Questa rubrica è a cura di Flavio
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Analisi sinottica
Una vasta area depressionaria domina sul quadrante europeo, con due minimi centrati in queste ore rispettivamente sulla Scozia e sul Mar Bianco. La cellula atlantica resta a ovest delle Azzorre, e agisce in fase con la cellula termica groenlandese per effetto di un debole ponte anticiclonico sull’Atlantico settentrionale, incalzato a sua volta da un nuovo vortice in approfondimento al largo di Terranova. Alta pressione dinamica sulla Russia (Fig.1).
Il vortice canadese riuscirà agevolmente a forzare il fragile ponte anticiclonico in Atlantico, puntando in direzione del Mare del Nord e accelerando l’evoluzione zonale dell’area depressionaria preesistente; quest’ultima lascerà in eredità una zona di divergenza dal flusso principale che transiterà velocemente sull’Italia il Mercoledì, facendo a sua volta da apripista per l’ingresso franco del vortice canadese sul Mediterraneo centro-occidentale. Sul finire della settimana, il veloce ingresso di un nuovo impulso atlantico attraverso la Porta di Carcassona potrebbe favorire il rinvigorimento di condizioni depressionarie sull’Italia con conseguente formazione di un profondo vortice nella giornata di Domenica.
Continua la persistenza di una configurazione sinottica da manuale dell’autunno mediterraneo, foriera di precipitazioni frequenti e abbondanti sulla nostra Penisola, in particolare sui versanti sopravvento, complice anche il fattore orografico.
Consigli per il Rescue Team
Come da copione e in linea con il suo “contratto psicologico”, il Rescue Team ha omesso le nevicate abbondanti che hanno interessato l’arco alpino, con accumuli anche superiori al metro a quote superiori ai 2000-2500 metri. Si tratta di nevicate “da manuale”, non solo della meteorologia ma anche dello sci: sono proprio queste nevicate, infatti, a creare il mitico “fondo” su cui costruire la stagione turistica invernale dei prossimi mesi.
Il silenzio sulle nevicate ha fatto da contraltare alla sarabanda catastrofista sulle alluvioni toscane. Che rappresentano evidentemente un fatto di cronaca assolutamente rilevante per i tragici risvolti umani in prima battuta, e per quelli economici in seconda. Ma che, anche in questo caso, rappresenta la conseguenza di una configurazione sinottica da manuale.
Chi di meteorologia ne mastica, e anche chi non ne mastica affatto, ricorda la frequenza con cui i fenomeni alluvionali interessavano l’Italia in passato, in particolare tra gli anni ’80 e ’90, e sempre con le stesse regioni in pole position: Piemonte, Liguria, Toscana, Friuli, Campania: ovvero le regioni più esposte alla risalita di aria umida dal Mediterraneo e più penalizzate dal fattore orografico.
Certo è singolare che proprio chi fino a ieri spargeva fiumi di lacrime per le “vecchie perturbazioni atlantiche che non ci visitano più come in passato”, al ritorno di quelle stesse perturbazioni non trovi di meglio da fare che gridare all’emergenza climatica. Era emergenza climatica la mancanza di quelle perturbazioni, diventa emergenza climatica il ritorno delle stesse.
Singolare, ma non sorprendente, per chi conosce le regole d’ingaggio del Rescue Team.
Previsioni per la settimana
Lunedì deciso miglioramento delle condizioni atmosferiche con prevalenza di schiarite su tutto il Paese specie nella prima parte della giornata. Dal pomeriggio aumenta la nuvolosità sulla Sardegna e sulle regioni centrali peninsulari con qualche debole pioggia sparsa.
Temperature in diminuzione nei valori minimi al Centro-Nord. Libeccio moderato su Mar Ligure e Tirreno centro-settentrionale.
Martedì nuvolosità irregolare al Nord con ampie schiarite alternate ad annuvolamenti più probabili sulle Prealpi lombarde e sui rilievi del Nordest con qualche debole pioggia e nevicata sparsa. Cieli nuvolosi sulle regioni centrali con schiarite anche ampie sulla Toscana in estensione alle Marche e addensamenti più intensi sul Lazio e sui rilievi abruzzesi associati a precipitazioni sparse. Centrali adriatiche in ombra pluviometrica. Molto nuvoloso sulla Campania con piogge e rovesci diffusi che in serata raggiungeranno anche la Sicilia occidentale. In attesa il resto del Meridione.
Temperature in aumento sulle estreme regioni meridionali. Ventilazione moderata dai quadranti settentrionali, resiste lo scirocco sullo Ionio e basso Adriatico.
Mercoledì sereno o poco nuvoloso al Nord e al Centro. Molto nuvoloso dal mattino al Meridione con precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio. Tendenza a progressivo miglioramento ad iniziare da Campania, Molise e Puglia settentrionale.
Temperature in diminuzione. Ventilazione settentrionale, tesa sui bacini meridionali.
Giovedì rapido aumento della nuvolosità al Nord e sulla Toscana con precipitazioni diffuse che dal Nordovest si estenderanno al resto delle regioni settentrionali e che in serata si intensificheranno tra la Riviera di Levante e la Versilia. Nevicate sulle Alpi al di sopra dei 1500-1800 metri. Nuvolosità in aumento anche sulle rimanenti regioni centrali e sulla Sardegna ma in assenza di precipitazioni di rilievo fatti salvi rovesci serali sul sassarese. Generalmente sereno o parzialmente nuvoloso al Meridione.
Temperature stazionarie. Rotazione dei venti a libeccio su Mar Ligure e Tirreno centro-settentrionale. Resiste la tramontana su basso Adriatico e Ionio.
Venerdì migliora al Nord fin dal mattino con passaggio a condizioni di variabilità. Rovesci sparsi su Sardegna e regioni centrali tirreniche, e ombra pluviometrica sulle centrali adriatiche. Peggiora al Meridione con maltempo in particolare sulle regioni tirreniche e precipitazioni localmente forti e abbondanti tra la Campania e la Calabria tirrenica. Fenomeni solo episodici e in prevalenza di debole intensità sulle regioni meridionali adriatiche e ioniche.
Temperature stazionarie. Entra il maestrale, forte, sui bacini di ponente; scirocco teso su Adriatico e Ionio.
Sabato miglioramento generale con ampie schiarite e aumento serale della nuvolosità sul Nordovest. Domenica generali condizioni di maltempo sulle regioni centro-meridionali con precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio e localmente di forte intensità in particolare sui versanti tirrenici. Nevicate alle quote medie sull’Appennino centrale.
Temperature in sensibile diminuzione nella giornata di domenica per irruzione di venti freddi dai quadranti nord-orientali. Venti tesi di maestrale il sabato, a rotazione ciclonica attorno al minimo di pressione centrato sulle regioni centro-meridionali la domenica.
Buongiorno a tutti. Ho trovato una cosa interessante in Twitter, la lascio qui per tutti:
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