Un giorno gli alieni atterreranno sulla Terra. Probabile che la troveranno ricoperta in buona parte di ghiacci, come ciclicamente accade al nostro Pianeta, che ha passato più tempo a battere i denti dal freddo nelle ere glaciali, che a godersi un piacevole tepore durante i fortunati periodi inter-glaciali come quello che stiamo vivendo (pur lamentandocene).
Per ritrovare testimonianze di una civiltà umana ormai purtroppo estinta, gli alieni ricorreranno a carotaggi nel ghiaccio, che restituirà loro vestigia del passato di una gloriosa civilità la cui auto-distruzione sarà diventata materia di studio presso tutte le università aliene della Galassia.
Eh sì, perché gli alieni saranno davvero affascinati alla scoperta del modo originalissimo in cui una civiltà in apparenza progredita come quella umana riuscì a suicidarsi nell’incredibile convincimento che la CO2, il cibo delle loro piante e il mattone elementare della loro vita, fosse invece un pericoloso inquinante capace di alterare in modo catastrofico il clima del loro Pianeta. Da li seguirono una serie di scelte economiche sciagurate che gettarono le economie occidentali nella depressione economica e nel caos, e prepararono le basi per un conflitto mondiale senza vincitori.
In una missione dedicata a quella che fu l’Italia, i carotaggi avverranno nelle valli alpine, che saranno ricoperte da strati di ghiaccio spessi centinaia di metri, come accadde all’apice dell’ultima glaciazione. Gli alieni scopriranno anche in Italia (come negli altri paesi europei) gli stessi segni e testimonianze di come, a fronte di un cambiamento del clima terrestre verso condizioni molto più fredde, la “comunità scientifica” negò con forza l’evidenza.
Ci si dedicò infatti inizialmente a raffinatissimi esercizi di “omogeneizzazione” dei data-set climatici per dimostrare che il passato era stato ancora più freddo, anche se nessuno se n’era accorto. Infine, si attribuì il troppo freddo al troppo caldo, in un inspiegabile esercizio oratorio che con la scienza non aveva niente a che vedere, ma che era perfettamente in linea l’approccio da “scienza molle” che si era deciso di dare alla ricerca in campo climatico.
Ma la narrativa era dettata dai media, e la scienza si era messa diligentemente al servizio di chi i media li governava (e le ricerche sul clima le finanziava), come accade in tutte le civiltà in cui la concentrazione di poteri, ricchezze e associate influenze supera un livello critico ben noto agli studiosi e ai politici alieni.
E poi quel finale tragicomico, con la popolazione intirizzita chiamata a sbrinare le pale eoliche e a rimuovere la neve dai pannelli solari, in un tentativo disperato di rendere utilizzabili le stesse fonti energetiche che già mostravano tutta la loro inefficienza in condizioni climatiche più favorevoli. Le stesse fonti energetiche su cui gli umani facevano incredibilmente affidamento per salvarsi dalla morte imminente per “troppo caldo” profetizzata dagli scienziati di allora.
Ma tra tutti i carotaggi ce ne sarà uno che lascerà gli alieni decisamente interdetti.
Si tratterà di un manifesto pubblicitario di un “body contenitivo”: un capo di biancheria che gli alieni liquideranno irrispettosamente come un paio di mutandoni elastici per terrestri con problemi di linea. Ma ad attrarre l’attenzione sarà una nota sul manifesto pubblicitario, in apparenza criptica: “Emissioni CO2 compensate”. Un vero rompicapo per gli alieni, inizialmente incapaci di comprendere l’associazione tra l’acquisto di un bene voluttuario come un paio di mutandoni smagrenti, e la questione scientifica politico-economica delle emissioni di CO2.
Trattandosi di una civiltà progredita, gli alieni riusciranno comunque a capire che il riferimento alla “compensazione” andava inteso come una forma di auto-tassazione dei produttori di mutande per flagellarsi davanti ai loro clienti del fatto di emettere CO2 nel processo produttivo della lingerie. Ridicolo e grottesco, certo, ma comunque comprensibile alla luce del fatto che i terrestri, sulle fondamenta di quella scemenza assoluta del pericolo-CO2, avessero costruito un monumento alla stupidità che non risparmiava assolutamente nulla, nemmeno la biancheria intima.
