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Anche gli oceani si ribellano

Dopo la imbarazzante gaffe dei giorni scorsi (ne abbiamo parlato qui, ne ha parlato Il Foglio con Pietro Vietti), ecco che si apre un nuovo caso. L’argomento? Questa volta si tratta dell’innalzamento del livello del mare. Studi importanti, addirittura condotti dal Potsdam Institute for Climate Impact Research, prevedono un innalzamento complessivo pari a circa 3 metri entro il 2100. Questo studio ebbe risonanza (insieme all’altro scoop sullo scioglimento dei ghiacciai himalayani), guarda caso, proprio durante il summit di Co2penhagen. Nemmeno a dirlo, i media mainstream e tutti i portavoce possibili e immaginabili cominciarono a reclamare a gran voce azioni immediate (e una valanga di soldi, per mitigare gli effetti di questa catastrofe che avrebbe sommerso la terra dal Bangladesh al Regno Unito, passando per Milano).

Non tutti gli scienziati, però, si trovano d’accordo con il Prof. Rahmstorf, che ha condotto lo studio a Potsdam. Addirittura uno scienziato del Met Office, Jason Lowe afferma1:

These predictions of a rise in sea level potentially exceeding 6ft have got a huge amount of attention, but we think such a big rise by 2100 is actually incredibly unlikely. The mathematical approach used to calculate the rise is simplistic and unsatisfactory.

Ovvero queste previsioni, di un innalzamento del livello dei mari potenzialmente superiore a 3 metri, hanno ottenuto una notevole attenzione. Tuttavia noi pensiamo che un tale grande aumento entro il 2100 sia effettivamente improbabile. Come se non bastasse, Jason Lowe aggiunge che l’approccio matematico utilizzato per calcolare l’aumento è semplicistico e non soddisfacente.

Insomma, lo scienziato del Met Office cassa nel modo più totale lo studio di Rahmstorf che in poche parole calcola l’aumento del livello del mare tra il 1880 e il 2001, lo confronta con l’aumento di temperatura e conseguentemente lo rapporta all’aumento di temperatura previsto dall’IPCC entro il 2100 (ovvero 6.4°C). Ed ecco come saltano fuori 3 metri e più di innalzamento dei livelli oceanici.

Altri scienziati criticano Rahmstorf, tutti definiscono il suo studio “semplicistico”.

A onor del vero Rahmstorf ha detto di accettare le critiche, bontà sua, ma quanto sta accadendo ai ghiacciai Antartici e Groenlandesi, prosegue, lo convince del fatto che le sue previsioni siano pesantemente sottostimate.

Chiudiamo con le parole del Prof. Holgate, scienziato del Proudman Oceanographic Laboratory:

[…]methods are biased to generate large numbers for sea-level rise which cannot be justified but which attract headlines[…]

Ovvero i metodi di Rahmstorf sono viziati per generare un elevato innalzamento del livello marino, che non può essere giustificato, ma che attira i titoli dei giornali.

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  1. http://www.timesonline.co.uk/tol/news/environment/article6982299.ece []
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