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La Ragion Politica

Su queste pagine abbiamo affrontato spesso il tema del consenso scientifico in materia di clima e, devo ammetterlo, quasi sempre con atteggiamento molto critico. In realtà, quel che proprio non piace di questa realtà conseziente è il suo postulato, ovvero il rischio che poi, quando le valutazioni del mondo scientifico diventano materia di scelta politica e perchè il messaggio sia più chiaro, si possa pretendere di decidere cosa trasmettere a maggioranza, il che, se auspicabile in politica, è piuttosto un’aberrazione scientifica.

Con riferimento al clima i due mondi, quello della scienza e quello politico, sono da tempo divenuti una cosa sola. E’ grave? Penso di sì, per la semplice ragione che sono le regole del mondo politico ad aver fatto un sol boccone di quelle del mondo scientifico. Sarebbe stato bello che la condivisione delle fonti, la ripetibilità degli esperimenti o la ragione dei fatti, diventassero patrimonio delle scelte politiche, ma purtroppo è accaduto il contrario. Rigidità delle posizioni, ricerca dell’annullamento e della demonizzazione delle posizioni avverse e guerre fratricide per l’acquisizione delle risorse, tutte perle dell’agone politico che sono diventate regola, almeno di una parte non sappiamo quanto grande, del mondo scientifico.

Che ciò fosse accaduto lo si sospettava da tempo, ma se ne è acquisita la certezza con i fatti del Climategate. Ma passi. In fondo non è detto (almeno sin qui e fino alla prova contraria che speriamo non arrivi mai) che alla gestione ideologica delle informazioni se ne sia accompagnata anche una dei dati.

Quel che piuttosto non può o non potrebbe passare, è che si pretenda di piegare la scienza alla ragion p0litica, diffondendo delle sonore bugie sul ruolo della CO2 come ha fatto l’EPA, l’agenzia per l’ambiente americana, con tempismo molto politico proprio alla fine della prima giornata della conferenza di CO2penhagen. L’anidride carbonica è un gas inquinante, pericoloso per l’ambiente e per la salute umana. Bene, provate a sottrarre questa molecola dalla sintesi clorofilliana, poi fateci sapere i risultati. Chissà perchè nelle serre arricchiscono l’aria proprio con CO2 per far crescere meglio le piante. Torturatori!

E non regge nemmeno la scusa che lo possa diventare per l’impatto sul clima, perchè allora avrebbero dovuto usare il tempo futuro, non l’indicativo, dicendo eventualmente “sarà” nociva per l’ambiente e la salute umana, con tutto quello che comporta il rischio di far riferimento a previsioni ancora tutte da verificare.

Questa non è una verità scientifica, come molti volenterosi commentatori hanno voluto sottolineare, è una scelta politica. Infatti ora il governo federale degli Stati Uniti dovrà ordinare e non più suggerire di ridurre le emissioni, per cui si tratta di un puntello, anzi, un trave, messo a sostegno del Climate Bill, il famoso progetto di legge salva-clima, salva-ambiente, salva-tutto che giace inerme al Senato. In questo modo si spera di dare margini di trattativa più ampi ai negoziatori della delegazione USA a CO2penhagen. Tutto chiaro, tutto lecito, per carità, tutto digeribile, perchè si tratta di politica. Ops, ma non parlavamo di scienza?

