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Un Mese di Meteo – Aprile 2024

IL MESE DI APRILE 2024

Un regime di correnti atlantiche ha garantito buona piovosità su gran parte del Nord e su parte del Centro. Anomalie pluviometriche negative hanno invece predominato al Sud. Da segnalare il sensibile calo delle temperature registrato dal 17 al 25 aprile con nevicate e gelate anche a basse quote al Nord.

Andamento circolatorio

La carta circolatoria media del mese di aprile (figura 1a) evidenzia come principale centro d’azione responsabile del tempo atmosferico sull’Europa una grande e profonda area depressionaria (lettera B) centrata a Ovest della Scozia e sul cui fianco meridionale fluiscono veloci correnti atlantiche che interessano più direttamente il Centro Europa e che sull’Italia assumono curvatura ciclonica. Molto arretrato è dal canto suo è l’Anticiclone delle Azzorre  (lettera A in basso a sinistra).

Figura 1a – 850 hPa – Topografie medie mensili del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 1b – 850 hPa – Carte delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

L’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa (tabella 1) riferita all’areale nazionale ha evidenziato che nel mese di aprile si sono avuti 7 giorni con tipi di tempo anticiclonici, 6 con tipi intermedi e ben 17 giorni con tipi ciclonici[2]. In complesso si è registrato il transito di 6 perturbazioni rispettivamente manifestatesi dall’1 al 2 aprile, dal 3 al 5, dal 9 all’11, dal 16 al 20, dal 21 al 25 e dal 26 al 28. A tali perturbazioni sono associati i giorni mediamente più piovosi del mese di aprile che al Nord sono stati l’1 aprile con 23,4 mm, il 22 con 11,6 e il 10 con 10,9, al Centro l’1 aprile con 11,7 mm, il 18 con 5,2 e il 27 con 4,8 e infine al Sud il 19 aprile con 5,5 mm, l’1 con 4,8 e il 16 con 3,6.

Una peculiarità del mese di aprile 2024 è stata l’irruzione fredda verificatasi fra i 17 e il 25 aprile e che ha portato un sensibile calo delle temperature con gelate che hanno localmente interessato gli areali viticoli del settentrione e nevicate anche a bassa quota. La causa circolatoria del fenomeno è da ricercare nell’affermarsi su vicino Atlantico di un grande promontorio anticiclonico di blocco esteso da latitudini subropicali all’Islanda. Sul fianco orientale di tale grande struttura circolatoria sono affluite verso il Mediterraneo centro-occidentale masse d’aria artica e polare continentale che hanno interessato l’intero areale italiano.

L’analisi climatologica riferita al trentennio 1991-2020 (tabella 3) evidenzia che ad aprile al Nord piovono di norma 90 mm (9% del totale annuo normale) contro gli 89 mm di quest’anno (-1%), al Centro piovono di norma 71 mm (9% del totale dell’anno medio) contro i 56 mm di quest’anno (-22%) e al Sud piovono di norma 58 mm (8% del totale dell’anno medio) contro i 40 mm di quest’anno (-30%). In sintesi dunque aprile 2024 si è mediamente caratterizzato per precipitazioni nella norma al Nord in debole anomalia negativa al Centro e in moderata anomalia negativa al Sud.

Andamento termo-pluviometrico

Le temperature massime mensili di aprile sono risultate nella norma al Nord e sulla Toscana e in debole o moderata anomalia positiva sul resto del Paese (figura 2) mentre le temperature minime mensili (figura 3) sono risultate in prevalenza nella norma salvo anomalie positive a carattere locale più spiccate su Sicilia e Calabria. L’andamento mensile di massime e minime è frutto di anomalie positive concentratesi nelle prime due decadi mentre la terza decade è risultata in debole o moderata anomalia negativa (tabella 4), il che è frutto dell’irruzione fredda registratasi fra il 17 e il 25 aprile.

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

La carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (figura 4) prodotta sulla base dei dati del sensore MSU riferiti alla bassa troposfera, evidenzia che l’area italiana ricade in un’area ad anomalia positiva con massimo  da +4.5°C a Nordest del Mar Nero (figura 4).  La carta dell’anomalia termica globale mensile del Deuscher Wetterdienst (figura 5) conferma appieno tale analisi.

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 2002-2021.

Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di  oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e  2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente  l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in  azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e  giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .

 (**) FONTI DEI DATI:

Temperature e precipitazioni sono frutto di nostre elaborazioni si dati del dataset GSOD della NOAA e delle reti dei servizi meteorologici regionali.

Figura 4 – UAH Global anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1981-2010 espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)
Figura 5 – DWD climate anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1961-1990 espresso in °C) della temperatura media mensile al suolo. Carta frutto dell’analisi svolta dal Deutscher Wetterdienst sui dati desunti dai report CLIMAT del WMO [https://www.dwd.de/EN/ourservices/temperatureglobal/temperaturglobal.htm].
La carta delle precipitazioni totali mensili e delle relative anomalie (figure 6 e 7) evidenzia anomalie positive su Nord, Toscana, Sardegna settentrionale e fascia costiera del versante adriatico. Anomalie negative dominano invece il resto dell’area, con anomalie più sensibili su Sicilia occidentale e orientale.

Figura 6 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 7 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).
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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

3 Comments

  1. Luigi Mariani

    ….processi avvettivi di trasporto di calore sensibile e latente: l’Atlantico alle nostre latitudini è fonte di aria mite ma in genere più fredda di quella che si trova sul Mediterraneo, per cui in grado dar luogo allo sviluppo di perturbazioni, anche in forma di vortici, per le quali il Mediterraneo costituisce la maggiore sorgente di umidità.

    • Ivan

      Basta rovesciar le anomalie e il tipo di tempo diventa “boreale”

  2. Ivan

    Tipo di tempo atlantico, che trasporta calore e umidità dentro al continente europeo.

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