E’ uscito su “L’espresso” del 10/10/2009 un ennesimo articolo che serve da lancio al nuovo libro di Al Gore “La Scelta”. Stavolta però il taglio è poetico perchè fin dal titolo “Al Gore poeta del clima” il giornalista, esalta la capacità compositiva di Al Gore definita toccante. Cito il brano di Al Gore:
Presto, in un settembre sottile
un continente galleggiante sparisce
nel sole di mezzanotte,
i fiumi risalgono mentre
la febbre si posa su un mare acido
Quindi Al Gore ci dice poeticamente che tra poco tempo ci saranno: lo scioglimento estivo (sole di mezzanotte) dell’artico, l’innalzamento del livello del mare, la febbre malarica (o chissà cosa) e l’acidificazione degli oceani per l’aumento della CO2.
Mark Hertsgaard l’autore dell’articolo afferma che se l’elezione presidenziale di Al Gore si è rivelata un disastro per l’america perchè vinse Bush, per il pianeta è stata invece una benedizione. Perchè affrancandosi dalle ambizioni, Al Gore, si è reinventato predicatore appassionato, infaticabile e efficiente e cita: il film “Una scomoda verità “, l’oscar, il nobel ecc. Omettendo che nel film il politico ambientalista ha inanellato più errori che anelli in una quintana1 .
Cito l’articolista:
I versi centrali del suo componimento lasciano presagire il futuro terrificante
Continuo quindi con il verso lirico:
La neve scivola giù dalla montagna
il ghiaccio genera inondazioni per una stagione,
arriva veloce una pioggia insistente
Poi il fango è riarso
nella foresta si piazzano legnetti
per la celebrazione del fulmine
Al Gore sempre poeticamente, lancia i soliti anatemi di presagi catastrofici: valanghe (la neve scivola), ritiro dei ghiacciai, inondazioni, tornadi (pioggia veloce), ma anche siccità e incendi (legnetti e fulmini).
I versi conclusivi sono:
La campana della cittÃ
risuona sulla collina
il PASTORE grida
l’ora della scelta è arrivata
ecco i tuoi strumenti.
Per chi suona la campana? Il poeta inglese del Seicento, John Donne diceva:
Nessun uomo è un’isola … La morte di qualsiasi uomo diminuisce anche me, perchè io faccio parte dell’umanità ; e perciò non mandare mai a chiedere per chi suona la campana; essa suona per te
Citato poi da Emingway per il titolo di un suo romanzo famosissimo. Ai pochi che ancora non sanno quali sono gli strumenti di cui parla Al Gore, il giornalista spiega che:
L’unica riforma davvero importante è dare al biossido di carbonio un prezzo, alto e stabile, tale che il potere di mercato incentivi investitori e consumatori a comportarsi tenendo maggiormente presente il rispetto dell’ambiente
Ovviamente si omette che Al Gore ha interessi, seppur indiretti, nella compravendita delle quote di CO22 e che Sorgenia Spa, leader in Italia delle energie rinnovabili, fa parte del gruppo De Benedetti, così come “L’espresso “.
Tornando al poeta, su L’Espresso affermano che i suoi versi confermano la rinascita di un uomo intellettualmente ricco, pieno di insolita armonia e profondità , saggio e coinvolgente, insomma un uomo il cui cuore è diventato grande come il suo cervello. Solo un leader simile potrà coinvolgerci e indurci ad impegnarci fino alla fine.
Lo so, non ci crederete, penserete che sia uno scherzo, che sia falsa questa adulazione del potere. Un politico che in pratica diventa un: pastore, predicatore, benedetto.
Eppure è tutto scritto.
Non condivido nulla di quello che afferma Mark Hertsgaard tranne che la poesia di Al Gore è incofutabilmente: terrificante!
Speriamo che Fabri Fibra non ne faccia una canzone, ci toccherebbe sentire malauguri di catastrofi da uccellaccio anche alla radio e non avremmo più scampo.
[…] […]
Scusate ma con che titolo Al Gore partorisce queste perle catastrofiche?
Che laurea ha? E’ solo un appassionato (di riscaldamenti) o un vero esperto? Dove si è formato? davanti al suo PC o ha seguito qualche corso? Volevo sapere se i catastrofisti sono affascinati dai suoi show perchè fa divertire (sapete benissimo che agli americani piacciono i film di fantascienza, le catastrofi naturali etc etc) o perchè dice cose giuste.
Grazie a chi vorrà aiutarmi a sciogliere questi nodi.
Puoi cercare nelle varie biografie, Al Gore si è laureato ad Harvard in scienze politiche umanistiche, ma ha fatto anche un corso di scienze tenuto dal famosissimo Revelle, uno dei padri della climatologia.
Non è uno scienziato è un politico!
L’unica frase soggettivamente carina e` “la febbre si posa su un mare acido”, mi ricorda un po’ il mai eguagliato hip-hop italiano primi anni ’90, e anche un po’ quello che ero solito scrivere io quando tornavo a casa alle 7 di mattina dopo serate che definire movimentate e` un eufemismo, vagamente ispirato da un Ungaretti ora in moto carpiato-rotatorio nella sua tomba.
…comunque L’Unico Pastore, Sommo Depositario del Verbo della Salvezza, ha parlato delle mail del ClimateGate, sposando in pieno la linea di RealClimate: e` tutto falso, noi siamo buoni e facciamo il bene del mondo con le no$tre idee.