E poi dicono che il mondo non debba essere guardato da diverse prospettive. Appena l’anno scorso, quando la stagione calda era al culmine nell’emisfero sud, abbiamo assistito alle grida di dolore lanciate dagli irriducibili dell’AGW per il distacco degli Iceberg dalla banchisa polare antartica, giunta come tutti gli anni nella fase di massimo scioglimento.
Anche quest’anno non poteva mancare il più classico dei distacchi spettacolari, e dunque così è stato. Quanto sarà grande? Come la Val d’Aosta? Come la Campania? Come il paese dei balocchi? Scattano subito i paragoni ad effetto e il WWF tuona: “Nessun dorma“, intonando -è il caso di dirlo- la solita litania del disastro imminente e dell’evidenza della deriva catastrofica del clima, nonchè l’urgenza di correre ai ripari.
Ma, sempre quest’anno, l’orchestra suona un altro spartito, e così, finalmente ci possiamo godere un “a solo” sensato e pronunciato con cognizione di causa. Si tratta delle dichiarazioni di Massimo Frezzotti, responsabile delle attivita’ di Glaciologia del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), il quale puntualizza che questi sono eventi ciclici e che il distacco appena avvenuto ha già avuto dei precedenti, ugualmente causati dall’urto di altri iceberg. Quello cui stiamo assitendo secondo Frezzotti, è una sorta di esperimento naturale, perché permetterà di apprendere altre preziose informazioni sulle dinamiche di quella zona del pianeta.
Allora, che fa il WWF, si ritira dalla competizione canora o continua a “steccare” clamorosamente le sue interpretazioni?
NB:Â leggi qui il comunicato Ansa.
La Musica è cambiata, ora il distacco degli Iceberg è un evento naturale
Scritto da Guido Guidi
il 1 – marzo – 2010
E poi dicono che il mondo non debba essere guardato da diverse prospettive. Appena l’anno scorso, quando la stagione calda era al culmine nell’emisfero sud, abbiamo assistito alle grida di dolore lanciate dagli irriducibili dell’AGW per il distacco degli Iceberg dalla banchisa polare antartica, giunta come tutti gli anni nella fase di massimo scioglimento.
Anche quest’anno non poteva mancare il più classico dei distacchi spettacolari, e dunque così è stato. Quanto sarà grande? Come la Val d’Aosta? Come la Campania? Come il paese dei balocchi? Scattano subito i paragoni ad effetto e il WWF tuona: “ Nessun dorma“, intonando -è il caso di dirlo- la solita litania del disastro imminente e dell’evidenza della deriva catastrofica del clima, nonchè l’urgenza di correre ai ripari.
Ma, sempre quest’anno, l’orchestra suona un altro spartito, e così, finalmente ci possiamo godere un “a solo” sensato e pronunciato con cognizione di causa. Si tratta delle dichiarazioni di Massimo Frezzotti, responsabile delle attivita’ di Glaciologia del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), il quale puntualizza che questi sono eventi ciclici e che il distacco appena avvenuto ha già avuto dei precedenti, ugualmente causati dall’urto di altri iceberg. Quello cui stiamo assitendo secondo Frezzotti, è una sorta di esperimento naturale, perché permetterà di apprendere altre preziose informazioni sulle dinamiche di quella zona del pianeta.
Allora, che fa il WWF, si ritira dalla competizione canora o continua a “steccare” clamorosamente le sue interpretazioni?
NB: leggi qui il comunicato Ansa.