Questa rubrica è a cura di Flavio
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Analisi sinottica
Una vasta circolazione ciclonica centrata tra la Russia e le repubbliche baltiche influenza le condizioni del tempo sulla Scandinavia e su buona parte dell’Europa centro-orientale. Più ad ovest una fascia anticiclonica si estende dalle Azzorre alle isole britanniche, protendendosi poi verso nord per l’ingresso in fase con la cellula artica attraverso uno stretto ponte anticiclonico sul Mare di Barents. Una depressione atlantica centrata tra il Labrador e l’Islanda prova a forzare il blocco anticiclonico muovendo verso est in direzione del Mare del Nord (FIg.1).
Poche variazioni nel corso della settimana, con la cellula anticiclonica britannica che migrerà verso la Scandinavia per la spinta del vortice canadese, e l’Italia che rimarrà sotto l’influenza di correnti fresche continentali pilotate dalla Russia e dai Balcani in direzione del Mediterraneo centrale.
Sul finire della settimana è possibile un peggioramento delle condizioni atmosferiche per l’avanzamento di una ondulazione atlantica sul Mediterraneo occidentale, con possibilità di piogge localmente abbondanti sulle regioni nord-occidentali e sui versanti centro-settentrionali tirrenici.
La stagione estiva si conclude con l’equinozio d’autunno, previsto proprio per venerdì 23 settembre. Se le precipitazioni continuano a latitare sul Nord-ovest del Paese, toccherà proprio al termometro ricordarci che la stagione estiva è ormai conclusa, e il semestre freddo è ormai alle porte.
Che Dio ce la mandi buona.
Consigli per il Rescue Team
Siccità per buona parte della settimana. Seguita da “fenomeni estremi”. Sintesi generale: “clima impazzito”.
Previsioni per la settimana
Lunedì generali condizioni di tempo stabile e soleggiato al Nord. Nubi sparse al Centro, con qualche debole precipitazione a ridosso dei rilievi appenninici. Da sereno a parzialmente nuvoloso al Sud.
Temperature in aumento sulle isole maggiori. Venti deboli.
Martedì ampie schiarite al Nord, in progressiva estensione alle regioni centrali. Nuvolosità irregolare al Sud e regioni centrali adriatiche con qualche debole rovescio sparso, più probabile a ridosso dei rilievi e sulla Puglia.
Temperature in lieve diminuzione al Nord e sui versanti adriatici. Venti deboli.
Mercoledì generali condizioni di tempo stabile e soleggiato al Nord e al Centro. Nuvolosità irregolare al Meridione con addensamenti anche intensi associati a qualche piovasco su Calabria e Sicilia.
Temperature in ulteriore lieve diminuzione, fresco al mattino al Nord. Tramontana vivace su Adriatico e Ionio.
Giovedì generali condizioni di bel tempo su tutto il Paese, con l’eccezione dell’estremo sud dove si avranno ancora addensamenti nuvolosi associati a locali precipitazioni tra Calabria e Sicilia, in prevalenza deboli.
Temperature stazionarie o in lieve ulteriore diminuzione. Ancora tramontana moderata su basso Adriatico e Ionio.
Venerdì nuvolosità in aumento sull’arco alpino e regioni nord-occidentali. Generali condizioni di tempo stabile e soleggiato al Centro e al Sud.
Temperature stazionarie. Ventilazione debole, tendente a ruotare di scirocco sul Mar Ligure.
Sabato e Domenica possibile deciso peggioramento al Nord e a seguire sulle regioni centrali, con precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio o temporale, localmente intense specie sui versanti tirrenici. Il Sud ancora in attesa con tempo asciutto e cieli parzialmente nuvolosi.
Temperature in diminuzione al Nord e al Centro nei valori massimi, in aumento al Sud. Ventilazione sostenuta di scirocco su tutti i bacini.
Credo che il peggioramento del fine settimana sarà condizionato anche dall’evoluzione e dal percorso dei resti dell’uragano Fiona, il primo vero uragano di quest’anno. Potrebbe infatti contribuire allo spostamento e rotazione oraria dell’asse anticiclonico verso ovest, facendo sprofondare la saccatura più a ovest, tra Francia e Spagna.
Per il rescue team, ci saranno quindi argomenti aggiuntivi come l’uragano e lo sbalzo di temperatura sul Mediterraneo, che alimenterà sempre di più il discorso sull’estremizzazione del clima.
In verità, devo far notare che il primo uragano atlantico di stagione è stato Danielle che ha messo scompiglio anche al modello ECMWF, che una mattina diceva una cosa, nel pomeriggio un’altra….. Ci sarà un merging, Ah no, non ci sarà il merging .. Ve a sègn! (“vieni al punto!” in bresciano).
Dainelle si è sviluppato e vissuto nei gg 1-7 settembre, divenuto poi post-tropicale e assorbito da una depressione, che -personalmente- non potevo chiamare che Danielo, per poi posizionarsi sulla penisola Iberica prima di venire agganciato ormai morente dalla grande depressione scandinava che ha contribuito a dare origine alla colata artica verso di noi.
Il secondo uragano atlantico della stagione, più potente e quasi sulla scia di Danielle, si chiamava Earl, ed è transito però rapidamente a post-tropicale già intorno al 10 Settembre ancora al largo di Terranova per poi unirsi con un sistema frontale proveniente dal Canada.
la depressione Ex-Earl ha condizionato “più direttamente” la discesa di aria artica verso di noi, avendo contribuito a costruire sul suo bordo orientale un robusto anticiclone, che si è poi andato a posizionare fra Islanda e Isole Britanniche. Anticiclone che insieme alla vigorosa depressione artica ingigantitasi sulla Scandinavia (che ha dato origine anche alla tempesta Ana), hanno costruito un’ autostrada virtuale per la colata di aria gelida fin da noi.
Il Rescue Team e i portali meteoperecotte ne hanno avuto carne al fuoco in quantità da indigestione.
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Attenzione alle alluvioni in Piemonte, ma speriamo di no 🙂