Perchè darsi tutta questa pena? Perchè andare a spulciare morbosamente gli scambi di amorosi sensi che intercorrono tra le primedonne del clima?
Buona permamenza laggiù e salutami A., fa uno, e l’altro di rimando, ah, farà freddo e ci sarà la neve, ma i prezzi sono buoni persino se hai le sterline. Ah, a proposito, quando mi chiedono perchè le temperature non salgono più da una decina d’anni, ho sempre a portata di mano le medie 1991-2000 e 2000-2007/8, differiscono solo per 0.2°C che è più o meno quello che ci si dovrebbe aspettare. E ancora l’altro, Sì, sono abituato ad avere a che fare con tutta la faccenda del 1998, ma la possibilità che si stia andando verso un periodo più lungo – 10 anni – al di là di quanto ti aspetti dalla Nina. Sarà speculazione, ma se questa possibilità la vedo io, c’è il rischio che la vedano anche altri. Ad ogni modo, penso che taglierò gli ultimi punti dalla curva prima del mio prossimo discorso, in modo che quel trend verso il basso sembri l’effetto della fine della serie, piuttosto che il risultato dei recenti anni freddi ((http://noconsensus.wordpress.com/2009/11/22/cooling-masked-from-public/ )).Â
Avanspettacolo. C’è da sperare che li paghino bene per queste presentazioni, dopo tutta la fatica fatta a scrivere i copioni. Ciò che non mi è chiaro è il perchè. Voglio dire, stiamo parlando di mainstream scientifico e mediatico, valanghe di soldi a disposizione, porte aperte ovunque, favola ormai assurta al ruolo di verità inconfutabile, che utilità può avere un tale impegno ad occultare, deviare, nascondere, screditare, impedire? C’è solo una risposta, la rubo ad un amico con cui ovviamente in questo strano week-end mi sono confrontato. La teoria AGW fa acqua da tutte le parti, il forte è poco più di una fattoria, va difeso attentamente perchè altrimenti crolla come un castello di carta. Gli stessi suoi abitanti ne sono coscienti e temono che dopo l’arrivo degli unni di gite a salutare A. o di discorsi con grafici più o meno accattivanti non ce ne saranno più. Allora sotto, come si diceva da piccoli, chi mena per primo, mena due volte.
La soluzione? Nel campo della scienza. La teoria AGW va confutata sul suo terreno, perchè la si smetta di evocarla per ogni cosa che succede al mondo, ignorando così le vere ragioni dei mali che lo affliggono. E, finalmente, tireremo anche un respiro di sollievo, perchè gli scettici, quelli veri, non passa giorno che non si chiedano se per caso stanno sbagliando tutto, se magari hanno ragione quelli che sostengono l’AGW, in fondo sono tanti, sono bravi…possibile?
No, ora sappiamo che non è possibile, perchè non ci credono neanche loro.
[…] Tratto da Climatemonitor.it […]
Ecco un sito dove si descrivono tutti i sotterfugi per tenere lontani dalla pubblicazione i non-ortodossi
http://pajamasmedia.com/blog/three-things-you-absolutely-must-know-about-climategate/
c’e’ un mio commento in coda di moderazione…penso che Giovanni Pellegrini lo trovera’ interessante…
Ecco cosa succede a un paper quando Mann (referee #2) e’ determinato a non farlo pubblicare. Solo che in questo caso possiamo vederlo tutti, perche’ la pubblicazione ha una policy che include il metter online anche gli articoli rigettati
http://www.cosis.net/members/journals/df/article.php?a_id=3991
Possiamo adesso essere ben certi che Buerger e Cubasch non sarebbero mai passati su “Climates of the Past”, neanche se avessero scoperto il moto perpetuo e trovato un dizionario latino-etrusco. Da leggere d’un fiato la loro frustrazione nel “Lessons learned”.
http://www.cosis.net/copernicus/EGU/cpd/2/S334/cpd-2-S334.pdf?PHPSESSID=f1c252cada3ac896f15247bf0c9cf53e
Aggiungo una cosa: ma se anche fosse tutto un lugubre incubo, se anche la gente si fosse inventata tutto, Sig. Pellegrini ma non le pare che la più clamorosa delle notizie (che poi non è tale da anni) sia rappresentata dall’interminabile sequela di rifiuti che Mcintyre ha dovuto subire alla richiesta di pubblicazione dei dati su cui lavorano Lor Signori? Ma guardate che qua siamo di fronte ad una delle più grandi ingiustizie che il pianeta viva: si nega ad altri che non siano parte del Clan IPCC o AGW ( clan perchè per me non c’è poi così molta differenza con l’associazionismo malavitoso)di entrare in possesso dei dati nudi e crudi. Come dire: “fidatevi dei nostri grafici, abbiamo ragione”.
