IL MESE DI SETTEMBRE 2022
Mese in prevalenza nella norma a livello di temperature e delle precipitazioni
Andamento circolatorio
La carta circolatoria media del mese di settembre (figura 1a) mostra l’areale italiano soggetto a un regime di correnti atlantiche che si è tradotto in precipitazioni abbondanti sulla maggior parte del paese. La carta delle isoanomale (figura 1b) indica una debole o moderata anomalia negativa su centro-nord, collegata ad un nucleo di anomalia negativa di -60 m sulla Russia europea.
L’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa (tabella 1) offre risultati coerenti con quanto prima affermato, indicando la presenza di 14 giorni con regime ciclonico in cui il territorio italiano è stato in tutto o in parte interessato da perturbazioni.
Nello specifico (tabella 2) si sono manifestate 5 perturbazioni principali in prevalenza associate al regime perturbato atlantico. In particolare all’ultima perturbazione del mese protrattasi dal 24 al 30 sono stati associati i giorni più piovosi nei tre macrosettori, che al Nord sono stati il 30 settembre con 14,1 mm, il 29 con 11,5 e il 24 con 10,4 mm, al Centro il 24 con 21,0 mm, il 25 con 20,5 e il 30 con 15m1 e al Sud il 26 settembre con 19,0 mm, il 25 con 11,2 e il 24 con 8,5 mm.
Dal punto di vista climatologico settembre presenta caratteri di transizione verso la fase più piovosa autunnale, il che in termini precipitativi (tabella 3) si traduce nel fatto che in tale mese al Nord piovono di norma 91 mm (9.2% del totale annuo normale) contro i 101 mm di quest’anno (+11%), al Centro piovono di norma 72 mm (8.9% del totale dell’anno medio) contro i 133 mm di quest’anno (+84%) e al Sud piovono di norma 57 mm (8.1% del totale dell’anno medio) contro gli 84 mm di quest’anno (+47%). In sintesi dunque il settembre 2022 ha presentato un’anomalia pluviometrica positiva media nazionale del +39%.
Andamento termo-pluviometrico
Le carte di anomalia mensile delle temperature (figura 2 e 3) indica che mostra il netto prevalere di temperature nella norma salvo lievi anomalie positive o negative a carattere locale. L’analisi decadale (tabella 4) indica che le anomalie positive si sono concentrate nella prima decade risultando più sensibili al centro-nord mentre quelle negative si sono concentrate nella terza decade.
Per collocare in un contesto più ampio l’andamento termico descritto facciamo ricorso alla carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (figura 4), la quale evidenzia il sussistere di un area ad anomalia termica negativa sull’Europa orientale con massimo di -2,5°C su Bielorussia e Repubbliche baltiche. La carta del Deutscher Wetterdienst (figura 5) offre in sostanza indicazioni analoghe anche se l’anomalia negativa sull’Europa orientale appare meno marcata in virtù del diverso periodo di riferimento (1961-1990 per il Deutscher Wetterdienst e 1981-2010 per l’Università dell’Alabama.
Le precipitazioni mensili (figure 6 e 7) hanno presentato anomalie percentuali positive su gran parte del centro e del meridione peninsulare mentre sussistono anomalie negative a carattere locale su Piemonte, Lombardia, Veneto, Sicilia orientale, Calabria meridionale e penisola salentina.
“Mese in prevalenza nella norma a livello di temperature e delle precipitazioni”
nella norma!!!!
Bisogna dimostrare prima che esiste una NORMA, prima di parlarne!!!!
Anche il villaggio di Asterix si fa contagiare dall’insulsa teoria che il clima debba essere stabile?
Mai più, ma mai più affernazioni del genere!
Oppure dobbiamo accettare l’idea che sia esistito un progettista del mondo che ha stabilito un clima stabile, ma una sua creazione (l’uomo) lo ha cambiato e lo può cambiare a suo piacimento?
La climatologia è una pseudoscienza ce ne vogliamo rendere conto o no?
Probabilmente intendono dire nella media.
Ma quale ?
La 81/2010 o la 91/20 ?
Premettendo che nel parlar quotidiano la “normalità del clima” è in sostanza riferirsi a quello che a noi farebbe più comodo o che ci aspetteremmo fosse (luoghi comuni del tipo: “in inverno c’è la neve, in primavera fiorellini -e,et,eeetciii!- e i temporali, in estate caldo torrido e cielo azzurro e in autunno grandi piogge, cielo grigio e fogliame rosso che svolazza”), credo invece che il termine “Norma” indicato nell’articolo si riferisca a un’altra cosa.
Trattandosi di dati statistici, la “Norma” (o “Moda”) a cui si riferisce l’articolo è il valore che compare con maggiore frequenza in una curva di distribuzione. Più grossolanamente, è il picco di una curva statistica e non è detto coincida con la Media statistica e la Mediana statistica.
Caso particolare, nella “distribuzione normale” o Gaussiana, la Norma, Media, e Mediana sono coincidenti.
Tra le influenze di “Danielo”* e formazioni rapide di depressioni nostrane quali Ana, Bodgar, Clio, Dino, direi che occasioni di scorribande piovose e ventose (con burrasca forte e prima estesa incursione fredda, Foehn a parte, in occasione di Ana, 17-9) ne abbiamo avute.
Un settembre quasi “tradizionale”.
* nome non ufficiale (mio), è stata una depressione arenatasi per giorni sulla Spagna, che conteneva le rimanenze di origine tropicale del dissolto Danielle, che vale la pena ricordare essere stato il primo uragano della stagione atlantica 2022, dopo un lungo silenzio da inizio stagione. “Danielo” è stato comunque solamente uno dei diversi ingredienti che hanno concorso all’ MCS responsabile del nubifragio e relativa alluvione nel Marchigiano.