Qualcuno potrà pensare che alluda alla necessità di capire, di sostenere la ricerca, di approfondire la nostra conoscenza del sistema clima prima di metter mano agli arnesi e tentare di riparare un ipotetico danno. E invece no, come chi segue CM da un po’ sa bene, in questa sezione del blog, diamo solitamente conto di notizie e notiziole, a volte serie, spesso facete, spesso anche di gran fretta perché il tempo è tiranno, specie quello non atmosferico.
La strada che abbiamo da fare è quella che pian piano porterà il mondo dell’informazione a riequilibrare la valanga di catastrofismo e allarmi senza senso con cui per anni ci hanno torturati. Ora la musica è cambiata, chi urlava finalmente tace e chi non urlava si gode il proprio turno. Questa volta si tratta di un articolo uscito ieri su “Il Riformista”, a firma di Alberto Mingardi. Personalmente non lo condivido proprio completamente, perché alla fine butta anche lì l’ipotesi che il buon vecchio Al Gore, ex-moltissime cose e tra breve anche ex-guru del clima nonchè ex-premio nobel, possa aver ragione. Sappiamo che ciò è matematicamente impossibile, altrimenti non sarebbe stato destinato all’ex. Anzi, pare che di recente sia passato in Norvegia, ma non essendoci premi da ritirare ha avuto un’accoglienza un po’ freddina.
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