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Un Mese di meteo – Agosto 2024

IL MESE DI AGOSTO 2024

Mese segnato da temperature in anomalia positiva da debole a moderata e da una fase perturbata principale fra 13 e 21 agosto.

Andamento circolatorio

La carta circolatoria media del mese di agosto (figura 1a) come già quella di luglio evidenzia un pattern circolatorio sull’Italia tipicamente estivo e che si caratterizza per l’azione dell’anticiclone delle Azzorre (il cui centro atlantico è indicato con A1) un cui promontorio si espande dall’Atlantico verso est protendendosi verso il mar Nero e influenzando in modo diretto l’areale italiano con effetti che vanno dall’apporto di masse d’aria subtropicale calda agli effetti di compressione tipici degli anticicloni dinamici all’intenso soleggiamento. La carta circolatoria media mensile mostra anche la presenza dell’anticiclone africano (il cui centro è indicato con A2) i cui promontori hanno periodicamente rafforzato l’azione del promontorio atlantico. Tutto ciò si è tradotto in una moderata anomalia termica positiva riscontrabile sia nelle temperature minime sia in quelle massime e associata a buoni livelli di escursione termica diurna. Il promontorio dell’anticiclone delle Azzorre si è rivelato tuttavia non sufficientemente robusto da impedire periodiche incursioni del flusso perturbato atlantico sul nostro territorio con fenomeni a prevalente carattere temporalesco e dunque caratterizzati da rilevantissima variabilità spaziale delle precipitazioni, risultate per lo più a carattere di rovescio e pertanto localmente accompagnate da grandine e vento forte.

Figura 1a – 850 hPa – Topografie medie mensili del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 1b – 850 hPa – Carte delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

L’analisi delle carte e della distribuzione giornaliera delle precipitazioni evidenzia il transito di 4 perturbazioni manifestatesi dall’1 al 7 agosto, dal 13 al 21, il 26 e dal 27 al 31. A tali perturbazioni sono stati associati i giorni mediamente più piovosi del mese che al Nord sono stati il 18 agosto con 10.5 mm, l’1 con 4.5 mm e il 7 con 3.2 mm, al Centro il 18 agosto con 8.4 mm, il 3 con 2.3 mm e il 27 con 2.2 mm e infine al Sud il 20 agosto con 6.1 mm, il 18 con 5.1 mm e il 19 con 4.6 mm.

L’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa (tabella 1) riferita all’areale nazionale ha evidenziato che nel mese di agosto si sono avuti 9 giorni con tipi di tempo anticiclonici, 18 con tipi ciclonici e 4 con tipi intermedi[2].

Si noti anche che la perturbazione n. 2, transitata fra il 3 e il 21, è stata la più attiva del mese e la sua complessa evoluzione è sommariamente descritta in tabella 2.

L’analisi climatologica per macroaree riferita al trentennio 1991-2020 (tabella 3) evidenzia che ad agosto al Nord piovono di norma 79 mm (7.5% del totale annuo normale) contro i 45 mm di quest’anno (-43.2%), al Centro piovono di norma 35 mm (3.6% del totale dell’anno medio) contro i 30 mm di quest’anno (-14.4%) e al Sud piovono di norma 22 mm (3.1% del totale dell’anno medio) contro i 39 mm di quest’anno (+72%). In sintesi dunque agosto 2024 si è mediamente caratterizzato per precipitazioni in moderata anomalia negativa al Nord, in lieve anomalia negativa al Centro e in sensibile anomalia positiva al Sud.

Andamento termo-pluviometrico

Le temperature medie mensili di agosto (figure 2 e 3) hanno manifestato anomalie positive per lo più moderate salvo eccezioni a carattere locale e che sono state più spiccate al Centro e al Nord. La carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (figura 4) evidenzia che l’anomalia positiva sull’Italia si è associata a una vasta fascia ad anomalia termica positiva estesa dalle isole Azzorre alle isole Svalbard, oltre il circolo polare artico, e che ha presentato un’anomalia più vistosa sull’Europa centrale (oltre +2.5°C rispetto alla media 1981-2010) e sulle Isole Svalbard (oltre +3°C). Tale analisi è in sostanza confermata dalla carta dell’anomalia termica globale del Deuscher Wetterdienst (figura 5) che tuttavia, limitandosi a dati da stazioni terrestri, è meno favorevole a una lettura sinottica del fenomeno.

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

Figura 4 – UAH Global anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1981-2010 espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)
Figura 5 – DWD climate anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1961-1990 espresso in °C) della temperatura media mensile al suolo. Carta frutto dell’analisi svolta dal Deutscher Wetterdienst sui dati desunti dai report CLIMAT del WMO [https://www.dwd.de/EN/ourservices/temperatureglobal/temperaturglobal.htm].
La carta delle precipitazioni totali mensili (figura 6) indica che, come già a luglio, il Triveneto è l’areale a più elevata piovosità mentre la carta delle anomalie pluviometriche mensili (figura 7) evidenzia anomalie positive su Veneto centro-orientale, Trentino Alto Adige, Romagna, Sardegna settentrionale, Basilicata e Nord della Calabria mentre le anomalie negative più sensibili si evidenziano in Sicilia e Toscana settentrionale.  Si noti infine che le anomalie negative si sono concentrate nella prima e terza decade del mese (tabella 4).

Figura 6 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 7 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 2001-2020.

Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di  oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e  2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente  l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in  azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e  giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .

(**) FONTI DEI DATI:

Temperature e precipitazioni sono frutto di nostre elaborazioni si dati del dataset GSOD della NOAA e delle reti dei servizi meteorologici regionali.

 [2] Nei giorni con tipi di tempo anticiclonico predominano gli anticicloni dinamici che danno luogo a tempo stabile con scarsa probabilità di precipitazioni. Viceversa nei giorni con tipi di tempo ciclonico predominano le strutture depressionarie (saccature, depressioni isolate, ecc.) foriere di precipitazioni.

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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

3 Comments

  1. Brigante

    Ho trascorso 3 settimane in Basilicata ad agosto e posso confermare un’anomalia positiva diffusa, soprattutto sulle zone montuose e collinari, frutto soprattutto di instabilità pomeridiana. Nei recenti anni passati, pur presente, era meno frequente, e in qualche annata del tutto assente. Ma l’isteria collettiva della siccità ha portato anche li a dei razionamenti d’acqua, soprattutto nella seconda metà del mese. Memore delle vere estati siccitose degli anni ’80, mi chiedo quale sia l’anomalia attuale rispetto alla media 1981-2001, invece che 2001-2021. Grazie.

  2. Andrea D

    Checchè se ne possa dire, questa estate il protagonista principale è stato senza dubbio l’anticiclone delle Azzorre, che sembrava quasi dimenticato in diverse altre occasioni precedenti, dominate dal cupolone africano.

    • Ivan

      L’anticiclone delle Azzorre o meglio dire, le cellule alto pressorie delle medie latitudini di origine oceanica mai sono state le protagoniste delle estati Italiane.
      Basti vedere le Slp su media lunga per accorgersi che tali cellule erano di blocco sull’Uk e non si distendevano zonali sull’Europa meridionale, se non saltuariamente, tanto da non toccare la media delle anomalie.
      L’anticiclone delle Azzorre e le estati Italiane rimane è una leggenda.

      Immagine allegata

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