Questa rubrica è curata da Flavio
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Una ondulazione del flusso interessa l’Europa centrale, con un nocciolo freddo in quota in azione tra il Mare del Nord e il Baltico, e associato richiamo di aria fresca e instabile dal nord Atlantico e dal Mare di Barents, complice la proiezione verso nord della cellula atlantica, in direzione della Groenlandia.
Più a sud prevale il flusso secondario, con promontori anticiclonici subtropicali che si susseguono dal vicino atlantico in direzione del Mediterraneo, e associate ondate di caldo che continuano ad interessare in prevalenza l’Iberia e le regioni meridionali italiane.
Guardando ancora più a nord, prevalgono condizioni depressionarie sull’Artico con cieli coperti e nevicate diffuse, e con le temperature che tornano in campo negativo, ad annunciare la fine di una estate artica che è stata fresca, nuvolosa e favorevole alla preservazione del pack.
La settimana sarà caratterizzata dal progressivo cedimento del geopotenziale su tutto il quadrante europeo, proprio in seguito all’azione del vortice sull’Europa centrale e all’associata irruzione di correnti nord-occidentali fin sul Mediterraneo. Campo di massa in calo anche sul medio Atlantico per l’approfondirsi di un vortice alimentato da aria fredda in discesa dall’artico canadese. Sul finire della settimana potrebbero tuttavia riproporsi condizioni sinottiche favorevoli ad una ulteriore ondata di caldo sull’Italia, sebbene di intensità notevolmente inferiore alle ultime.
La configurazione sinottica generale annuncia il progressivo avvicinarsi dell’equinozio d’autunno e l’associato rapido calo del soleggiamento sull’Emisfero Nord: l’Artico si raffredda velocemente, il flusso principale esprime vortici depressionari via via più profondi, e perde gradualmente di intensità il promontorio anticiclonico nordafricano.
Ci sarà ancora spazio per giornate belle e calde, ma la stagione volge inevitabilmente al declino, come da calendario: checché ne dicano i media-immondizia, il clima continua a rispettare le sue, di regole, infischiandosene delle climacazzate di questi tempi di ridicola follia.
Consigli per il Rescue Team
Per chi segue lo spumeggiante Twitter di CM non c’è davvero bisogno di aggiungere molto in questa rubrica. Nell’ultima settimana abbiamo letto di mutande che compensano la CO2 e di “maiali climaticamente controllati”. Di anticicloni “luciferini” e di record/non record di temperatura. E poi il cherry picking dell’IPCC e le solite previsioni di sventura climatica associate che, come tutte le precedenti simili previsioni fatte dalle parti dell’ONU negli ultimi decenni, non si avvereranno mai.
Sono tempi di follia. Una follia ridicola e grottesca che fa intendere che la cosiddetta “crisi climatica” tutto è, tranne che una cosa seria.
Serie saranno invece le conseguenze economiche e sociali di questa follia. Ma questa, è un’altra storia.
Linea di tendenza per l’Italia
Per tutta la settimana: prevalenza di tempo stabile e soleggiato su tutta la Penisola. Da segnalare solo i rovesci pomeridiani sui settori alpini nella giornata di lunedì in trasferimento serale sul Triveneto. E la debole instabilita’ pomeridiana sull’Appennino centro-meridionale nella seconda parte della settimana.
Temperature in sensibile diminuzione dalla giornata di martedì: un calo di circa 10 gradi di temperatura rispetto ai valori degli scorsi giorni. Temperature in ripresa da venerdì con qualche punta di caldo nelle zone interne delle regioni centrali.
Ventilazione vivace di maestrale nelle giornate di martedì e mercoledì, in progressiva attenuazione nel corso della settimana.
🙂
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