Semmai gli alieni ne faranno una questione di marketing: considerata l’ignoranza media dell’essere umano (ritenuta dagli alieni la causa prima della sua propensione ad accettare come realistiche e credibili le ridicole profezie climatiche veicolate dai media di allora), cosa avrebbe potuto capire l’acquirente di mutande da quel riferimento alle emissioni “compensate”? Intrigati dal mistero, e solleticati dall’argomento invero pruriginoso (anche gli alieni indosseranno le mutande per nacondere e al tempo stesso valorizzare le loro vergogne?) avranno fatto alcune ipotesi:
- Il terrestre avrà colto l’essenza del messaggio pubblicitario? Ovvero che il produttore di mutande con quella curiosa espressione intendeva in effetti avvertirlo che il costo della biancheria sarebbe aumentato a causa delle tasse sulle emissioni di CO2? Gli alieni concluderanno di no: perché sarebbero state necessarie conoscenze economiche che il terrestre medio decisamente non aveva.
- Allora forse il terrestre avrà ritenuto che le mutande servissero a contenere inopinate e imbarazzanti flatulenze? In effetti il produttore avrebbe potuto “compensarle” grazie ad un sistema di contenimento a micro-filtri adsorbenti collocato nella parte posteriore della mutanda… Col risvolto climaticamente virtuoso di ridurre le emissioni in atmosfera di gas-serra di origine intestinale.
- Oppure il terrestre avrà pensato ad un sistema di sconti per chi era afflitto da problemi di meteorismo? Qualcosa del tipo: compra le mie mutande e ti ri-compenso se emetti molte flatulenze? Sarebbe servito un certificato medico per usufruire dello sconto? O piuttosto una dimostrazione dal vivo in negozio in appositi stanzini dotati di gas detector?
- O al contrario, il potenziale acquirente le avrà viste come qualcosa di minaccioso? Del tipo: guarda che se emetti troppe flatulenze finirai per far aumentare i gas-serra. E quindi le mutande me le paghi di più! Una interpretazione non lontana dal punto 1) ma più alla portata del terrestre medio.
- E infine un’ultima ipotesi: ovvero che l’acquirente di mutande avrebbe liquidato la pubblicità con una alzata di spalle, come l’ennesima clima-cazzata. E come l’ennesimo, goffo esempio di “virtue-signalling” da parte dell’azienda di turno.
Ipotesi, quest’ultima, scartata con decisione dagli alieni. Perché se ci fosse stata una coscienza vera e diffusa della ridicolaggine e della ascientificità della narrativa allora dominante sul “Climate Change”, forse gli esseri umani si sarebbero salvati. E forse, delle clima-cazzate del ventunesimo secolo avrebbero potuto ancora raccontare di persona, tra le risate generali degli umani e degli alieni stessi.
@Argo
“l’habitat del Pliocene, come viene chiamata l’era attuale”.
Il Pliocene è precedente al Pleistocene. Credo che qui si intendesse l’Olocene, che comunque è un epoca e non un’era.
Lapsus, chiedo scusa. Volevo scrivere Olocene. Dire che sia un’epoca e non un’era trovo sia comunque poco importante. Per ora, dal punto di vista della vita planetaria, l’Olocene è appena iniziato e potrebbe anche essere che gli ipotetici analisti di un futuro lontano non lo percepiscano neppure, per quanto potrebbe rivelarsi breve nel caso di un prossimo, possibile cambiamento climatico, inteso come vero e reale, non soltanto teorizzato dal mainstream corrente sulla base del presunto riscaldamento misurato in questi ultimi decenni. Osservando l’andamento del clima su scala temporale planetaria, si potrebbe anche supporre che l’Olocene possa rivelarsi soltanto un periodo interglaciale, dal momento che le condizioni medie della Terra, nel corso della sua lunga vita, sono state più fredde di quanto non lo siano oggi. Tutto sta a voler dare tanta importanza o meno all’attività umana, che la scienza di oggi considera causa preponderante di cambiamento. Nel mio piccolo, preferisco comunque nominare la nostra era (o epoca che dir si voglia) climatica con il nome di Olocene (mi scuso ancora per il lapsus nel post precedente), odiando in tutto e per tutto il termine Antropocene
La questione è abbastanza semplice:rispetto ad alcune decine di milioni di anni fa,come all’epoca dei dinosauri,l’atmosfera terrestre si è notevolmente assottigliata,e con essa si è andata via via riducendo la temperatura della superficie terrestre. I dinosauri,rettili,animali a sangue freddo di enormi dimensioni,non avrebbero mai potuto sopravvivere in condizioni di temperatura come le attuali. Verosimilmente la t della Terra all’epoca di questi giganteschi rettili era notevolmente più alta rispetto a oggi,si ritiene 5-10° in piu’. L’assottigliamento dell’atmosfera ci ha portati a t ben più miti,anzi generalmente molto più fredde di quelle attuali,viste le ere glaciali da cui siamo ‘reduci’,con almeno 5-6° in meno di oggi. La CO2 col suo potenziale di riscaldamento globale pari a 1 potrà forse cambiare il clima facendolo aumentare di 0,5-1°(sottolineo il forse) ma non ci consentirà di schivare una prossima glaciazione, tra 100 o 1000 anni chi lo può sapere?