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Published inAttualità

15 Comments

  1. Giovanni Anselmi

    Caro Guidi, qui gli “epiteti” sono ovviamente soltanto di natura amichevole…
    Il mio campo d’interesse è l’astronomia, e lei ben saprà che anche la cosmologia è attraversata da decenni da una controversia di principio sul Big Bang, sulla interpretazione cosmologica o meno del red-shift e così via…
    In questo caso sto dalla parte dell’ortodossia, e glielo dico per chiarire subito che non mi ritengo affetto da quella insidiosa patologia chiamata “complottismo”.
    Ebbene, tutto ciò che il mio lavoro mi ha insegnato in materia di riduzione di dati e di elaborazione di modelli mi dice che è assolutamente illusorio che da un insieme di raw affetti da barre d’errore chilometriche si possa derivarne alcunché di significativo.
    Un ricercatore SERIO (e smettiamola di definirli “scienziati”, un termine da ritenersi efficace soltanto per descrivere il contesto scientifico fino al XVII secolo), con quei dati potrebbe al massimo proporre una congettura, lasciando ad altri il compito di smontarla o di avvalorarla… Quello che avviene appunto in astrofisica, dove ogni affermazione vine “fatta a pezzi” da numerosi istituti di ricerca del tutto indipendenti e accettata solo quando si dimostra che viene “suggerita” se non “pretesa” da altre misure e altre ricerche condotte con metodologie differenti.
    Se invece le barre d’errore rimangono altro c’è poco da fare… semplicemente si accantona, in attesa di avere rilevatori più potenti ed efficienti. Allo stato attuale ritengo quindi una presa in giro da parte dei climatologi impadronirsi di concetti palesemente assurdi quali la “temperatura media del pianeta”, con in più la pretesa di metterla in relazione con un andamento temporale di poche decine di anni e di estrapolarne previsioni attendibili.
    Mi creda, se non ci fossero in gioco le lobby politiche, economiche e mediatiche, tale pretesa sarebbe stata immediatamente spernacchiata dalla comunità scientifica. Cosa che avviene sistematicamente in campi di ricerca dove “c’è poco da spolpare”, e mai in campo farmaceutico e ambientale, dove invece si è ormai instaurata una logica parassitaria e la “scienza” si riduce a vendere se stessa.
    quello che le contesto, alla fine, è il buon senso nelle sue parole… perché ai ladri bisogna parlare da ladri, le mezze misure non servono e le prime pagine dei giornali verranno sempre date a chi ha la faccia tosta di raccontare corbellerie (ha letto oggi sul Corriere la disgustosa storia di quel Re di non so quale atollo che supplica Obama di salvarli?)…
    Coraggio quindi, lo si dica chiaramente che sono dei farabutti: giornalisti, politici, ambientalisti e accademici in cerca di prebende!

  2. Caro Giovanni,
    se fossimo su un campo di calcio ti risponderei “mammoletta ci sarai!” :-). Siccome invece siamo su CM provo a spiegarti, anzi, ti chiederei di spiegarmi. Sono certo che non ti sarà sfuggito che CM ha dato ampissima copertura ai fatti del Climategate, perchè lo abbiamo ritenuto molto interessante oltre che doveroso, magari prima di dire che non si è detto niente potresti dare un’occhiata ai post in argomento.
    Sugli aspetti etici della vicenda abbiamo detto molto. Su quelli tecnici anche, ma la riserva è assolutamente obbligata. Io NON so se i codici contenuti nel famoso file contengano prove di manipolazione, ci sono alcune tracce, ma per ora nient’altro è giunto alla mia conoscenza. Inoltre NON so se quel materiale è stato mai impiegato per elaborare contenuti poi pubblicati in qualsivoglia genere di forma. Sono aspetti questi su cui molti stanno lavorando, compresi noi, ma che sin qui meritano anzi necessitano del beneficio del dubbio. Ripeto che sinceramente spero che non ne esca fuori nulla di eclatante (posto che non è detto sia possibile capirlo), perchè ritengo siano già abbastanza gravi i condizionamenti ideologici emersi nelle mail e sinceramente non sento il bisogno d’altro, in questo contesto già così inquinato. Ma ti chiedevo una spiegazione: Da cosa tecnicamente ed inconfutabilmente ritieni si possa parlare di dati purgati o ripuliti? Sensazioni? Le posso anche condividere, ma con la condivisione non si va lontano. Ci vogliono le evidenze, proprio quelle che in quanto non tali continuiamo a contestare qui in ordine alle origini antropiche del riscaldamento globale. Non ho e non abbiamo intenzione di perseguire le stesse strategie, dando per scontato ciò che non lo è.
    Grazie per lo stimolo di riflessione.
    gg

  3. giovanni anselmi

    Questa però non la mando giù:
    In fondo NON E’ DETTO (almeno sin qui e fino alla prova contraria che speriamo non arrivi mai) che alla gestione ideologica delle informazioni se ne sia accompagnata anche una dei dati.

