NOVEMBRE 2020
Mese che si è caratterizzato per piovosità assai ridotta con anomalia negativa più spiccata al Centro-Nord e per temperature lievemente superiori alla norma nelle prime due decadi
La topografia media del mese di novembre per il livello barico di 850 hPa (figura 1a) evidenzia che l’Italia è interessata da un promontorio anticiclonico subtropicale di blocco da sudovest, proteso dall’Africa nordoccidentale verso l’areale danubiano e che coinvolge l’intero areale italiano. Tale promontorio si caratterizza per un massimo di altezza sull’areale padano alpino il che si traduce nel prevalere di condizioni di tempo stabile, anomale per il periodo autunnale, come dimostra l’analisi dei 10 mesi di novembre meno piovosi delle serie storiche di Milano (1764-2020) Roma (1782-2020) e Palermo (1797-2020), da cui si osserva che il novembre 2020 è rispettivamente al settimo, sesto e decimo posto a partire dall’anno meno piovoso (rispettivamente il 1988, il 1981 e il 1952).
La tabella 1 indica la presenza di 21 giorni con tipi di tempo anticiclonico e 9 giorni con tipi di tempo perturbato. Inoltre la descrizione del regime circolatorio giornaliero in tabella 2 evidenzia che il territorio nazionale è stato in tutto o in parte interessato da 4 perturbazioni, manifestatesi rispettivamente il 5, dal 15 al 17, dal 19 al 22 e dal 27 al 30 novembre.
Prendendo in esame la piovosità media di tutte le stazioni presenti in ogni macroarea, i tre giorni più piovosi di novembre sono risultati al Nord il 16 (2.1 mm di media), il 20 (1.6 mm) e il 28 (1.5 mm), al Centro il 20 novembre (10.2 mm), il 17 (7.6 mm) e il 29 (5.0 mm) e al Sud il 29 novembre (16.5 mm), il 17 (10.7 mm) e il 28 (9.9 mm). Si notino in particolare i valori alquanto modesti registrati al Nord.
Dal punto di vista climatologico il mese di novembre vede di norma prevalere di regimi circolatori di tipo perturbato su tutta l’area italiana, tant’è vero che la piovosità media di novembre rispetto alla media annua è mediamente dell’8-15% al Nord, del 10-15% al Centro e del 12-16% al Sud.
Andamento termo-pluviometrico
Le carta delle temperature medie delle massime mensili (figura 2) evidenzia valori per lo più nella norma su Meridione peninsulare e Sicilia mentre anomalie positive emergono sui rimanenti settori, deboli o moderate al centro Nord e deboli su Sardegna e su Alto e Medio Tirreno. La tabella 4 evidenzia che le anomalie positive delle temperature massime si sono concentrate nelle prime due decadi del mese.
Le carta delle temperature medie delle minime mensili (figura 3) evidenzia temperature per lo più nella norma o in lieve anomalia positiva, salvo anomalie negative limitate a Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Val D’Aosta. La tabella 4 evidenzia che le anomalie positive si sono concentrate nelle prime due decadi, cui è seguita una terza decade con valori in moderata anomalia negativa al Nord e nella norma nei restanti settori.
Per collocare in un contesto globale le anomalie termiche evidenziate sull’Italia non ci è possibile fare ricorso alla carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (non disponibile sul loro sito) mentre la carta di anomalia termica mensile del Servizio meteorologico tedesco – Deutscher Wetterdienst (figura 6) indica che l’Europa è stata in prevalenza soggetta a deboli anomalie positive sull’areale mediterraneo. Si noti inoltre la spiccata anomalia positiva sull’Artide e l’anomalia negativa nelle steppe a Est del mar Caspio.
La carta di anomalia pluviometrica percentuale (figura 5) evidenzia un’anomalia negativa più spiccata sul settentrione, moderata al Centro e meno rilevante al Sud, ove spiccano come eccezioni le locali anomalie positive su Sardegna, Molise, Puglia, Basilicata, e Sicilia, sintomo dei fenomeni di instabilità che sono tipici dell’ambiente mediterraneo nel semestre ottobre-marzo. L’analisi pluviometrica delle singole decadi (tabella 3) indica inoltre che l’anomalia positiva è spiccata su tutte e tre le decadi al Nord mentre al centro-sud è più rilevante nella prima decade.
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 1990-2019.
Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .
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