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Un mese di Meteo – Aprile 2020

IL MESE DI APRILE 2020

Mese con piovosità inferiore alla norma sulla maggior parte dell’Italia e con temperature medie mensili nella norma nei minimi e in lieve anomalia positiva nei massimi al Centro-Nord.

La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 1a) mostra l’Italia interessata da un promontorio anticiclonico di blocco da sud (promontorio africano). L’impronta sulla carta mensile lasciata da tale promontorio si spiega con il fatto che tale struttura circolatoria si è presentata su un totale di 12 giorni (tabella 2) il che appare anomalo in un mese come aprile normalmente sede di una caratteristica variabilità primaverile. Tale anomalia è confermata dalla carta delle isoanomale (figura 1b) che ci mostra un cintura di anomalie positive che si estende dall’Islanda alla Libia, coinvolgendo l’intero areale italiano.

Figura 1a – 850 hPa – Topografia medie mensile del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 1b – 850 hPa – carte delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

Dalla graduatoria dei diversi tipi di tempo rilevati in questo mese e proposta in tabella 1 si evince che i tipi circolatori anticiclonici hanno interessato un totale di 15 giorni seguiti da 11 giorni in cui il territorio è stato in tutto o in parte interessato da tipi ciclonici e 4 giorni con un tipo intermedio (tipo 17 – flusso ondulato occidentale).

Nel periodo in esame si sono manifestate 4 perturbazioni transitate rispettivamente l’1 aprile, dal 3 al 6, dal 20 al 23 e dal 27 al 30 aprile. Prendendo in esame la piovosità media di tutte le stazioni di ogni macroarea, i tre giorni più piovosi sono stati il 29 (7,5 mm), il 20 (7,4 mm) e il 28 aprile  (7,2 mm) al Nord, il 20 (11,9 mm), il 22 (11,5 mm) e il 21 aprile (10,5 mm) al Centro e il 22 (10,0 mm), il 21 (8,9 mm) e il 20 (5,1 mm) aprile al Sud. Si noti la rilevante piovosità totale registrata al centro-sud dal 20 al 22 del mese e che si lega all’attività del minimo depressionario mediterraneo descritto in tabella 1.

Dal punto di vista climatologico il mese di aprile è tipicamente segnato dalla spiccata variabilità termo-pluviometrica tipica del periodo primaverile e che si traduce in una piovosità che rispetto al totale annuo è mediamente del 8-12% al Nord, del 6-10% al Centro e del 5-8% al sud.

Andamento termo-pluviometrico

A livello mensile (figure 2 e 3) le temperature medie delle minime sono risultate in complesso nella norma per effetto dell’anomalia negativa registrata nella prima decade e seguita da deboli anomalie positive nel resto del mese (tabella 4). Sempre a livello mensile le medie delle massime sono risultate nella norma al centro-sud e in lieve anomalia positiva al centro-nord, in virtù di anomalie positive concentratesi nella prima e seconda decade al nord e nella seconda decade al centro-sud.

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

La carta di analisi pluviometrica mensile (figure 4 e 5) evidenzia la presenza di un’anomalia precipitativa negativa estesa alla maggior parte del territorio nazionale e più sensibile sulla parte centro-orientale del settentrione. Locali anomalie positive si sono registrate su Piemonte, Sardegna Centro-settentrionale, provincia di Rieti ed areali circostanti, Molise, Basilicata e Salento. L’analisi delle singole decadi (tabella 4) indica che le anomalie negative si sono concentrate nella prima e nella seconda decade del mese mentre la terza decade ha per lo più goduto di una buona piovosità.

Figura 4 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 5 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 1990-2019.

Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di  oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e  2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente  l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in  azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e  giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%.

L’analisi dell’anomalia termica globale mensile dell’università dell’Alabama (figura 6a) evidenzia che l’Italia è interessata dalla fascia di anomalie termiche positive estesa da Islanda e Groenlandia al Nord Africa e con massimo sul Centro Europa. Tale fascia risulta in significativa coincidenza con l’anomalia positiva del livello di pressione di 850 hPa evidenziata nella figura 1b. Indicazioni analoghe provengono anche dalla carta del Deutscher Wetterdienst (figura 6b), anche se in questo caso la fascia risulta meno percepibile in quanto la carta è stata sviluppata a partire da dati da stazioni terrestri per cui non considera le aree marine.

Figura 6a – UAH Global anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1981-2010 espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)
Figura 6b – DWD climat anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1961-1990 espresso in °C) della temperatura media mensile al suolo. Carta frutto dell’analisi svolta dal Deutscher Wetterdienst sui dati desunti dai report CLIMAT del WMO [https://www.dwd.de/EN/ourservices/climat/climat.html).
 

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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

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