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Le Previsioni di CM – 17/23 Luglio 2023

Questa rubrica è a cura di Flavio

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Analisi sinottica

Una vasta depressione continua a persistere sul Mare del Nord coinvolgendo la regione scandinava, le isole britanniche e parte dell’Europa centrale. All’azione di tale centro depressionario si associa una profonda ondulazione del flusso che convoglia aria fresca atlantica fino a latitudini subtropicali (sulle Canarie si registrano temperature appena superiori ai 20 C), e in risposta dinamica allo stesso affondo atlantico, aria molto calda in quota muove dal Sahara algerino in direzione del Mediterraneo centrale (Fig.1).

Nel corso della settimana la situazione sinottica non subirà modifiche sostanziali. La conca di aria fresca atlantica rimarrà sostanzialmente sul posto, per l’arrivo di nuovi contributi di aria fresca e instabile dal Labrador. Specularmente, tenderà a persistere l’avvezione di aria calda africana in quota sul Mediterraneo.

La settimana sarà inevitabilmente caratterizzata dalla prevalenza di tempo stabile e soleggiato su tutta l’Italia, e soprattutto dalla persistenza di temperature decisamente superiori alla media, in particolare sulle regioni centrali e meridionali. Un allentamento dell’ondata di caldo potrebbe materializzarsi a partire dal fine settimana, per il possibile spostamento verso sud della struttura depressionaria nord-europea con conseguente diffuso calo del geopotenziale anche in area mediterranea.

Consigli per il Rescue Team

Ci sarebbe da scrivere davvero tanto sulle performance del Rescue Team, che in questi giorni hanno raggiunto e aggiornato (loro sì) i record di cattiva informazione del passato.

Assistiamo innanzitutto alla nuova geniale tattica del Rescue Team: le temperature “record” vengono prodotte prima dell’evento, e strombazzate a reti unificate come se fossero già state registrate e ufficializzate. Peccato che i modelli meteorologici tendano a sovrastimare regolarmente l’intensità delle ondate di caldo, specialmente a molti giorni di distanza dall’evento, per poi correggere il tiro all’avvicinarsi della previsione.

Chi di meteorologia ne mastica, queste “intemperanze modellistiche” le conosce bene. La stima delle temperature al suolo è infatti uno dei punti più deboli dei modelli di calcolo, perché frutto della combinazione di tanti elementi (subsidenza, orografia, umidità, ventilazione, isola di calore urbana) difficili da prevedere su scala locale in quanto soggetti a variazioni notevoli in un fazzoletto di chilometri, a fronte delle “maglie” troppo larghe delle griglie dei modelli di calcolo.

Altrettanto difficile è definire correttamente e puntualmente le “condizioni al contorno” del sistema, ovvero la stima delle grandezze fisiche di partenza che costituiscono le fondamenta dell’edificio rappresentato dalla previsione stessa.

Il risultato di tutto questo si vede nel balletto delle temperature previste dai modelli in questi giorni, e recentemente riviste al ribasso (per quanto su valori comunque estremamente elevati), vuoi per un leggero calo del geopotenziale e quindi della subsidenza, vuoi per l’attivazione di correnti da nord più vivaci di quanto previsto inizialmente (vedi versanti adriatici meridionali). Vuoi perché statisticamente i modelli tendono a sovrastimare le ondate di caldo più di quanto tendano a farlo in occasione delle ondate di freddo, anche e solo per il semplice fatto che queste ultime sono sempre meno frequenti rispetto alle prime.

L’appassionato e lo studioso guardano a questi fenomeni e a queste incongruenze modellistiche con interesse e con curiosità, perché è obbiettivamente affascinante la rincorsa dell’uomo (e delle macchine di cui si serve) a prevedere il tempo con accuratezza sempre maggiore.

Il clima-terrorista di professione si serve invece di queste incongruenze per giustificare la propria esistenza, e soprattutto la propria pagnotta: guarda a quelle carte più o meno infuocate per trovare un numeretto più o meno spaventoso da dare in pasto ai media-immondizia.

Poco importa se quel numeretto sarà rivisto al ribasso e non reggerà il confronto con i dati reali. Il record viene abbattuto dalla previsione, e non dal termometro, e al telespettatore o al lettore resterà in mente solo quel numeretto, quei 48 o 50 gradi sputati dal modello in uno dei suoi run a 120 o a 144 ore di distanza. E pazienza se nella realtà ci saranno stati 4 o 5 gradi in meno. Tanto, mica contano i fatti, quando si parla di clima.

Va da sé che questa strategia comunicativa non vale solo per la meteorologia. A fare scuola, tanto per cambiare, era già stata la comunicazione politica. Quante volte i media danno in pasto al pubblico i dati di Exit Poll che poi saranno corretti o addirittura sovvertiti dai dati reali? E se i dati reali non piacciono, basterà fermarsi agli exit poll e semplicemente non dare la notizia dell’esito finale. La temperatura sfornata dal modello vale un exit poll: ovvero non vale niente, ma contribuisce in modo determinante a mantenere viva la narrativa preferita dall’editore.

Previsioni per tutta la settimana

Al Nord prevalenza di schiarite al mattino e aumento della nuvolosità sui rilievi alpini nelle ore più calde con associate precipitazioni temporalesche a carattere sparso. In serata possibili sconfinamenti della fenomenologia da instabilità sulla Pianura Padana per infiltrazioni di aria più fresca in presenza di tassi di umidità molto elevati.

Temperature elevate con punte massime attorno ai 35 gradi e localmente superiori, specie sull’Emilia-Romagna per ragioni orografiche. Diminuzione del campo termico a partire dalla giornata di Venerdì.

Al Centro e al Sud generali condizioni di tempo stabile e soleggiato.

Temperature molto elevate ovunque, con valori massimi anche superiori ai 40 gradi, specie nelle zone interne e sfavorite dall’orografia (es: entroterra sardo, Tavoliere delle Puglie). Picco del caldo sulle regioni centrali nella giornata di martedì, seguito da una lieve diminuzione delle temperature. Caldo molto intenso che invece tenderà a persistere e ad intensificarsi nella seconda parte della settimana al Meridione.

Da segnalare la ventilazione tesa di maestrale sui bacini centro-meridionali nella giornata di Martedì, che regalerà un po’ di sollievo (per quanto temporaneo), specialmente alla Puglia.

 

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Published inAttualità

2 Comments

  1. Franco Caracciolo

    Confermo punto per punto le considerazioni sui record annunciati e sulle previsioni sovra-stimate.
    In particolare “yr.no”, un tempo molto affidabile, ormai pompa di un 5 gradi in più le previsioni a 5 giorni e poi rettifica nel brevissimo termine.
    Un caro saluto a tutti da una Pescara che al momento registra i torre civica alle 7:11 di lunedì 17 luglio 24,9° Celsius all’ombra che diventano 26,2 di percepita con il 75% di UR…
    Che poi percepita… ma da chi e con quale algoritmo?

    • DonatoP

      Infatti.
      Lasciamo pure i termini “temperatura all’ombra” e “temperatura percepita” ai media generalisti e a qualche “fenomeno”!

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