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The Orphanage of Copenhagen

The Orphanage (l’orfanotrofio) è un film del terrore uscito qualche anno fa, e a questo mi ha fatto pensare il filmino di apertura del summit di Copenhagen che è veramente agghiacciante e terrorizzante. Si va oltre il catastrofismo, arrivando agli stessi meccanismi di comunicazione tipici dei film del terrore. Il video shock viene continuamente riproposto su Sky TG24: una bambina vicino ad un altalena rientra in casa perchè fuori inizia a piovere e in TV vede delle scene disastrose di inondazioni. Una voce fuori campo con il solito tono catastrofista dice”questo è l’impatto dell’uomo sul clima” omette che non sia mai stato provato, anzi ci sono molti dubbi su questo, e afferma che “ci sono già nel mondo 250 milioni di rifugiati ambientali”; omette pure che la desertificazione del sud Sahara è in atto da 6000 anni, e che la popolazione è cresciuta in modo esponenziale anche nelle zone soggette ad inondazioni, tifoni e monsoni, aumentando i disagi in modo esponenziale.Nella Tv che guarda la bambina, un leader africano dice che l’Africa subirà i danni maggiori dal cambiamento climatico e una donna che non sa sei suoi figli vedranno ancora gli alberi.

La bambina quindi va a letto e si risveglia vicino alla solita altalena ma in un deserto. La terra si spacca all’improvviso e lei corre via terrorizzata, ma perde il suo orsacchiotto bianco che cade nella crepa della terra (poverino). Ad un certo punto una tremenda inondazione sommerge tutto e lei, presa dal panico, si aggrappa a un ramo di un albero (che ovviamente è secco perchè era nel deserto), ma non ce la fa, sta per cadere nell’acqua… aiuto che paura.

Ma no, niente paura, era solo un incubo, come nel film orphanage, possiamo ancora salvare il pianeta, ce lo chiede la bambina con una voce supplicante e straziante “Save the world” e lo ripetono gli altri bambini in coro. E come salvare il pianeta? Basta che l’occidente dia i soldi ai paesi del terzo mondo, che non possono di certo ridurre le emissioni. Dopo il filmino infatti, su Sky mandano in onda i commenti di Barroso e Pachauri.

Il primo dice che difficilmente dal summit di Copenhagen uscirà un nuovo protocllo perchè non c’è ancora un accordo su come ridurre le emissioni e come finanziare i paesi del terzo mondo ( ma questa frase su sky non la traducono). Pachauri invece afferma che non ha senso chiedere di ridurre le emissioni a India e Cina quando gli occidentali non hanno fatto niente dal 1992 pur essendo colpevoli di aver determinato il riscaldamento globale, e fa l’esempio degli USA che emettono 20 ton di CO2 procapite contro 10 ton della media globale. C’è chi dice che Pachauri sia stato scelto da Bush alla guida dell’IPCC in quanto uomo dei petrolieri, è stato infatti consulente al ministero del petrolio indiano, e nel consiglio di amministrazione della Oil Indian Company. In realtà è ormai evidente che sia stato imposto per tutelare gli interessi della Cina e dell’India.

Infine Pachauri fa delle affermazioni ulteriormente terrorizzanti. Siccome il catastrofismo di The orphanage non bastava dice: “i cambiamenti climatici porteranno alla destabilizzazione di intere aree del pianeta: ci saranno migliaia di migliaia di profughi ambientali (si è limitato rispetto ai 250 milioni del filmino horror) questo favorirà il commercio illegale di armi e di droga, l’aumento del terrorismo e dei flussi migratori di clandestini. L’Italia non sarà esente da questi problemi.”

Mamma che paura! Come salvarsi? In pratica tutti i mali del mondo dipendono dai cambiamenti climatici, manca solo lo stupro, anche se sulla fertilità ci ha terrorizzato qualcun altro. Alessandro Cecchi Paone infatti ha detto su clima news di radio Kiss Kiss che il riscaldamento globale porterà l’infertilità, perchè l’effetto serra colpisce anche lì.
In effetti il Niger ha grossissimi problemi di infertilità è una delle loro priorità: fanno solo 9 figli a testa.

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Published inCopenhagenIn breve

3 Comments

  1. Mario

    Anche gli orsi bianchi, per colpa dei cambiamenti climatici, diventano cannibali (letto ieri sul Corriere della Sera).
    Saluti.

    • Claudio Costa

      Ho già commentato questo articolo qui:

      http://www.climatemonitor.it/?p=5645&cpage=1#comment-5956
      Al Gore e l’orso da circo.

      Il mio intervento è tra i commenti, comunque è da dimostare che dipenda dal cambiamento climatico, sei in grado di farlo?

    • Mario

      il mio era un commento ironico, naturalmente 🙂

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