Appena qualche giorno fa abbiamo pubblicato questa riflessione sulla riduzione degli eventi di nebbia persistente che sembra stia avendo luogo in ragione dell’aumento delle temperature. neanche tanto velatamente, ma forse un po’ per gioco, abbiamo sottolineato che, tutto sommato, un po’ di nebbia in meno più che un danno sarebbe un guadagno, sia in termini economici che, più generalmente, in termini di sicurezza sulle strade.
E così capita di recuperare notizie come quella riportata in questo lancio dell’Ansa, in cui si descrive lo studio portato avanti da un gruppo di ricercatori di Goteborg, dall’approccio a dir poco originale. D’inverno, si sa, guidare con il freddo e con il manto stradale ghiacciato è estremamente pericoloso. Bene, applicando le proiezioni di temperatura che scaturiscono dalle simulazioni climatiche, hanno calcolato che il rischio di incidenti mortali sulle strade potrebbe diminuire di oltre il 40% entro il 2080.
Beh, per quella data magari guideremo qualcosa di diverso dalle automobili e per di più c’è qualche serio dubbio sull’attendibilità delle proiezioni della temperatura. Diciamo che, ad esempio quest’anno, più che il global warming hanno potuto le gomme da neve. Ad ogni buon conto, se proprio di previsioni si deve trattare, è giusto anche provare ad analizzare gli effetti “benefici” di un mondo un po’ più caldo, anche perché, che c’entro l’uomo o meno, davvero non sappiamo come sarà il nostro mondo nel 2080.
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