Il Centre for Energy and Environmental Markets (CEEM) ha lanciato un osservatorio sui risultati che il summit di Copenhagen otterrà al termine dei 15 giorni di negoziati. L’osservatorio prende il nome di COPPM, Copenhagen Prediction Market. Non è nostra intenzione analizzare nel dettaglio il complesso funzionamento di questo meccanismo, tuttavia ne esamineremo alcuni interessanti aspetti. Intanto vi anticipiamo che si tratta di un concorso con dei premi in palio: i primi tre riceveranno un certificato di riduzione delle emissioni, per un valore pari a 12 mesi, 4 mesi e, per l’ultimo classificato, 2 mesi.
Il COPPM1 , come dice il nome stesso, non è un modello matematico di simulazione tout court, bensì un modello di scambio simile alla nostra borsa valori. In un mercato predittivo si scambiano azioni relative a eventi futuri. Il valore di mercato di queste azioni indica la verosimiglianza che quel particolare evento abbia o meno luogo. La differenza fondamentale è che i soldi utilizzati negli scambi sono virtuali, e i beni scambiati sono le grandezze di cui si discute a Copenhagen:
- Riduzione complessiva e per singolo stato delle emissioni;
- Valore complessivo dei fondi stanziati per la mitigazione nei paesi del terzo mondo;
- Probabile data per la ratifica di un trattato legalmente vincolante
Ognuna delle voci sopra riportate è ulteriormente dettagliata, ciascuna con un codice alfanumerico al pari dei veri titoli trattati nelle borse di tutto il mondo.
Riduzione complessiva delle emissioni nelle economie più sviluppate
- RTD9 – il valore di questa azione sarà pari a 100, se entro il 2020 la riduzione di emissioni ammonterà a meno del 10%;
- RTD1014 – il valore di questa azione sarà pari a 100, se entro il 2020 la riduzione di emissioni sarà compresa tra il 10% (incluso) e il 15% (escluso);
- RTD1519 – il valore di questa azione sarà pari a 100, se entro il 2020 la riduzione di emissioni sarà compresa tra il 15% (incluso) e il 20% (escluso);
- RTD2024 – il valore di questa azione sarà pari a 100, se entro il 2020 la riduzione di emissioni sarà compresa tra il 20% (incluso) e il 25% (escluso);
- RTD25 – il valore di questa azione sarà pari a 100, se entro il 2020 la riduzione di emissioni ammonterà almeno al 25%
Come possiamo vedere dal grafico, attualmente le contrattazioni attribuiscono il valore massimo all’azione RTD1014, ovvero danno per probabile un target di riduzione compreso tra il 10% e il 15%. Segue a ruota l’azione RTD1519. Se andiamo ad osservare lo storico delle quotazioni, noteremo come target di riduzione bassi, seppur avendo toccato massimi di contrattazione, siano stati successivamente accantonati, mentre ipotesi di riduzione tra il 10 e il 20% stiano acquistando rapidamente valore e consenso.
Valore dei fondi stanziati per la mitigazione nei paesi in via di sviluppo
- FIN4 – il valore di questa azione è pari a 100, se tra il 2010 e il 2012 verranno erogati finanziamenti per un ammontare inferiore ai 5 miliardi di US$;
- FIN59 – il valore di questa azione è pari a 100, se tra il 2010 e il 2012 verranno erogati finanziamenti per un ammontare compreso tra 5 miliardi (incluso) e 10 miliardi (escluso) di US$;
- FIN1014 – il valore di questa azione è pari a 100, se tra il 2010 e il 2012 verranno erogati finanziamenti per un ammontare compreso tra 10 miliardi (incluso) e 15 miliardi (escluso) di US$;
- FIN15 – il valore di questa azione è pari a 100, se tra il 2010 e il 2012 verranno erogati finanziamenti per un ammontare pari ad almeno 15 miliardi di US$;
- FIN-NA – il valore di questa azione è pari a 100, se tra il 2010 e il 2012 non verrà definito l’ammontare dei finanziamenti
In questo scambio, il titolo con il maggior valore è il FIN1014, quindi per i traders il finanziamento più probabile ai paesi in via di sviluppo ammonterà ad una quota compresa tra i 10 e 15 miliardi di dollari. Le altre ipotesi sono in generale piuttosto distaccate dalla più quotata, indicando quindi un consenso piuttosto consolidato.
Probabile data per la ratifica dell’accordo
- COP15 – il valore di questa azione è pari a 100 se l’accordo legalmente vincolante verrà raggiunto durante il COP15;
- COP15bis – il valore di questa azione è pari a 100 se l’accordo legalmente vincolante verrà raggiunto in un COP15-bis;
- COP16 – il valore di questa azione è pari a 100 se l’accordo legalmente vincolante verrà raggiunto in un COP16;
- COP16+ – il valore di questa azione è pari a 100 se l’accordo legalmente vincolante verrà raggiunto dopo un COP16;
- COP-NA – il valore di questa azione è pari a 100 se l’accordo legalmente vincolante non sarà compreso nel testo finale del COP15
Questo caso è molto interessante. Innanzitutto la deadline prevista per la ratifica di un accordo legalmente vincolante non è COP15, per la quasi totalità dei trader. L’azione con il maggior valore è COP16, seguita a ruota da COP16+. Quindi, in buona sostanza, si prevede che l’accordo venga siglato in un round negoziale successivo a quello attuale o, addirittura, ancora più in là nel tempo. Notevole credito ha anche l’azione COP-NA, che ipotizza il mancato raggiungimento di un accordo legalmente vincolante.
Questo esperimento, ci fanno sapere gli ideatori, è un test per verificare la bontà dei sistemi previsionali dei mercati, nel momento in cui vengano utilizzati per prevedere le conclusioni di negoziazioni reali.
Fonti e dati:
- http://www.coppm.org/public/participationInfo.php [↩]
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