IL MESE DI MARZO 2024
Un regime perturbato atlantico ha dato luogo a precipitazioni superiori alla norma sul Centro Nord e sulla Sardegna. Temperature nella norma o in anomalia positiva per lo più debole.
Andamento circolatorio
La carta circolatoria media del mese di marzo (figura 1a) evidenzia come principale centro d’azione responsabile del tempo atmosferico sull’Europa una grande e profonda area depressionaria centrata a Ovest della Scozia e sul cui fianco meridionale fluiscono verso il Mediterraneo un flusso perturbato di correnti atlantiche cui si devono le abbondanti precipitazioni registrate sul Centro Nord e la Sardegna. Molto arretrato è dal canto suo l’Anticiclone delle Azzorre (lettera A in basso a sinistra).
L’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa (tabella 1) riferita all’areale nazionale evidenzia che nel mese di marzo si sono avuti 8 giorni con tipi di tempo anticiclonici, 5 con tipi intermedi e ben 18 giorni con tipi ciclonici2. In complesso si è registrato il transito di 5 perturbazioni manifestatesi l’1 marzo, dal 2 al 5, dal 6 al 7, dall’8 al 12 e dal 25 al 31. A tali perturbazioni sono associati i giorni mediamente più piovosi del mese di marzo che al Nord sono stati il 27 marzo con 28,3 mm, il 10 con 27,3 e il 3 con 17,1 mm, al Centro il 27 marzo con 17,6 mm, il 10 con 13,9 e il 26 con 11,1 e infine al Sud il 4 marzo con 9,5, il 27 con 7,2 mm e il 3 con 7,0.
L’analisi climatologica riferita al trentennio 1991-2020 (tabella 3) evidenzia che a marzo al Nord piovono di norma 68 mm (6% del totale annuo normale) contro i 174 mm di quest’anno (+158%), al Centro piovono di norma 71 mm (9% del totale dell’anno medio) contro i 118 mm di quest’anno (+66%) e al Sud piovono di norma 63 mm (9% del totale dell’anno medio) contro i 95 mm di quest’anno (+38%). In sintesi dunque marzo 2024 si è mediamente caratterizzato per una anomalia pluviometrica positiva sull’intero areale italiano e più spiccata al Centro-Nord.
Andamento termo-pluviometrico
Le temperature massime mensili di marzo sono risultate nella norma (e cioè con scostamenti compresi fra -1 e +1°C rispetto alla media pluriennale) al Nord e sul versante tirrenico del Centro-Sud peninsulare mentre hanno prevalso deboli anomalie positive sul versante adriatico e sulla Sicilia. Si noti inoltre che l’anomalia positiva è stata più accentuata nella seconda decade del mese (figura 2), più spiccata nelle prime due decadi del mese (tabella 4). Le temperature minime mensili (figura 3) hanno dal canto loro presentato deboli o moderate anomalie positive. La carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (figura 4) prodotta sulla base dei dati del sensore MSU riferiti alla bassa troposfera, evidenzia che l’area italiana risulta compresa fra un’area a debole anomalia termica negativa sul vicino Atlantico e un’area a più rilevante anomalia positiva sull’Europa orientale centrata su Finlandia e repubbliche baltiche. La carta dell’anomalia termica globale mensile del Deuscher Wetterdienst (figura 5) conferma in sostanza tale analisi, almeno per l’Europa orientale.
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 2002-2021.
Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .
La carta delle precipitazioni totali mensili e delle relative anomalie (figure 6 e 7) evidenzia anomalie positive rilevanti sul Centro-Nord e la Sardegna. Tali anomalie si sono concentrate nella prima e terza decade del mese (tabella 4).
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