Queste previsioni sono a cura di Flavio
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La cellula atlantica si protende in direzione delle isole britanniche, con il supporto in quota di un promontiorio subtropicale in risposta all’azione del vortice centrato tra le Azzorre e le Canarie. Un’altra cellula anticiclonica agisce tra la Russia e il Kazakhstan. Tra le due figure anticicloniche si inserisce in queste ore una saccatura alimentata da aria polare marittima, in movimento dal bacino centrale dell’Artico in direzione del Mare del Nord. La depressione che ha condizionato il tempo sulla Sardegna e sulle regioni meridionali italiane va colmandosi in prossimità dell’Egeo (Fig.1).
L’irruzione artica riuscirà ad avanzare fin nel cuore del Mediterraneo dove evolverà in un vasto minimo chiuso di geopotenziale in prossimità della penisola italiana per la temporanea rimonta del campo sull’Europa centrale. Tuttavia una seconda irruzione di aria artica, più intensa di quella precedente, muoverà dal Mare di Groenlandia in direzione delle isole britanniche, entrando in fase con il vortice mediterraneo e dando inizio ad una lunga fase di maltempo che interesserà il nostro Paese, stante la difficoltosa evoluzione verso levante della figura depressionaria per l’opposizione della cellula anticiclonica est-europea.
Consigli per il Rescue Team
Il maltempo si presterà bene ad alimentare la narrativa sfasciata dei fenomeni estremi, ma con due problemi importanti che il nostro Rescue Team si troverà a dover affrontare:
- La neve che interesserà il Nord a quote molto basse, fin prossime al piano. Di cui sarà opportuno non parlare (a tutto rischio di chi si muove in auto). Provare a spacciarla per “neve chimica” dovuta all’odioso inquinamento antropico può essere un tentativo ardito quanto lodevole. Del resto, grazie ai media si può spacciare qualsiasi scemenza per dogma, come il Team sa bene.
- La neve che cadrà sulle Alpi, a tratti abbondante. Anche di questa, meglio non parlare, tanto più in tempi di lockdown sciistico. Che’ le piste sono chiuse per colpa del global warming che non fa piu’ nevicare al di sotto dei 4,000 metri di altitudine (come accuratamente previsto dai modelli climatici), mica per colpa del Covid.
Come diversivo, nel caso in cui la cronaca proprio costringa a parlare tra i denti delle nevicate attese, può essere utile volgere lo sguardo in Canada dove le temperature saranno insolitamente elevate tra il Quebec e Terranova
“Eh, adesso parliamo di cronaca, del tempo. Allora… insomma… una cosa bianca è scesa dal cielo, fin sulla Valpadana. Forse neve chimica portata dall’inquinamento per colpa del petrolio e del gas… Qualche negazionista ha parlato di neve vera… Ma il nostro fact-checking garantisce che si tratta di una fake news e anche Twitter ha messo il disclaimer. Di certo c’è che il Global Warming ha portato temperature primaverili ad Halifax e Charlottetown, e questa è la notizia del giorno! Parola all’inviato!”
Linea di tendenza per l’Italia
Lunedì residui rovesci sui versanti ionici in rapido miglioramento. Altrove generali condizioni di stabilità.
Temperature in diminuzione al Nord e al Centro. Tramontana tesa su basso Adriatico e Ionio.
Martedì nuvolosità in aumento a partire dal Nordovest e dai versanti tirrenici con qualche precipitazione sparsa specie in mattinata sulle coste tirreniche e nelle zone interne dell’Appennino centrale. Peggioramento ulteriore in serata con rovesci e temporali su Liguria e alta Toscana, piogge diffuse sulle regioni centrali peninsulari e nevicate a quote basse su Piemonte, pavese e piacentino. Generalmente nuvoloso al Sud, in assenza di precipitazioni significative.
Temperature in forte diminuzione al Nord. Tramontana forte sul Mar Ligure, ventilazione vivace occidentale sui bacini di ponente, scirocco in Adriatico.
Mercoledì nevicate diffuse al Nord al mattino, specie a sud del Po, con la regione alpina centro-orientale all’asciutto. Piogge e rovesci diffusi sulle regioni nord-orientali. In serata forte peggioramento sulle regioni centrali con rovesci e temporali diffusi, anche di forte intensità, in estensione al Triveneto mentre migliora sul resto del Nord. Il Sud è raggiunto dai fenomeni nel pomeriggio a partire da Campania e Sicilia, con le regioni ioniche interessate dalle prime precipitazioni in tarda serata.
Temperature stazionarie. Scirocco forte su tutto l’Adriatico (probabile acqua alta a Venezia), tramontana su Mar Ligure e Tirreno settentrionale.
Giovedì migliora al Nordovest e al Centro con schiarite via via più ampie. Maltempo al mattino sul Triveneto con piogge diffuse e nevicate a quote basse sulla regione alpina in graduale attenuazione nel corso delle ore. Maltempo al Meridione con rovesci, temporali e nevicate sulle cime appenniniche.
Temperature in diminuzione al Sud. Venti tesi di ponente.
Venerdì nuovo peggioramento al Nord e al Centro con precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio, e nevicate a quote collinari sulle Alpi. Quota neve decisamente più alta sull’Appennino centrale per inserimento di aria mite dal Mediterraneo. Sud in attesa con nuvolosità in aumento ma in assenza di precipitazioni significative.
Temperature in aumento. Libeccio intenso su tutti i bacini.
Sabato migliora gradualmente al Nord, permangono condizioni di maltempo sulle regioni centrali con piogge, rovesci e quota neve in calo fin verso i 1000 metri. In serata il maltempo raggiunge le regioni meridionali, in particolare Sicilia e regioni tirreniche.
Temperature in diminuzione, specie al Nord. Entra il maestrale sui bacini di ponente, scirocco forte su basso Adriatico e Ionio.
Domenica rovesci al mattino al Meridione, in miglioramento. Condizioni di variabilità sul resto del Paese ma con rapido aumento della nuvolosità su tutti i versanti tirrenici e associate precipitazioni dalla serata.
Temperature in diminuzione all’estremo Sud. Libeccio su tutto il Paese con rinforzi su mari prospicienti la Sardegna.
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