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Un Mese di Meteo Febbraio 2023

IL MESE DI FEBBRAIO 2023

Mese con anomalia pluviometrica negativa su gran parte dell’areale italiano e più spiccata al Nord, ove si registrano anche anomalie positive nelle temperature massime. Temperature minime ovunque nella norma.

Andamento circolatorio

La carta circolatoria media del mese di febbraio[1] (figura 1a) mostra ad ovest dell’areale italiano un grande promontorio anticiclonico di blocco evidenziato con i colori gialli e che impedisce alle correnti atlantiche nelle quali fluiscono le perturbazioni apportatrici di pioggia e neve di raggiungere il Mediterraneo Occidentale e il territorio italiano costringendole a salire verso Nord. A est del grande promontorio persiste un regime di correnti fredde da nordovest che influenzano l’areale ionico e che sono anche guidate da una depressione presente sull’Anatolia come attesta la debole curvatura ciclonica che le caratterizza. Il potente effetto del promontorio anticiclonico è comprovato dalla carta delle isoanomale che evidenzia un nucleo di anomalia positiva da oltre 100 m centrato sulle isole Britanniche (figura 1b). Tale fenomenologia spiega le anomie pluviometriche negative registrate sull’intero territorio italiano con la sola eccezione dell’anomalia positiva sulla Sicilia ionica.

Figure 1a – 850 hPa – Topografie medie mensili del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 1b – 850 hPa – Carte delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

L’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa (tabella 1) riferita all’areale nazionale evidenzia la presenza di 10 giorni con regime anticiclonico, 10 giorni con regimi circolatori di transizione e 8 giorni in cui il territorio italiano è stato in tutto o in parte interessato da perturbazioni, in tutto tre e che si sono manifestate nei periodi 5-7, 8-10 e 22-28 febbraio. A tali perturbazioni si sono associati i giorni mediamente più piovosi nei tre macrosettori, che al Nord sono stati il 26 febbraio con 6,1 mm, il 25 con 2,3 e il 27 con 1,3 mm, al Centro il 26 febbraio con 17,2 mm, il 27 con 4,0 mm e il 28 con 3,4 mm e al Sud il 9 febbraio con 14,4 mm, il 10 con 13,8 mm e il 4 con 5,5 mm.

L’analisi climatologica riferita al trentennio 1991-2020 (tabella 3) evidenzia che a febbraio al Nord piovono di norma 63 mm (6% del totale annuo normale) contro gli 11 mm di quest’anno (-82%), al Centro piovono di norma 66 mm (8% del totale dell’anno medio) contro i 37 mm di quest’anno (-44%) e al Sud piovono di norma 68 mm (9% del totale dell’anno medio) contro i 55 mm di quest’anno (-20%). In sintesi dunque febbraio 2022 ha presentato un’anomalia pluviometrica contenuta al Sud e più sensibile al Centro e ancor più al Nord, ove è andata purtroppo a sommarsi alle anomalie negative registrate in gran parte dei mesi successivi al dicembre 2021.[2]

Andamento termo-pluviometrico

Le carte di anomalia mensile delle temperature (figure 2 e 3) mostrano massime in prevalenza nella norma o in lieve anomalia negativa al Centro-Sud mentre anomalie positive da deboli a moderate prevalgono al settentrione. Nel caso delle temperature minime le temperature appaiono ovunque nella norma salvo locali anomalie negative (Sardegna, Salento, Sicilia Occidentale, Lazio, Marche e Umbria) e locali anomalie positive (Nordovest, Lombardia Nordorientale e Trentino Alto Adige).

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

L’andamento mensile descritto è frutto di una prima decade in cui hanno prevalso le anomalie negative cui hanno fatto seguito una seconda e terza decade in cui hanno prevalso le anomalie positive come evidenzia l’analisi tabella 4. Per collocare in un contesto più ampio l’andamento termico descritto facciamo ricorso alla carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (figura 4), da cui si pone in luce che l’anomalia positiva al Settentrione risulta associata a un nucleo di anomalia positiva centrato sul Mare del Nord mentre le temperature intorno alla norma al sud si associa ad un’area a debole o moderata anomalia negativa con centro a est del Mar Nero. Si noti che la carta del Deutscher Wetterdienst (figura 5) che – come del resto quelle presentate in questo bollettino – si basa su stazioni al suolo e dunque non considera le aree marine, offre una visione parziale della distribuzione spaziale delle anomalie termiche globali, che sono invece descritte in modo assai più accurato dalla carta dell’Università dell’Alabama ottenuta con dati da remote sensing.

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 2002-2021.

Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di  oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e  2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente  l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in  azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e  giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .

Figura 4 – UAH Global anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1981-2010 espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)

Figura 5 – DWD climate anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1961-1990 espresso in °C) della temperatura media mensile al suolo. Carta frutto dell’analisi svolta dal Deutscher Wetterdienst sui dati desunti dai report CLIMAT del WMO [https://www.dwd.de/EN/ourservices/climat/climat.html).
Le carte delle precipitazioni mensili (figure 6 e 7) evidenziano anomalie negative su tutta l’area con la sola eccezione dell’areale ionico (Salento e Sicilia orientale). Si noti anche che l’anomalia negativa si fa più intensa man mano che si procede da Sud verso Nord. L’analisi decadale (tabella 4) indica infine che le anomalie positive si sono concentrate nella seconda e nella prima decade del mese. Nella prima decade spicca tuttavia l’eccezione del Meridione, che ha goduto di una buona piovosità specie sull’areale ionico.

Figura 6- RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)

 

 

Figura 7- RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

(**) FONTI DEI DATI:

Temperature e precipitazioni sono frutto di nostre elaborazioni si dati del dataset GSOD della NOAA e delle reti dei servizi meteorologici regionali.

[1] topografia media del mese di maggio per il livello barico di 850 hPa

[2] Le discrepanze rispetto ai dati riportati in tabella 4 si devono ai diversi periodi di riferimento per le medie (1991-2020 per la tabella 3 e 2002-2021 per la tabella 4).

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Published inAttualità

2 Comments

  1. FRANCO CARACCIOLO

    Come avevo intuito, per noi medio-adriatici un trimestre invernale nella media degli ultimi 30 anni.
    Buon week end da una Pescara fresca e luminosa di inizio primavera levantina…
    D’altra parte il nostro mare era definito a buon diritto “Golfo di Venezia”.

  2. Andrea D

    Febbraio molto avaro soprattutto al N , nelle prime due decadi.

    La terza decade ha cominciato a darsi da fare e Marzo sta continuando l’opera, pur con pause.
    Un saluto da Scerne di Pineto, fra anticipi di mitezza dati da folate pseudo-garbino-ponentino, seguiti da burrasche fredde settentrionali che ti fanno ricordare che la primavera (la astronomica è tra poco, quella meteorologica è cominciata) è anche questo, e non solo margherite, veroniche, denti di leone ….e..eet.cium!… pardon…. e guardarubi, merli, colombacci, tortore e gatti in amore . E cambio olio al rasaerba.

    Frattanto il Vomano è in piena da diversi giorni, presumo Campotosto abbia aperto gli spillway.

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