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E’ un Clima Pazzo

Non parlo di quello atmosferico, non siamo mica a marzo! Ora è semplicemente inverno e fa un po’ di freddo. Tra l’altro sono curioso di veder tirate le somme delle temperature medie di questi mesi, perchè per piovere e nevicare devono esserci le nuvole, e d’inverno le nuvole il freddo lo limitano, non lo accentuano. Non mi stupirei se si dovesse scoprire che in termini climatici, ovvero con riferimento allo scostamento dalle medie, la sorpresa dovesse essere ridimensionata. Aggiungi un tocco di bias da urbanizzazione alle misure ed il risultato è quasi garantito.

Certo umido lo è stato, almeno fin’ora, per cui la percezione del freddo è stata accentuata. Probabilmente, gli effetti di questa situazione si ripercuoteranno anche sui consumi energetici, che invece negli ultimi anni avevano potuto far conto su inverni piuttosto miti. Bisogna farsene una ragione, la nostra è una società energivora. Se fa caldo il picco d’impiego arriva d’estate, se fa freddo arriva d’inverno. Se fa normale arriva sempre, salvo crisi globale per la quale spereremmo di avere già dato.

Chi ha potere decisionale questo lo sa, e nonostante i proclami di facciata sul ricorso alle energie rinnovabili, sa anche che queste, almeno nel breve-medio periodo, non potranno garantire gli attuali livelli di consumo. Figuriamoci quelli futuri, con larghe parti del mondo che stanno avendo ratei di sviluppo impressionanti. E allora che fanno? Semplice, a soli due mesi dalla risibile conclusione del vertice di CO2penhagen, rilanciano sul nucleare. Già, proprio lo spauracchio di ogni ambientalista che si rispetti. Sono di questi giorni le dichiarazioni d’intenti del presidente russo Medvedev e del suo pari americano Obama (qui e qui). Poderosi stanziamenti per costruire nuove centrali che garantiscano energia che il vento soffi o meno, che ci sia il sole oppure no.

Una nota di colore, sabato scorso a Roma era in programma una manifestazione che doveva riunire tutti i paladini dell’ambiente della capitale. Annullata per neve, che nella città eterna non si faceva vedere da 24 anni. Qualcuno ricorderà che i capi di stato e di governo giunti in massa a dicembre nella capitale danese, sono dovuti partire in fretta e furia sempre per lo stesso motivo. Propongo che se ne organizzino altre, per la gioia dei bambini romani e per la salvezza del mondo, che finalmente potrà contare così su un trend di diminuzione delle temperature medie superficiali.

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Published inIn breve

3 Comments

  1. Luca Fava

    Non so quali saranno le temperature medie registrate alla fine dei conti, ma qui a Copenhagen da prima di Natale saremo risaliti sopra lo 0 per un totale di 100 ore, non di più. Tutti mi dicono che non ricordano un inverno simili da anni. Tutti i laghi e il porto sono ghiacciati e la gente ci cammina sopra. Niente a che vedere però con gli anni 70 in cui pare che alcuni pazzi fossero usi raggiungere Malmoe in macchina. E il ponte sull’Oresund era di là da venire…

  2. Agostino

    No, come si vede dalla seguente notizia riportata dalla World Nuclear Association, questi primi nuovi reattori finanziati dalla Amministrazione Obama sono gli AP1000 forniti dalla Westinghose (con cui collabora anche la nostra Analdo Nucleare), i quali sono considerati di 3° generazione, così come quelli che intende costruire l’ENEL in Italia (gli EPR forniti dalla francese AREVA). Non è escluso che una nuova “cordata” industriale proponga di costruire in Italia anche gli AP1000.

    Nella notizia sotto riportata è anche interessante leggere le dichiarazioni di Obama per quanto riguarda le nuove prospettive del nucleare negli Stati Uniti.

    Agostino

    New Nuclear
    Loan guarantees offered for new Vogtle units
    17 February 2010

    American new build has taken a huge boost from the first loan guarantee announcement. Two new reactors at the Vogtle site in Georgia now look likely, while President Barack Obama said, “This is just the beginning.”

    How Vogtle units 3 and 4 could look (Image: Southern)

    The conditional commitment is for loan guarantees that would apply to future borrowings related to the construction of Vogtle units 3 and 4. It is offering one loan guarantee of $3.46 billion to Southern Co subsidiary Georgia Power, which has a 45.7% interest in the two new units, a second one of $3.07 billion covers Oglethorpe Power’s 30% share of the project, while a third of $1.8 billion covers Municipal Electric Authority of Georgia’s (MEAG’s) 22.7% share. The City of Dalton holds the remaining 2.6% share in the new plant.

    The loan guarantees will help the partners to obtain funds for up to 70% of their respective share of the costs through loans from the Federal Financing Bank. The total cost of the new 2234 MWe plant, including financing, is expected to be $14 billion, with secure cost recovery in a state-regulated market.

    The project partners have 90 days to accept the conditional commitment, including obtaining any necessary regulatory approvals. The companies will work with the DoE to finalize the loan guarantees. Final approval and issuance of the loan guarantees are subject to receipt of the combined construction and operating licence (COL) from the US Nuclear Regulatory Commission (NRC), completion of final agreements, the receipt of any other required regulatory approvals and satisfaction of other conditions.

    “To meet our growing
    energy needs and
    prevent the worse
    consequences of
    climate change, we’ll
    need to increase our
    supply of nuclear power.
    It’s that simple.”

    US President Barack Obama

    Southern Co received an early site permit (ESP) from the NRC for two additional reactors at Vogtle in 2009. Westinghouse and its consortium partner The Shaw Group are under contract to build two Westinghouse AP1000 units at Vogtle. Preliminary site work has already begun. Vogtle units 3 and 4 are expected to begin commercial operation in 2016 and 2017, respectively.

    David Ratcliffe, CEO of Southern, said: “We are honoured by the administration’s confidence in our ability to build the nation’s first new nuclear power plant in more than three decades.” He added, “It’s an important endorsement in the role nuclear power must play in diversifying our nation’s energy mix and helping to curb greenhouse gas emissions.”

    President Barack Obama and energy secretary Steven Chu announced the commitment at the International Brotherhood of Electrical Workers Local 26 in Lanham, Maryland.

    Obama commented, “To meet our growing energy needs and prevent the worse consequences of climate change, we’ll need to increase our supply of nuclear power. It’s that simple.” He added, “This one plant, for example, will cut carbon pollution by 16 million tonnes each year when compared to a similar coal plant. That’s like taking 3.5 million cars off the road.”

    Acknowledging that the announcement would not be welcomed by everyone, Obama said: “Even when we have differences, we cannot allow those differences to prevent us from making progress. On an issue that affects our economy, our security, and the future of our planet, we can’t keep on being mired in the same old stale debates between the left and the right, between environmentalists and entrepreneurs.”

    He added, “This is only the beginning. My budget proposes tripling the loan guarantees we provide to help finance safe, clean nuclear facilities.”

    An extra $36 billion in guarantees has been proposed in the FY2011 US budget, on top of $18.5 billion that was announced with the Energy Policy Act of 2005 and $2 billion that was subsequently added for fuel cycle facilities. Loan guarantees are meant to help utilities that want new nuclear reactors obtain private finance, which is the most challenging and costly part of new nuclear build.

    Researched and written

    by World Nuclear News

  3. Mauro M

    Obama nella dichiarazione che ha fatto parla di centrali di ultimissima generazione, ben diverse da quelle che si andranno a costruire in Italia che sono di 2° generazione, le quali sono state ampiamente criticate nel suo discorso.

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