Questa rubrica è a cura di Flavio
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Analisi sinottica
Un promontorio anticiclonico si estende dal Sahara algerino e libico fin sull’Europa orientale, richiamando correnti molto miti in quota sul bacino centrale del Mediterraneo. Più ad ovest avanza una vasta ondulazione atlantica con un minimo principale collocato tra la Scozia e l’Islanda, ed uno secondario in approfondimento al largo della Galizia. Una depressione artica continua ad agire tra il Mare di Barents e il Mare di Kara, con associate nevicate tra la Scandinavia settentrionale e la Novaja Zemliya (Fig.1).
All’inizio della settimana l’ondulazione atlantica riuscirà ad avanzare sull’Europa occidentale. Tuttavia, per l’opposizione offerta dal promontorio nord-africano e la spinta concomitante di un nuovo promontorio atlantico, il vortice spagnolo sarà riassorbito dal flusso principale dirigendosi verso la Scandinavia, e lasciando in eredità un’area di divergenza che convoglierà un nucleo instabile in quota dalla valle del Rodano in direzione del Mediterraneo occidentale. Questo a sua volta evolverà in un minimo chiuso di geopotenziale che sprofonderà nel cuore del Sahara algerino secondo una direttrice N/S.
Questa evoluzione sarà seguita da un rapido consolidamento del campo in quota sul Mediterraneo per la spinta della cellula atlantica, in attesa di un possibile nuovo cambiamento del tempo all’inizio della settimana successiva per il possibile intervento di una avvezione di aria artica in direzione del Mediterraneo centro-orientale.
Consigli per il Rescue Team
Ahhhhh… la primavera! Gli uccelli cantano, gli alberi fioriscono, i prati si colorano, i bambini giocano all’aperto ma soprattutto… Si alternano caldi precoci e freddi tardivi. E quindi, comunque vada, il Rescue Team potrà (nel primo caso) gridare alla imminente morte per caldo, e nel secondo caso alla “crisi climatica”. Se non ci fosse già stata, la primavera l’avrebbe inventata proprio il Rescue Team.
Previsioni per la settimana
Lunedì generali condizioni di tempo stabile e soleggiato su tutte le regioni.
Temperature stazionarie su valori superiori alla media del periodo. Ventilazione di scirocco in rinforzo su tutti i bacini.
Martedì al Nord nuvolosità in rapido aumento sui settori nord-occidentali con precipitazioni sparse, in estensione in serata fino al Trentino-Alto Adige. Nuvolosità in aumento anche sulla Toscana con precipitazioni sparse dalla serata. Nuvoloso in assenza di precipitazioni significative sulla Sardegna. Sereno o parzialmente nuvoloso sui restanti settori.
Temperature in diminuzione al Nord e centrali tirreniche. Scirocco moderato su tutti i bacini, entra il maestrale sulla Sardegna, in rinforzo.
Mercoledì cieli chiusi al Nord con precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio, localmente intense tra Lombardia ed Emilia-Romagna e tendenza ad attenuazione dei fenomeni dalla serata. Nevicate sulle Alpi a partire dai 1000-1200 metri. Nuvoloso al mattino sulle regioni centrali peninsulari con precipitazioni sparse e tendenza a schiarite anche ampie sui settori tirrenici. Instabile sulla Sardegna con precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio. Sereno o al più parzialmente nuvoloso al Meridione.
Temperature in ulteriore, sensibile diminuzione su tutte le regioni. Maestrale forte sulla Sardegna e Canale di Sicilia, ventilazione tesa ciclonica attorno al minimo sulla Corsica, scirocco debole sull’Adriatico.
Giovedì ampie schiarite al Nord e al Centro dopo le ultime piogge al mattino tra l’Appennino tosco-emiliano e le centrali adriatiche. Parzialmente nuvoloso o sereno al Meridione.
Temperature in aumento. Ventilazione in prevalenza di maestrale, più intensa sull’Adriatico e canale di Sicilia.
Da Venerdì a Domenica stabile e soleggiato su tutte le regioni.
Temperature in graduale ulteriore aumento su tutte le regioni. Ventilazione di maestrale in graduale attenuazione.