Ma come? ma siamo davvero matti?! cioè, noi dobbiamo prendere per buoni i dati trattati da Lor Signori prima dell’utilizzo. Come se il resto del pianeta fosse rappresentato da mentecatti non in grado di saper comprendere dei numeri e pertanto non in grado di interpretarli.
A me pare che la cosa abbia davvero dell’assurdo dai tratti Kafkiani…
Ora, ditemi voi come ci potremo fidare nel futuro dei dati trattati da certa schifezza di gente che si spaccia per scienziato e che se operasse nel mio ufficio non esiterai a prenderli a calci nel sedere.
Ora, volete vedere che Lor signori nel giro di qualche mese saranno premiati dall’Est Anglia university? accetto scommesse…
Come sempre, fatti a zero.
Comunque la cosa è molto semplice.Se i dati sono stati truccati,se sono state dette cose false, se il riscaldamento globale antropogenico è una bufala, verrà facilmente dimostrato, specialmente dopo lo scoperchiamento di questo cosiddetto “vaso di pandora”.Ovviamente tutto ciò non succederà .
Cordiali Saluti
Giovanni Pellegrini
> tutto ciò non succederÃ
Un po’ come dire che nella DDR si stava bene visto che non c’erano le camere a gas.
Una vittima di tutto questo sfracello esiste, ed e’ la nozione che il “consenso” dell’IPCC sia l’unico modo ragionevole di leggere i dati. Un’altra vittima e’ il concetto che una qualunque istituzione pubblica possa essere creduta sulla parola.
Adesso comincia a traballare l’idea dell’integrita’ dei dati CRU. Non e’ ancora finita.
@ Pellegrini
l’articolo linkato è assolutamente mainstream in quanto già dall’ abstract risulta chiaro che l’ AGW è un fatto incontestabile e non una teoria. Che poi si discuta su come quantificare le oscillazioni naturali, beh ci mancherebbe altro che vadano pure affermando che ogni variazione termica sia imputabile esclusivamente all’uomo. Oltretutto riprendere a considerare seriamente fattori come i cicli oceanici è un modo per spiegare la stasi (per non dire declino) termica attuale che tanto imbarazza proprio il mainstream pensiero.
inoltre non si capisce come citare uno o più articoli non mainstream possa dimostrare che molte altre volte articoli non allineati siano stati relegati a riviste minori o definite “eretiche”, quando non proprio all’oblio. Dato che nessun meccanismo è perfetto, non vedo perchè dovrebbe esserlo quello della censura scientifica.
In questi giorni di insopportabile c’è ben altro, caro Pellegrini, come per esempio chi invece di spendere una parola di deplorazione per quello che sta trapelando dalle famose mail trafugate, si preoccupa di difendere la posizione che sempre ha assunto in passato.
I suoi messaggi Sig.Giovanni sono caratterizzati sempre da un velo di alterata ironia, probabilmente avrà imparato “da qualche parte”. Non si offenda è una constatazione.
Buona giornata
Idem come sopra, purche’ non si parli del merito.
Cordiali Saluti
Giovanni Pellegrini
Non vedo come il suo commento sia rilevante rispetto a quello che dico, Dal momento che l’affermazione “impedire la pubblicazione su riviste scientifiche prestigiose a chi non la pensa come il “mainstreamâ€.”, e’ molto precisa. La prego di essere paziente e di spiegarmi un poco meglio.
Cordiali Saluti
Giovanni Pellegrini
Suvvia Giovanni non scherziamo.
Qui su CM abbiamo detto fin dall’inizio che tutta questa faccenda non è poi in fondo così grave, semmai, per alcuni è interessante. Tra questi ci siamo noi, qualche migliaio di lettori di questo blog, insieme alle centinaia di migliaia di lettori di altri blog molto più seguiti di questo. Tra questi non ci sei tu, e questo non è un problema.
Non so se sia più corretto pensare che si pavoneggiavano di poter fare qualcosa che poi non è mai accaduta o che magari qualche numero giusto sulle agendine ce lo avevano. Nel primo caso c’è da capirli, così assediati da questi inquinatori di professione devono aver sentito il loro lavoro come una missione per conto dell’altissimo e magari si facevano coraggio l’un l’altro dietro i bastioni con quel genere di messaggi inclini al cameratismo ed allo slang. Nel secondo caso quanto danno potranno mai aver fatto? Ma stiamo davvero pensando che in questo mondo così leale e limpido proprio il settore scientifico voglia essere inquinato? meno male che ci sono quelli come te Giovanni, altrimenti noi beceri assedianti l’avremmo vinta sugli illuminati. Tieni duro.
gg
Lei non ci credera’ ma della sua risposta ho capito “suvvia Giovanni” a “Tieni duro”, ma non perche’ me l’abbia detto. E mi raccomando, sempre fuggire il merito delle questioni come la peste! 😉 (ho imparato ad usare gli emoticons)
Cordiali Saluti
Giovanni Pellegrini
Non avevo dubbi al riguardo Giovanni. La risposta l’ho scritta per me, per puro diletto personale. Quanto al merito penso che ci vorrà tempo, ma questo non è un problema, nessuno ha intenzione di rovinare il party della sirenetta.
