Ve lo ricordate il Climagate? Certo che sì, noi ce lo ricordiamo molto bene, la stampa generalista un po’ meno, la stampa mainstream probabilmente no. Salvo qualche caso davvero isolato, il Climagate è lentamente e prevedibilmente scivolato verso l’oblio. Segno che si sia trattato di un clamoroso falso? No davvero. La prova più diretta è lo scompiglio che si è creato tra le fila dei ricercatori della University of East Anglia. Da più parti è stata chiesta una commissione di indagine, la cui composizione ci sembra il vero indicatore del terremoto scatenatosi in seno alla UEA.
Chi è stato posto al coordinamento della commissione di indagine? Sir Alastair Muir Russell. Probabilmente è un nome davvero poco conosciuto, al di fuori del Regno Unito, in realtà è un personaggio di spicco dell’establishment, membro onorario della Royal Society of Edinburgh (RSE). Ora, la RSE elargisce fondi per la ricerca (quasi mezzo milione di sterline) a università scozzesi, che compiano ricerche sul Global Warming antropogenico. Tra le altre cose, la RSE sta supportando in modo esplicito il dibattito in favore di una legislazione che riduca dell’80% le emissioni di gas serra.
Ovviamente, a noi tutti è chiesto di fidarci dell’imparzialità di commissioni così composte. Direi che a questo punto, ormai, l’IPCC e tutto il suo seguito ci stanno chiedendo fin troppi atti di fede nei confronti loro e della loro eco-religione.
Io mi fido, come no ? Credo anche a Babbo Natale e alla Befana, figuriamoci se non mi fido…
🙂