 2009 al 27 febbraio 2010, 3mesi.
    Grazie,
    A.

    • Chiedo venia, ho scritto ieri sera tardi. Trattasi di anomalia dei mesi invernali. Grazie per la segnalazione, la correggo subito.
      gg

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