    Non è detto? Come sarebbe che NON E’ DETTO?
    IL punto in gioco è che i modelli usati (già di loro discutibili) si basano su aggregazioni di dati purgati e ripuliti, se non addirittura fantasiosi, e Guidi dice come una mammoletta che “Non è detto”?
    Scoppia il Climagate, e Guidi non lo cita e dice che “non è detto”?
    Bah, se questi sono gli avversari del GW, stiamo proprio freschi…

  4. cipperimerlo

    Aggiungo. Carina la vignetta che abbellisce l’articolo.
    Un orso e un pinguino che “impersonano” la contraffazione dei dati climatici. Ma se si guarda meglio in realtà impersonano i negazionisti: infatti si sono mai visti nello stesso habitat un orso ed un pinguino? No, è una montatura. Quindi in realtà la lettura della vignetta è: due negazionisti che montano ad arte una falsa contraffazione dei dati climatici.
    Geniale esempio di zappata sui piedi

    • Per la miseria che occhio! Diavolo di un Cipperimerlo, ti prego non smettere mai di leggerci ed aiutarci a migliorare! Sto letteralmente morendo dal ridere. Grazie davvero.
      gg

    • cipperimerlo

      Prego, di nulla. Io allieto voi, voi (N-AGW) allietate noi, è uno scambio reciproco.
      Che mi dice della mia domanda circa il suo intervento a Sky? Non vorremmo dare corda alle supposizioni di Giovanni, vero?

    • Quando deciderai di lasciare i tuoi commenti mettendo in gioco almeno un pezzettino della tua persona, ovvero assegnando a questi un e-mail reale e non da mercatino delle pulci torneremo ad avere un confronto. Fino ad allora sei comunque il benvenuto, ma parlare con un fantasma non è stimolante.
      gg

    • Pontificator

      Siamo già alle “vignette negazioniste”. La mia solidarietà all’orso e al pinguino.

    • cipperimerlo

      Che ci vuol fare, i N-AGW sono ovunque e ne combinano sempre una più di Bertoldo

    • davide bertozzi

      voi pro AGW siete maestri della contraffazione mediatica,guardatevi
      certi giornalacci tipo repubblic o l’espresso,che foto patetiche che pubblica!

    • cipperimerlo

      Mi spiace, leggo solo “Il giornale” e “Libero”, sono i miei guru, attingo la verità solo da essi. E’ così che sono divenuto il genio che sono

    • admin

      Come ho spesso detto, “l’anonimato” è fatto salvo su questo sito. Tuttavia la netiquette (richiamata più volte) impone che (soprattutto in caso di interventi ripetuti) ci si presenti con nome e cognome (giusto per dimostrare quel tanto o poco di civilità e coraggio). Quindi, per quanto mi riguarda “Cippirimerlo”, non vi sarà più un suo commento anonimo. Ci costringe a privare la comunità della sua voce.

      C G

  5. cipperimerlo

    Belle parole.
    Perchè non le ha dette così esplicitamente anche nell’intervento su Sky qualche giorno fa, anzichè minimizzare “politicamente” lo scandalo del climategate ed enfatizzare l’aumento della Co2?

    • O di ossigeno

      si scrive CO2 e non Co2.

    • cipperimerlo

      Grazie anonimo per la fondamentale correzione, errore chiaramente scaturito da uno “SHIFT” mal premuto. Chiaramente per molti, ma evidentemente non per tutti… Come mai non dice anche che il “2” sarebbe da mettere a pedice?

      Forse è per questo che Guidi non rispondeva… Vediamo se dopo il suo anelato intervento si farà vivo

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