IL MESE DI GIUGNO 2021
Temperature in anomalia positiva da debole a moderata si sono accompagnate a precipitazioni inferiori alla norma salvo anomalie positive a carattere locale.
Andamento circolatorio
La carta circolatoria media del mese di giugno[1] (figura 1a) mostra l’areale italiano interessato da un promontorio anticiclonico da Sud non sufficientemente robusto da contenere il periodico influsso di sistemi perturbati associati alle aree depressionarie localizzati ad ovest e a est delle penisola (nella carta dalle isoanomale si tratta delle aree bianche centrate rispettivamente sulla penisola iberica e sul mar Nero – figura 1b).
In sostanza si è assistito a condizioni di variabilità a tratti perturbata attestate anche dall’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa, da cui è emersa la presenza di 9 giorni con tipi di tempo anticiclonico e 18 giorni in cui l’Italia è stata in tutto o in parte interessata da perturbazioni (tabella 2). A ciò si aggiungono 3 giorni con tipi circolatori intermedi di cui 1 con correnti da settentrione (foehn alpino) e 2 con flusso ondulato occidentale (tipo di tempo 17). Più nello specifico l’analisi del regime circolatorio giornaliero ha evidenziato il transito di 3 perturbazioni.
I giorni mediamente più piovosi nei tre macrosettori sono risultati al Nord il 6 giugno con 7.7 mm, il 5 con 6.2 e il 7 con 5.1 mm, al Centro il 7 giugno con 7.8 mm, il 6 con 3.5 e il 5 con 43.4 e al Sud l’8 giugno con 4.0 mm, il 7 con 2.0 e i 9 con 2.0. Si noti che tali massimi sono stati associati alla prima perturbazione del mese (5-8 giugno).
Tali dati sono in accordo con il fatto che dal punto di vista climatologico il mese di giugno vede di norma il graduale affermarsi delle condizioni di stabilità estiva al Nord mentre il Sud è ormai nel cuore della fase siccitosa estiva. Al riguardo si segnala anche che la piovosità media di giugno rispetto alla media annua è del 8-9% al Nord, del 6-7% al Centro e del 3-4% al Sud.
Andamento termo-pluviometrico
La carta di anomalia mensile delle temperature massime e minime (figure 3 e 4) mostra il sussistere di anomalie positive da deboli a moderate segnate da una sensibile variabilità a livello locale. Tale diagnosi è confermata dall’analisi decadale in tabella 3, la quale evidenzia che le anomalie positive sono risultate più spiccate nelle terza decade e, per il solo nord, nella seconda.
Per collocare in un contesto più ampio l’andamento termico sull’Italia abbiamo come sempre fatto ricorso alla carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (figura 4a) la quale mostra che l’anomalia termica positiva sull’Italia si collega ad un nucleo di anomalia positiva che è centrato a est del Mar Baltico.
Le carte pluviometriche (figure 5 e 6), evidenziano una variabilità spaziale delle precipitazioni particolarmente sensibile, anche se in complesso dominano nettamente le anomalie negative, più spiccate nelle seconda e terza decade del mese (tabella 3).
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 1990-2019.
Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo (anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%.
(**) FONTI DEI DATI:
Temperature e precipitazioni sono frutto di nostre elaborazioni si dati del dataset GSOD della NOAA e delle reti dei servizi meteorologici regionali di Lombardia, Veneto, Friuli VG, Trentino, Alto Adige, Piemonte, Val d’Aosta, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.
[1] Topografia media del mese di giugno per il livello barico di 850 hPa.
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