Temperature lievemente superiori alla norma ed elevata variabilità spaziale nelle precipitazioni sono le principali caratteristiche di un agosto con caratteri tipicamente estivi.
La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 1a) evidenzia il prevalere di condizioni di tempo stabile e soleggiato tipicamente estivo in quanto l’area italiana ricade nel dominio d’influenza di un promontorio dell’anticiclone delle Azzorre che interessa il Mediterraneo centro occidentale. Tale struttura meteorologica è da ritenere pienamente nella norma per il periodo in esame come si desume dalla carta delle isoanomale (figura 1b).
Si noti anche che la tabella 1 indica la presenza di 12 giorni anticiclonici, 2 intermedi e 17 giorni con tipi di tempo perturbati. Al riguardo si sottolinea che la presenza di un tipo di tempo perturbato non significa che l’intero territorio nazionale sia soggetto ad esso. Al riguardo si consiglia di leggere la declaratoria della tabella 1 e la descrizione del regime circolatorio dei singoli giorni fornita in tabella 2. Da quest’ultima si desume ad esempio che il territorio nazionale è stato in tutto o in parte interessato da 4 perturbazioni, manifestatesi rispettivamente dal 2 al 6 agosto, dal 7 al 10, dall’14 al 17 e dal 24 al 31.
Prendendo in esame la piovosità media di tutte le stazioni di ogni macroarea, al Nord i tre giorni più piovosi sono stati il 3 agosto (14.7 mm), il 29 (9.8 mm) e il 30 (7.4 mm), al Centro il 31agosto (16.5 mm), il 30 (5.3 mm) e il 4 (4,7 mm) e al Sud il 6 agosto (4.6 mm), il 31 (4.0 mm) e il 7 (1,8 mm).
Dal punto di vista climatologico il mese di agosto evolve da una persistenza del regime circolatorio estivo, con prevalenza di regimi anticiclonici associati all’Anticiclone delle Azzorre, ad una graduale ripresa del flusso zonale verso le medie latitudini, da cui possono scaturire ondulazioni anche marcate che finiscono per dare origine a flussi meridionali verso il Mediterraneo, con conseguente aumento delle temperature, o rotture del regime di alta preisone ad opera di veloci perturbazioni d anord-ovest, con queste ultime più frequenti e probabili nella second ametà del mese.
Andamento termo-pluviometrico
A livello mensile (figure 2 e 3) le temperature medie delle minime e delle massime sono risultate nella norma o in lieve anomalia positiva, con anomalie concentrate nella seconda e terza decade del mese (tabella 3).
La carta di anomalia pluviometrica percentuale (figura 5) mostra sull’area italiana una situazione assai variegata con anomalie positive presenti su Piemonte sudoccidentale e ponente ligure, Emilia occidentale, Lombardia centro-orientale, Veneto, Sardegna, Toscana meridionale, Lazio settentrionale, Marche, Umbria, e limitati areali di Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. L’analisi pluviometrica delle singole decadi (tabella 3) indica inoltre che l’anomalia negativa si è concentrata nelle seconda decade con valori più rilevanti al centro-sud.
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 1990-2019.
Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo (anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%.
La carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (figura 6a) mostra che l’Italia è interessata da una fascia di deboli anomalie termiche negative estesa dall’Islanda al Nordafrica. Tale diagnosi è in sostanza confermata dalla carta dell’anomalia termica mensile del Deutscher Wetterdienst (figura 6b).
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