IL MESE DI DICEMBRE 2020
Mese che sulla maggior parte del territorio nazionale ha presentato piovosità anormalmente abbondante cui si sono accompagnate temperature per lo più nella norma nei massimi e in debole o moderata anomalia positiva nei minimi.
La topografia media del mese di dicembre per il livello di pressione di 850 hPa mostra l’Italia influenzata da una saccatura protesa da Nordovest verso il Mediterraneo e associata a un minimo depressionario con sede fra Scozia e Islanda. Tale pattern circolatorio indica il prevalere di condizioni di tempo perturbato che si sono tradotte in precipitazioni abbondanti su tutta l’area. Circa il livello di anomalia si può segnalare che per piovosità il dicembre 2020 si è collocato al 42° posto a Milano (serie 1764 – 2020 – 136,5 mm registrati nel dicembre 2020 a fronte di un massimo assoluto di 324 mm nel 1872), all’11° posto a Roma (serie 1782-2020 – 198 mm registrati nel dicembre 2020 a fronte di un massimo assoluto di 274 mm nel 1903) e al 59° posto a Palermo (serie 1797 – 2020 – 88 mm registrati nel dicembre 2020 a fronte di un massimo assoluto di 365 mm nel 1931).
La tabella 1 indica la presenza di 6 giorni anticiclonici, 5 intermedi e 20 giorni con tipi di tempo perturbato e la descrizione del regime circolatorio giornaliero in tabella 2 evidenzia che il territorio nazionale è stato in tutto o in parte interessato da 8 perturbazioni.
Prendendo in esame la piovosità media di tutte le stazioni presenti in ogni macroarea, al Nord i tre giorni più piovosi sono stati il 5 dicembre (20.0 mm di media), il 28 (16.3 mm) e il 6 (14.2 mm), al Centro il 6 dicembre (26.7 mm), l’8 (17.2 mm) e il 28 (9.4 mm) e al Sud il 6 dicembre (15.5 mm), il 7 (9.5 mm) e il 26 (9.0 mm).
Dal punto di vista climatologico il mese di dicembre vede di norma prevalere regimi circolatori di tipo perturbato più attivi sull’Italia centro-meridionale mentre al settentrione incomincia a manifestarsi la stasi invernale con piovosità più ridotta. Lo dimostra il fatto che la piovosità media di dicembre rispetto alla media annua è mediamente del 5-10% al Nord, del 7-13% al Centro e del 12-14% al Sud.
Andamento termo-pluviometrico
La carta di anomalia termica mensile delle massime (figura 2) evidenzia il prevalere di temperature nella norma, salvo lievi anomalie positive sul settore adriatico e ionico. L’analisi decadale in tabella 4 evidenzia che ciò è frutto di una prima decade nella norma salvo una debole anomalia negativa al Nord, e di una seconda e terza decade in lieve anomalia positiva.
La carta di anomalia termica mensile delle minime (figura 3) evidenzia il prevalere di anomalie positive da deboli a moderate, frutto soprattutto degli elevati livelli di copertura del cielo che hanno limitato il raffreddamento notturno. A livello decadale le anomalie positive si sono concentrate nella seconda e terza decade come si evidenzia in tabella 4.
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 1990-2019.
Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo (anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .
Per collocare in un contesto globale le anomalie termiche osservate sull’Italia facciamo come spesso accade ricorso alla carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (figura 6a) la quale mostra l’Europa Occidentale interessata da una debole anomalia positiva connessa ad un nucleo di anomalia positiva sull’Europa orientale esteso dalla Scandinavia ai Balcani ed è confermata anche dalla carta di anomalia termica mensile del Servizio meteorologico tedesco – Deutscher Wetterdienst (figura 6b).
La carta di anomalia pluviometrica percentuale (figura 5) mostra il predominio delle anomalie pluviometriche positive, massime su Lombardia, Emilia occidentale e su parte del Veneto e del Trentino. Anomalie negative a carattere locale si evidenziano su Emilia orientale e Romagna, in Abruzzo e Molise, nella Sardegna orientale e Sicilia ionica. A livello decadale le anomalie positive si sono concentrate nella prima decade e, seppur in misura minore, nella terza decade.
Sii il primo a commentare