IL MESE DI MARZO 2023
Mese con anomalia pluviometrica negativa sulla maggior parte dell’areale italiano salvo anomalie positive a carattere locale. Deboli o moderate anomalie positive prevalgono nelle temperature massime mentre le minime sono per lo più prossime alla norma.
Andamento circolatorio
La carta circolatoria media del mese di marzo (figura 1a) mostra come struttura circolatoria dominante una cintura di basse pressioni sull’Atlantico settentrionale estesa dal Nord America (zona di Terranova) alla Scandinavia e la cui anomalia è confermata dalla carta delle isoanomale (figura 1b) A sud di tale struttura circolatoria si evidenzia un regime di correnti da Ovest –Sudovest che sull’Italia assume carattere diffluente. Tale pattern spiega le anomalie pluviometriche negative registrate sulla maggior parte del territorio italiano
L’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa (tabella 1) riferita all’areale nazionale evidenzia la presenza di 12 giorni con regime anticiclonico, 13 giorni con regimi circolatori di transizione e 6 giorni in cui il territorio italiano è stato in tutto o in parte interessato da perturbazioni, in tutto 4 e che si sono manifestate nei periodi 1-4, 14, 19 e 26 marzo. A tali perturbazioni risultano associati i giorni mediamente più piovosi nei tre macrosettori, che al Nord sono stati il 14 marzo con 11,6 mm, il 26 con 9,3 e l’1 con 4,9 mm, al Centro il 20 marzo con 9,4 mm, l’1 con 8,5 mm e il 14 con 4,5 mm, al Sud il 3 marzo con 11,2 mm, il 2 con 5,2 mm e l’1 con 5,1 mm.
L’analisi climatologica riferita al trentennio 1991-2020 (tabella 3) evidenzia che a marzo al Nord piovono di norma 68 mm (6% del totale annuo normale) contro i 50 mm di quest’anno (-27%), al Centro piovono di norma 71 mm (9% del totale dell’anno medio) contro i 59 mm di quest’anno (-16%) e al Sud piovono di norma 63 mm (9% del totale dell’anno medio) contro i 51 mm di quest’anno (-18%). In sintesi dunque marzo 2022 ha presentato un’anomalia pluviometrica negativa mediamente contenuta al Nord, al centro e al Sud.
Andamento termo-pluviometrico
Le carte di anomalia mensile delle temperature (figure 2 e 3) mostrano massime in prevalenza soggette a deboli o moderate anomalie positive e minime per lo più soggette a deboli anomalie positive. Tale andamento mensile è frutto di anomalie relativamente ben distribuite sulle tre decadi del mese come evidenzia l’analisi tabella 4. Per collocare in un contesto più ampio l’andamento termico descritto facciamo ricorso alla carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (figura 4), da cui si pone in luce che l’anomalia positiva sull’Italia è associata a una vasta cintura di anomale positive estesa dalla Spagna al Giappone. La visione offerta dalla carta del Deutscher Wetterdienst (figura 5) riproduce i tratti principali della carta dell’Università dell’Alabama, mostrando ad esempio il massimo assoluto a est del mar Caspio.
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 2002-2021.
Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .
(**) FONTI DEI DATI:
Temperature e precipitazioni sono frutto di nostre elaborazioni si dati del dataset GSOD della NOAA e delle reti dei servizi meteorologici regionali.
Le carte delle precipitazioni mensili (figure 6 e 7) evidenziano anomalie pluviometriche negative su gran parte del territorio italiano salvo anomalie positive a carattere locale su Valle d’Aosta, Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, fascia costiera del medio Adriatico, Puglia e Basilicata.
Diciamo che marzo poteva in generale sprecarsi un pochino di più. Certo, meglio dello scorso anno in cui se non ricordo male già si era insediato l’africano a chiudere le cateratte.
Aprile, ormai giunto quasi al termine, mi pare “a naso” più promettente. Vedremo se il prossimo report confermerà o smentirà questa mia sensazione.
Intanto qui massiccio del Gran Sasso ben imbiancato e fiume Vomano sempre colmo, più o meno impetuoso (lo attraverso ogni giorno) in dipendenza del bisogno di scolmamento della diga di Campotosto.