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Le Previsioni di CM – 7/13 Agosto 2023

Questa rubrica è a cura di Flavio

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Analisi sinottica

Una vasta saccatura si estende dall’Atlantico settentrionale all’Europa centrale spingendosi fin sul Mar Nero, con asse inclinato in direzione NW/SE a seguito di un tilting antiorario. Aria molto fresca per la stagione viene convogliata lungo il bordo occidentale della struttura, con associato sensibile calo termico su tutto il settore interessato. A nord del minimo depressionario collocato sulla Polonia insiste una cellula dinamica ben strutturata a tutte le quote e con massimi sulla Russia europea (Fig.1).

L’evoluzione sinottica sarà caratterizzata dalla lenta evoluzione del vortice europeo che tenderà a stazionare sulla Scandinavia, e contestualmente dall’approfondimento e dal faticoso movimento zonale di un vortice atlantico che si assocerà ad una rimonta del campo sul Mediterraneo. Sull’Italia si consoliderà quindi un flusso sud-occidentale in quota associato a condizioni anticicloniche che tenderà a persistere per parecchi giorni.

Dopo il passaggio della perturbazione atlantica e il calo sensibile nel campo termico, si torna quindi a condizioni decisamente estive con assenza pressoché totale di precipitazioni e temperature in aumento, ma ben lontane dai valori registrati nell’occasione della precedente onda di calore.

Consigli per il Rescue Team

Ormai in preda ad incontrollabile orgasmo catastrofista, i media-immondizia nostrani hanno dipinto di tinte finemondiste quello che fino a qualche anno fa sarebbe stato liquidato come una semplice “rottura stagionale”. Tali “rotture” avevano il pregio di essere fugaci e gradite agli italiani in quanto facevano seguito a lunghi periodi caldi come prevede del resto il manuale dell’estate mediterranea, nonché… il calendario (compreso quello di Frate Indovino, sempre presente nelle case dei nonni).

Le classiche “rotture” dell’estate agostana pare invece siano state sostituite da rotture mediatiche di scatole permanenti che durano per lunghissime settimane allorché i media vedono nel calendario una imperdibile opportunità per spaventare la gente, dipingere scenari infernali e quindi legittimare le agende di sfascio economico europeo in salsa green che sarebbe altresì impossibile veicolare, per manifesta insensatezza.

Testimonianza ne è il fatto che ancora oggi, a distanza di 2 settimane dall’ultima onda di calore e con tanti italiani che la sera mettono il giacchino, i media blaterano di “estate più calda di sempre” con una narrativa più falsa di una moneta da 3 euro che squalifica quel poco che resta della già residuale credibilità dei media e di certi “scienziati del clima”. Ma che ha comunque il pregio di far capire persino al signor Rossi che la tanto decantata “crisi climatica” altro non è che una gigantesca presa per il culo.

PS messaggio agli apprendisti stregoni delle misurazioni di temperatura ad uso terroristico: se misurerete la temperatura dell’asfalto nei prossimi giorni per fabbricare temperature “record” da dare in pasto ai media, scoprirete con orrore che il suolo è meno caldo di un mese fa. No, non si tratta di una glaciazione imminente, è solo che l’irraggiamento solare va diminuendo per l’avvicinarsi dell’equinozio. Si chiama astronomia. E quando eravamo bambini lo sperimentavamo in spiaggia camminando sulla sabbia senza bruciarci più i piedi, alla fine dell’estate.

Previsioni per tutta la settimana

Lunedì soleggiato al Nord e regioni centrali tirreniche. Irregolarmente nuvoloso sulle centrali adriatiche e al Meridione ma con fenomenologia sporadica limitata a qualche debole rovescio isolato in prossimità dei versanti adriatici dell’Appennino e zone interne, specie nelle ore più calde.

Temperature in ulteriore lieve diminuzione. Maestrale vivace sui bacini centro-meridionali.

Martedì soleggiato al Nord e al Centro, migliora al Sud dopo gli ultimi addensamenti sulle regioni ioniche.

Temperature stazionarie. Qualche residuo rinforzo di tramontana sul basso Adriatico.

Da Mercoledì a Domenica generali condizioni di tempo stabile e soleggiato su tutto il Paese, con qualche addensamento pomeridiano sul finire della settimana sulle Alpi e lungo la dorsale appenninica.

Temperature in graduale aumento ma su valori prossimi alla media del periodo, con punte massime attorno ai 35 gradi nelle zone interne del Centro e sulla Sardegna sul finire della settimana. Ventilazione in prevalenza debole, con rinforzi di tramontana su basso Adriatico e Ionio.

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Published inAttualità

16 Comments

  1. Mike57

    Opinioni sugli incendi a Maui nelle Hawaii?

  2. Mac

    Ricordo estati anni e fine anni 70 che per il caldo si lasciava l’impronta sull’asfalto. Ma de che state a parlà? La meteorologia è una scienza inesatta, si chiamano appunto previsioni… Perché solo il Buon Dio può sapere quello che accade domani. L’italiani so tutti scienziati.

  3. AleD

    Seguite e criticate i dati di copernicus, se ne siete capaci

  4. Matteo

    Basterebbe considerare la deviazione standard oltre alle medie per valutare le ondate di calore, ma questo non viene considerato, per la maggior parte delle persone é già arduo comprendere il concetto di media, figurarsi andare oltre.
    Purtroppo le deviazioni standard non si trovano, ma credo che valori di 2 o 3 gradi siano normali, perché la temperatura non é mai costante.