Mi allineo a questo commento rimarcando la stupidità di certi slogan oggi d’attualità, fando riferimento a uno di questi in particolare, utilizzato anche negli spot commerciali televisivi da un notissimo marchio automobilistico: MAKE EARTH COOL AGAIN.
Lo chiamerò messaggio MECA.
Il MECA sottintende un monito forte, volto ad auspicare che il pianeta torni freddo, nell’ignoranza più totale dei meccanismi climatici terrestri. Il freddo porta cattivi raccolti, carestie ed epidemie, per scoprirlo basterebbe guardare un po’ al passato, anche senza avere conoscenze storiche particolari. Ma c’è di più. Nel Pleistocene recente, roba di circa 12.000 anni fa, che a molti potrebbe sembrare un gran lasso di tempo ma che per la vita dellaTerra è un battito di ciglia, le temperature medie della fascia che oggi definiamo temperata erano di circa 5 o 6 gradi inferiore alla media attuale. In geologia si fa riferimento a quel periodo con il termine un po’ troppo generico di era glaciale. In realtà, quel termine è una semplificazione eccessiva, tuttavia faceva davvero più freddo di oggi e il pianeta era del tutto diverso da come lo conosciamo. L’uomo non praticava l’agricoltura, non perché fosse più stupido di oggi (anche se in taluni manuali sembra passare ancora oggi questo messaggio, SIC!), bensì a causa di un clima che non ne permetteva la pratica. Viveva di caccia e raccolta, cibandosi soprattutto della carne degli animali appartenenti alla megafauna di allora, oggi scomparsa in quanto impossibilitata a vivere nell’habitat del Pliocene, come viene chiamata l’era attuale (altra breve parentesi per denunciare un’altra assurdità ricorrente in certe tesi scientifiche, vale a dire l’estinzione della megafauna a causa dell’overkill umano, viva l’antropocene! Di nuovo SIC….)
Tutto ciò per dire quanto sia stupido nel suo concetto il messaggio MECA di cui parlavo all’inizio. Forse i l mainstream auspica un ritorno dell’uomo al Paleolitico? Chissà, forse quei pochi uomini vivevano meglio, noi oggi siamo miliardi sul medesimo pianeta e viviamo un po’ stretti…
Make Earth cool again. Chissà che cosa accadrebbe a tutti quanti se all’improvviso la Terra tornasse davvero fredda…
Mitico!!!
Le menti ottuse non captano l’ironia e/o il paradosso.
Glissons….
“a fronte di un cambiamento del clima terrestre verso condizioni molto più fredde, la “comunità scientifica” negò con forza l’evidenza.”
scusa, un esempio di queste evidenze sarebbe?
Ah ti sembra un resoconto di attualità questo?
pareva un’iperbole con chiari riferimenti ad oggi, e pareva che nei riferimenti basati sul reale di oggi ci cascasse anche la parte quotata, evidentemente mi sarò sbagliato e il pezzo è tutto solo una canzonatura estiva…
Puoi pensare quello che ti fa stare meglio, concetto applicabile del resto in ogni campo.
certo, solo che su argomenti che mi interessano tendo ad andare oltre, approfondire e chiedere spiegazioni su quanto affermato da altri. da cui la richiesta di chiarimenti sulla parte quotata che a me a questo punto rimane ancora incapibile/non interpretabile
Sono contento che ti capaciti invece che ci sia gia’ stata una guerra termonucleare e siamo tutti morti. Solo che non lo sappiamo. Come nel film The Others.
Grande Lupicino. Impareggiabile!!!