IL MESE DI GIUGNO 2024
Mese con piovosità abbondante al nord e sulla Sardegna e anomalie pluviometriche negative sul versante tirrenico del meridione peninsulare. Temperature nella norma o in lieve anomalia negativa al nord e in anomalia positiva da debole a moderata su sud peninsulare e Sicilia.
Andamento circolatorio
La carta circolatoria media del mese di giugno (figura 1a) evidenzia come principali centri d’azione responsabili del tempo atmosferico sull’Italia il ciclone d’Islanda, centrato ad est dell’omonima isola (lettera B), l’anticiclone africano che influenza direttamente l’Italia meridionale e infine l’anticiclone delle Azzorre, ancora molto arretrato rispetto alla sua posizione estiva (lettera A in basso a sinistra). Fra il ciclone d’Islanda e i due anticicloni si assiste a un regime di veloci le correnti atlantiche che si presentano sulle nostre regioni settentrionali con un caratteristico carattere ondulato (in gergo flusso ondulato occidentale) sintomo di variabilità a tratti perturbata. La carta delle isoanomale (figura 1b) evidenzia il Nord Italia fra le aree ad anomalia negativa (colori dall’azzurro al violetto) e che sono da considerare come quelle mediamente più favorevoli al transito di perturbazioni.
L’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa (tabella 1) riferita all’areale nazionale ha evidenziato che nel mese di giugno si sono avuti 12 giorni con tipi di tempo anticiclonici, 0 con tipi intermedi e ben 18 giorni con tipi ciclonici[2]. In complesso si è registrato il transito di 5 perturbazioni rispettivamente manifestatesi dall’1 al 4 giugno, dal 9 al 13, dal 15 al 16, dal 21 al 27 e il 30. A tali perturbazioni sono associati i giorni mediamente più piovosi del mese di giugno che al Nord sono stati il 24 giugno con 17.6 mm, il 25 con 14.1 e il 23 con 14.0, al Centro il 24 giugno con 10.0 mm, il 25 con 4.8 e il 2 con 4.2 e infine al Sud il 24 giugno con 4.5 mm, il 25 con 3.3 e il 23 con 2.0.
L’analisi climatologica riferita al trentennio 1991-2020 (tabella 3) evidenzia che a giugno al Nord piovono di norma 85 mm (8.1% del totale annuo normale) contro i 125 mm di quest’anno (+47.2%), al Centro piovono di norma 39 mm (4.8% del totale dell’anno medio) contro gli 43 mm di quest’anno (+8.7%) e al Sud piovono di norma 22 mm (3.0% del totale dell’anno medio) contro i 20 mm di quest’anno (-8.3%). In sintesi dunque giugno 2024 si è mediamente caratterizzato per precipitazioni in moderata anomalia positiva al Nord e prossime alla norma al Centro e al Sud.
Andamento termo-pluviometrico
Le temperature massime mensili di giugno (figura 2) sono risultate lievemente inferiori alla norma al Nord, nella norma al Centro e in debole o moderata anomalia positiva al sud mentre le minime sono risultate nella noma al centro-nord e in debole o moderata anomalia positiva al sud (figura 3). La carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (figura 4) evidenzia che l’anomalia positiva al centro-sud si associa a una vasta area ad anomalia positiva centrata sul Mediterraneo orientale. Tale analisi è in sostanza confermata dalla carta dell’anomalia termica globale del Deuscher Wetterdienst (figura 5).
La carta delle precipitazioni totali mensili e delle relative anomalie (figure 6 e 7) evidenzia anomalie positive su Nord, Sardegna, Toscana, Marche, Umbria e la fascia costiera centro-settentrionale del Lazio mentre il resto del paese è soggetto ad anomalie negative. Si noti anche la rilevante anomalia positiva percentuale delle precipitazioni medie registrate nella terza decade del mese (tabella 4).
Nota per i lettori
Invitiamo infine gli utenti a considerare i dati pluviometrici relativi alla Sardegna con beneficio d’inventario in quanto il servizio meteorologico regionale non aggiorna da tempo il dataset da cui attingiamo per i nostri elaborati (figura 8), per cui da alcuni mesi siamo costretti a utilizzare i dati di stazioni sinottiche afferenti alla rete GSOD. Purtroppo osserviamo che anche altri servizi regionali stanno apportando modifiche ai formati e alle modalità di accesso ai dati (csi più recenti: Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia) che rendono sempre più onerosa in termini di tempo e di realizzazione di moduli di decodifica l’acquisizione delle informazioni alla base di questo bollettino. Fermo restando che ogni servizio avrà ottime ragioni per le scelte operate, ci preme segnalare ai lettori che non sappiamo fino quando questa situazione sarà per noi sostenibile sul piano tecnico-operativo.
Con gli acquedotti-colapasta che qui ci ritroviamo (teramano e maggiromente il pescarese), siamo già al razionamento per privilegiare la costa, nonostante un abbondante anno idrologico. (Ok giugno un po’ avaro e luglio di più, come ci si può aspettare, ma nei mesi precedenti ci ha dato. Non sono accettabili scuse green-puerili).
La cosa rimarchevole è che durante la mefistofelica estate 2022 l’acqua non è mai mancata un solo giorno.
Avanti di bottiglioni e pentole, “il ragazzo di campagna” al confronto è un dilettante…