Davanti a certi spettacoli ci sarebbe da arrossire dalla vergogna. Il Sole24Ore pubblica una lista dei 115 luoghi più inquinati della terra. Rifiuti, liquami, plastiche, composti chimici, inquinamento radioattivo, sfruttamento del territorio, tutti esempi di incredibile incuria e capacità distruttiva della nostra specie.
Semplici domande: secondo voi, quanta parte delle risorse destinate alla mitigazione di ciò che non è mitigabile dovrebbe piuttosto essere impiegata per arginare questa situazione? Quanta gente avrebbe accesso a condizioni di vita più salubri oggi, piuttosto che avere a che fare con un clima ostile tutto da dimostrare domani?
Qui trovate l’articolo e qui la galleria fotografica allegata.
Dicono poi che l’andamento del clima non debba essere mai giudicato in base alla nostra percezione. Le scale di riferimento spaziale e temporale, nonché la complessità del sistema lo impediscono. Bene, giusto. Viene da domandarsi allora perché per anni gli esperti comunicatori abbiano tentato di inculcare nella pubblica opinione il concetto esattamente opposto. Ora il clima sta cambiando, sia quello mediatico che quello atmosferico e finalmente si riesce a leggere qualcosa di più sensato sull’argomento. Come qui, sul Corriere della Sera di ieri.
Ah si, finalmente articoli sensati. E’ bello vedere come andate in brodo di giuggiole per accrocchi di banalita’ come
” [descrizione dell’effetto serra] piu’ precisamente (sic) il loro accumulo [dei gas serra] nell’atmosfera terrestre farebbe si che questa agisca appunto “come una serra” imprigionando il calore solare evitandogli di rifluire all’esterno”
“da qualche decennio gli esperti sfornavano previsioni apocalittiche per tempi relativamente brevi tipo lo scioglimento dei ghiacci polari, l’insopportabile concentrazione di anidride carbonica nonche’ la crescita del livello delle acque (Venezia addio)…”
“Da qualche anno e’ emersa una tendenza contraria che si concentra sulla domanda: “Quando comincera’ l’era glaciale prossima ventura?””
“C’e’ perfino qualche modello che accontanta entrambi i gusti: un riscaldamento di pochi gradi potrebbe preludere a grandi raffreddamenti e isole di caldo torrido potrebbero resistere in una Terra globalmente gelida”
“Il punto e’…….” questa parte invito a leggersela con calma, per me e’ troppo.
Complimenti per l’alta informazione che si semina suggerendo cotali “articoli sensati”
Alessio,
sono certo che almeno uno dei due articoli proposti oggi ti piacerà : http://www.climatemonitor.it/?p=7841.
Come vedi, più che suggerire raccogliamo informazioni. Pensi che sia grave se contemporaneamente si compie l’imperdonabile errore di dire quale piaccia di più e quale meno? 🙂
gg
Ah nono, non discuto su cio’ che piaccia o meno. De gustibus… Pero’ mi sia permesso di sollevare l’attenzione quando si suggeriscono banalita’ trite in articoletti da Novella2000. Non credo giovino alla scienza da ambo le parti si veda il problema.
Dall’altro post:
“La realtà è che forse su questo argomento sarebbe utile una bella moratoria di qualche mese, o forse addirittura qualche anno; magari non totale, si potrebbe pensare di bandire parole e locuzioni quali, catastrofe, disastro, mutamento irreversibile da un lato e non è vero niente, sono tutte fandonie dall’altro.”
Bene, qui mi trovi d’accordo 🙂
Cheers