Purtroppo mi sono arreso anch’io alla evidenza del primo inverno (ho quasi 64 anni suonati) in cui sulle montagne abruzzesi non ha nevicato né precocemente, né tardivamente.
Ripeto non era mai accaduto da quando io mi interesso di meteo e clima, diciamo 40 anni abbondanti da oggi.
Mi aggrappo alla flebile speranza che il prossimo inverno sia compensativo, ma ci credo poco.
De profundis sull’ambiente e sullo stile di vita che ci ha accompagnati negli ultimi decenni di pace e stabilità; ora come ora ci possiamo solo aggrappare alla speranza di un qualche evento di vulcanismo in un’isola sperduta che non provochi vittime ma riduca la radiazione solare in modo globale e duraturo.
Per il resto non credo che i governi siano in grado di invertire il trend, toccherà alla natura e speriamo che ciò non significhi la fine della umanità come la conosciamo.
Un caro saluto depressivo a tutti.
A dire il vero, qualche settimana fa la webcam di Campo Imperatore mostrava un paesaggio decisamente imbiancato.
Non saprei, anche se mi pare che la situazione fosse decisamente peggiore nell’annus horribilis 2022. A questo giro siamo stati penalizzati da troppe situazioni di tipo occidentale, alle quali siamo schermati…
… Come lo siamo oggi, anche se appena si sposta il blando minimo figlio di Pierrick, una innaffiata la fa pure qui, prima che la goccia fredda corra verso l’Algeria per poi essere riacchiappata tra una settimana da una nuova saccatura, se il modello non cambia idea…
Il De Prufundis ce lo stiamo scrivendo con una guerra impossibile, anzi due, ma qui mi fermo.
La pace e la stabilità, mentali e spirituali prima ancora che sociali e politiche, dipendono solo e soltanto dall’uomo, e in questo momento le alte sfere per una serie di motivi lavorano in senso opposto, ossia per il caos valoriale e morale e per la guerra. Quello che invece dipende solo in piccolissima parte dall’uomo è il clima, che nel passato è stato anche molto più caldo di adesso (ci sono tanti articoli di CM da ripescare al proposito). E, come dice lei, l’uomo può ben poco per invertire il trend, che peraltro ha anche i suoi lati positivi: non parlo di grigliate come superficialmente dice qualcuno, ma anche di global greening e di benessere che il caldo, molto più del freddo, porta al consorzio umano.
Perciò signor Caracciolo, sursum corda, si goda questo sole e pensi che sicuramente nevicherà ancora in Abbruzzo.
4000 metri ai primi di aprile???? La media di luglio è di 3500 metri, in Corsica sotto i 2000 metri non c’è traccia di neve e sulle alpi gli spessori eccezionali li si trova a quote da ghiacciaio. Il mediterraneo è sempre stato un mare chiuso, i deserti sono li da migliaia di anni, eppure temperature del genere non si raggiungevano. Ma va tutto alla grande, gli uccelli cantano, la gente fa i tuffi al mare e si può mangiare all’ aperto la sera. Siete peggio dei terroristi climatici.
In questi giorni va di moda sui social, stracciarsi le vesti per lo zero termico sopra i 4mila metri sulle alpi. Strano che in pochi si rendano conto che viviamo nel mezzo di un mare chiuso, circondato dai deserti nordafricani e quelli del medio oriente asiatico. L’ anomalia, piuttosto, è che ci sia neve su tutte le alture della Corsica e che raggiunga spessori eccezionali su gran parte dell’ arco alpino.
Zero termico a 4.300 metri di quota corrisponderebbe a 28° “termici” al livello del mare.
C’è sicuramente una anomalia in alta quota.
Buongiorno, che ci sia neve in Corsica ora, avrei qualche riserva, basta vedere la web cam presente sul monte Cinto. Sull’arco alpino ok, ma solo a quote medio alte, poi diciamo che dire che viviamo in un mare chiuso circondato da deserti africani è vero ma lo è da centinaia di migliaia di anni, ma con il trend delle temperature(al rialzo) degli ultimi 100 anni, pare evidente e difficile non pensare che sia in gran parte dovuto all’uomo.