Queste previsioni sono a cura di Flavio
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Situazione sinottica
La circolazione si mantiene decisamente zonale con il flusso principale incontrastato alle alte latitudini e una cintura anciticlonica alle latitudini inferiori associata al secondario. Tuttavia si fanno notare elementi di novità. Un’area di divergenza si insinua tra le due cellule anticicloniche: quella atlantica a ovest dell’Iberia e, più a est, quella russa che si giova anche di un contributo termico che si manifesta sulle regioni settentrionali italiane sotto la forma di uno scorrimento di aria fresca nei bassi strati dai quadranti orientali. Un nocciolo di aria gelida è in azione sulle Svalbard, con associate estese nevicate tra l’Islanda e il Mare di Kara (Fig.1).
Nel corso della settimana l’area di divergenza sull’Iberia sarà velocemente riassorbita con la ricostituzione del ponte anticiclonico alle basse latitudini che, seppur in assenza di valori del campo di massa particolarmente elevati, sarà in grado di garantire stabilità per gran parte della settimana sulla nostra Penisola. Nel frattempo, una cellula anticiclonica artica muoverà dal Canada in direzione dell’Islanda e delle isole britanniche, portandosi in fase con la cellula termica groenlandese. Potrebbe essere il preludio ad uno sconvolgimento delle figure bariche sullo scacchiere europeo, con associate possibili irruzioni di aria artica in direzione delle latitudini inferiori europee.
Proprio mentre tutti aspettano come la manna un arrivo anticipato del caldo per proporre un argine “climatico” al dilagare del coronavirus, l’inizio della primavera 2020 potrebbe proporre un copione in controtendenza. Non sarebbe sorprendente, visto l’andamento di un inverno che ha confinato, quasi sigillandolo, il freddo artico alle alte latitudini. Freddo che si dovrà in qualche modo redistribuire a latitudini inferiori.
Ci avevano detto che il caldo portava morte e distruzione. Adesso anche i non addetti ai lavori scoprono che non è così: è il freddo il nemico dell’uomo, e non certo da oggi. Le scemenze climatiste al solito stanno a zero, e nessuno che si produca in uno degli inutilissimi esercizi che in senso opposto si sprecherebbero sui giornaloni-immondizia di proprietà degli “illuminati”, per esempio il calcolo di quante migliaia di morti da coronavirus in più si potrebbero imputare a quel grado di temperatura in meno rispetto alla media del periodo. Un esercizio ovviamente inutile e criticabile, cosi’ come i miliardi di esercizi simili che vengono invece propinati come verita’ rivelata in occasione di ogni ondata di caldo.
Il coronavirus passerà, ma l’idiozia climacatastrofista ci accompagnerà per sempre.
Linea di tendenza per l’Italia
Da Lunedì a Venerdì generali condizioni di stabilità su tutto il Paese con addensamenti nuvolosi sulle isole maggiori tra Lunedì e Martedì.
Temperature stazionarie o in lieve aumento nei valori massimi; fresco al mattino. Ventilazione vivace dai quadranti orientali sui bacini di ponente della giornata di Lunedì, con tendenza ad attenuazione. Mercoledì grecale sostenuto sull’Adriatico.
Sabato e Domenica tendenza ad aumento della nuvolosità sulla Penisola, specie nelle ore più calde per addensamenti sulla dorsale appenninica. Possibili disturbi anche sull’arco alpino e sulla Sicilia per l’azione di una depressione mediterranea.
Temperature in diminuzione sulle regioni settentrionali, ventilazione debole dai quadranti orientali.
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