  5. Mario

    Ne ha parlato recentemente Luca Ricolfi che, contrariamente ad una fetta consistente di intellettuali nostrani e non, non ha abdicato al ruolo di scienziato inteso come soggetto raziocinante,, mettendo in rilievo l’aberrazione dell’idea espressa da quel politico ecologista.

  6. Ale69

    Buongiorno. Ogni tanto mi diverto a leggere gli articolini di questo zoologo che scrive sul Fatto. Mi ha colpito molto in un passaggio dove scrive che il passaggio dell’artico è aperto oramai da anni. Mi sarebbe piaciuto ( ma non ho voglia di registrarmi ) rispondergli nella sezione commenti con un’immagine molto esaustiva di come se la stanno passando i ghiacci artici ora. L’immagine la si può ricavare dal sito del Centro meteorologico Danese. Solo ghiaccio, nessun passaggio! Incredibile la manifesta malafede, non saprei attribuire altro nome. Poi spiega come funziona il grande nastro trasportatore di correnti oceaniche che collega tutti gli oceani appunto. Qualcuno che conosce bene l’argomento può confermarmi o meno se ciò che scrive lo zoologo è corretto.? Il link:
    https://www.ilfattoquotidiano.it/blog/fboero/

    Buona estate a voi.
    Ale

  7. DonatoP

    Riguardo all’AGW, quando si chiedono le “prove” (intese come prove scientifiche), ti viene puntualmente risposto: “Lo dice l’IPCC, lo dicono il 97% (o il 99% o il 99,9%) degli scienziati del clima”
    Oppure: “È sotto gli occhi di tutti!”

    • Andrea D

      Scrivere “è ovvio” o “si vede” a una dimostrazione geometrica “dava diritto” a prendersi un 2 nell’estemporanea del sabato.

      Era uno dei tanti articoli facenti parte dei famigerati “diritti degli studenti”, sadicamente redatti dal “profe di mate” al biennio ITIS di decenni fa.

      Un saluto dalla costa teramana, ove in questo istante è in corso “sotto gli occhi di tutti” un bel temporale con grandine di piccole dimensioni, portato dal cavo d’onda in transito sul NE e Adriatico centro-settentrionale.

    • Mario

      Verissimo. “È sotto gli occhi di tutti” è il “ritornello” adottato dal giornalista Aldo Cazzullo sul “Corrierone” quando discetta di climatologia “pret a portér”.
      Naturalmente chi non sale sul carro della “crisi climatica” è un bieco negazionista. Non sia mai che si prenda in considerazione una banale posizione di sano scetticismo imperniata sul metodo scientifico.

    • Massimo Lupicino

      “E’ sotto gli occhi di tutti” = non abbiamo uno straccio di prova. Ma noi siamo noi, e voi non siete un c…

  8. Argo

    Ho letto e sentito in quest’ultima estate, nel suo complesso peraltro piuttosto in linea con quelle tipiche degli anni ‘70 ‘80, tali e tante castronerie da riempire un vero e proprio “bestiario”, se si volesse perder tempo a catalogarle tutte.
    In un clima ormai simile alla caccia alle streghe tipica di un remake della Santa Inquisizione, mi sento persino in pericolo, bollato con l’epiteto terrificante di “negazionista del cambiamento climatico”.
    Trovo sconcertante come la lobotomizzazione generale abbia generato una tale aberrazione nel pensiero di fondo. Dietro il termine “cambiamento climatico”, inteso come sinonimo di apocalisse imminente, si nasconde la più totale ignoranza del mondo che ci circonda, in primo luogo della storia stessa del nostro pianeta, da sempre soggetto a un mutare continuo di condizioni climatiche, sulla base di fenomeni geologici e astronomici che da sempre si intrecciano fra loro in complesse variabili sempre in movimento.
    Macché… vagliela a far capire a questi terroristi del clima… Ti rispondono subito che a “memoria d’uomo” non si sono mai viste temperature e fenomeni meteo estremi come in questi ultimi anni e che l’uomo deve cambiare il modo di porsi davanti all’ambiente.
    A memoria d’uomo, capito? Cioè in una scala d’analisi che sta alla durata della vita del pianeta come un battito di ciglia in relazione al tempo da che la nostra specie esiste.
    Poverini, fanno tenerezza…
    Considerare la specie umana in grado di dominare la natura è la più aberrante delle nostre pecche. L’uomo non è neppure in grado di generare la pioggia o di scongiurarla in caso di nubifragi pericolosi, però i soloni dell’AGW hanno stabilito come fosse scolpito nella pietra che la nostra specie ha cambiato in maniera ormai quasi irreversibile le condizioni climatiche dell’intero pianeta. Fantastico…
    Il tutto, per concludere, in ossequio a teorie che non tengono in alcun conto le statistiche esposte da chi studia in modo serio la paleoclimatologia, dalla cui analisi si evince che non esiste alcuna correlazione fra aumento dell’anidride carbonica dell’atmosfera e aumento delle temperature nel corso della lunga vita della Terra.
    Perdonate lo sfogo

    • andrea beretta

      Quando un onorevole arriva a proporre leggi per punire i “negazionisti” senza che il garante della costituzione, in altri casi (molto meno gravi) assai solerte nel ravvisare attentati alla stessa, dica né mah né bah, vuol dire che siamo molto ma molto vicini al crinale del burrone

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