Decisamente geniale l’intuizione di Danilo Taino sulle pagine del Corriere Della Sera. A CO2penhagen l’importante è esserci, come a Pechino l’anno scorso. Un breve pezzo che riporta tutti con i piedi per terra, per una volta si tralascia di torturare i lettori con la solita solfa del disastro da clima e si scatta una bella istantanea delle ragioni più profonde di tutto questo battage mediaclimatico.
La Coca Cola si batte contro il global warming, la Siemens vuol tagliare le emissioni la General Electric aspira all’ecosostenibilità etc etc. Una bella sfilata di volponi che hanno ormai da tempo puntato al green business e per nulla al mondo possono rinunciare a questa mega-Expo servita su un piatto d’argento dalle Nazioni Unite.
E così scopriamo con piacere che la gran parte dei tagli alle emissioni arrivati sin qui, li dobbiamo alle imprese private, mentre scopriamo con parecchio meno piacere che alla fine più che il clima i beneficiari di tutta questa bagarre sono i soliti noti.
Interessante ed istruttivo.
Questo significa che una lattina di Coca Cola costerà di piu’?
Iniziero’ a bere il chinotto!
🙂