gg
vede signor pellegrini, le posso dire da persona del settore giuridico, che di fronte ad una situazione in tribunale si devono portare le prove. Non mi pare che tutte le opere peer review di cui si avvale l’IPCC ad oggi sono riuscite a provare solo una cosa: che denaro e scienza rischia spesso di sfociare nel lucro e nella soggettività , ossia tutto il contrario di scienza. Vieppiù che in una situazione del genere mi pare che per il momento possiamo accontentarci di capire come mai Lor Signori dialogavano di clima come se stessero guardando il bilancio di una società e non quello uscito dall’analisi di dati scientifici.
Mi perdoni ma se fossi uomo di scienza non mi metterei a difendere dei vergognosi ma ne prenderei le distanze. Perchè la scienza non è come difendere in tribunale un criminale che spesso si ha l’obbligo di difendere. La scienza deve difendere sempre la verità : mi permetta lei non rende un bel servizio alla scienza in questo momento. prenda le distanze da quei mercenari e ricordi che il vaso di Pandora è aperto adesso…
credo che con un po’ di pazienza i punti controversi saranno chiariti:
http://www.realclimate.org/index.php/archives/2009/11/the-cru-hack-context/
@Paolo C.
non mi illuderei troppo…ogni marito infedele e’ pronto a dire che “con un po’ di pazienza i punti controversi saranno chiariti“, subito dopo essere stato scoperto sotto le lenzuola con l’amante.
In inglese si chiama “rationalising” e puo’ solo dimostrare quanto uno sia bravo a imbastire delle chiacchiere “a posteriori”. Dopo Climagate non e’ proprio il momento delle chiacchiere, ma delle azioni concrete, a cominciare dallo smettere di impedire la pubblicazione su riviste scientifiche prestigiose a chi non la pensa come il “mainstream”.
“impedire la pubblicazione su riviste scientifiche prestigiose a chi non la pensa come il “mainstreamâ€.”
Per esempio,quali sono le pubblicazioni purgate? Oppure questo (http://www.pnas.org/content/106/38/16120.abstract?sid=9a7cdb62-7bdd-4df5-8de3-30a71ab82ef0), per citare una pubblicazione che ho segnalato sulla quale e’ stato pure un post qui, e’ forse mainstream? Questa storia delle pubblicazioni non mainstream purgate e’ proprio insopportabile.
Cordiali Saluti
Giovanni Pellegrini
http://www.anelegantchaos.org/cru/emails.php?eid=1065&filename=1256765544.txt
beh questa ad esempio
o su Su Pielke sr: I can’t see either of these papers being in the next IPCC report. Xxx and I will keep them out somehow – even if we have to redefine what the peer-review literature is
Vorrebbe che succedesse anche alle sue ricerche dott. Pellegrini?
Insomma, un po’ come i grafici (Del primo rapporto IPCC tratti da Lamb) delle temperature medievali dell’inghilterra mostrati al vostro convegno dal Prof. Battaglia, grafici che omettono le temperature piu’ calde degli ultimi anni (http://hol.sagepub.com./cgi/reprint/19/1/3 ultima figura). 😉 Chi e’ senza peccato scagli la prima pietra.
Cordiali Saluti
Giovanni Pellegrini
credo il senso critico sia giusto, e supponendo che siate in buona fede, vi consiglierei proprio di rivedere la traduzione che proponete dello scambio di emails al quale rimandate – perchè la frase in grassetto l’avete proprio stravolta a vostro favore 😀
Ho rincontrollato, non mi sembra. Però ti sarei grato se volessi aiutarci in una traduzione più precisa.
gg
io avrei tradotto il pezzo intero cosi’
Si’, non sono tanto le storie riguardo il 1998 che mi preoccupano, so come rispondere a quelle, ma la possibilita’ che stiamo attraversando un periodo di temperature relativamente stabili piu’ lungo di quanto uno si aspetterebbe dall’effetto de La Nina.
Si tratta’ di un’ipotesi, ma se la vedo io come una possibilita’ allora potranno fare lo stesso anche altri. In ogni caso, prima di ridare quella presentazione penso di tagliare gli ultimi valori della curva filtrata visto che il trend verso il basso e’ dovuto a effetti alla fine della serie e ai recenti anni un po’ freddini.
Poi andrebbe ricontrollato cosa “Mick” ha effettivamente presentato, per vedere cosa ha detto di questi “effetti alla fine della serie”…
[…] labbra per decidere il destino del nostro pianeta?? Complimenti! Siamo proprio in buone mani! HadHack – Avanspettacolo | Climate Monitor Cooling Masked From Public the Air […]
[…] l’effetto della fine della serie, piuttosto che il risultato dei recenti anni freddi. HadHack – Avanspettacolo | Climate Monitor __________________ "Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne" […]