IL MESE DI OTTOBRE 2019[1]
Mese con temperature in lieve anomalia positiva e precipitazioni in prevalente anomalia negativa con rilevanti eccezioni su Nordovest, Toscana settentrionale, parte della Sardegna e della Sicilia.
La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 1a) mostra l’Europa centro-settentrionale interessata da un regime di veloci correnti occidentali mentre l’Italia è stata dal canto suo interessata da un promontorio dall’anticiclone atlantico che da ovest si espande verso il Mediterraneo. Ciò indica il prevalere di condizioni di tempo stabile rivelatesi favorevoli al completamento delle raccolte delle colture estive. Tale analisi è confermata dalla carta delle isoanomale (figura 1b) che indica pressioni nella norma sul Mediterraneo e un’anomalia negativa (area in azzurro) sul centro-nord Europa.
La variabilità del “giorno per giorno” intorno alla struttura circolatoria media sopra delineata si è manifestata con il transito di 7 perturbazioni per lo più deboli che hanno interessato in tutto o in parte il territorio nazionale e che sono state registrate rispettivamente dal 2 al 5 ottobre, il 7 e l’8, il 15 e il 16, il 20 e il 21, il 24, dal 25 al 27 e dal 29 al 31 ottobre (tabella 1). I due giorni più piovosi sono stati il 15 e il 24 ottobre al Nord, rispettivamente con medie di 16,2 e 9,0 mm, il 24 e il 7 ottobre al Centro con medie di 6,3 e 6,1 mm e 25 e il 3 ottobre al Sud come medie di 10,7 e 6,9 mm.
Andamento termo-pluviometrico
A livello mensile (figure 2 e 3) le temperature medie sono risultate per lo più in lieve anomalia positiva tanto nei massimi quanto nei minimi. A livello pluviometrico mensile la figura 5 mostra il netto predominio di anomalie negative, da deboli a moderate, pur sussistendo un’anomalia positiva su val d’Aosta, Piemonte, Emilia Occidentale, Liguria, Toscana Settentrionale, Sicilia orientale, Calabria meridionale e Sardegna Nordoccidentale.
L’analisi decadale (tabella 3) mostra che a una prima decade termicamente nella norma hano fatto seguito una seconda e terza decade in anomalia positiva debole o moderata sia nelle massime sia nelle minime. A livello pluviometrico anomalie negative da deboli a moderati si sono registrate nella prima decade al Nord e in tutte e tre le decadi al centro mentre un’anomalia negativa forte ha interessato il Meridione nella seconda decade.
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore ed il valore medio del periodo 1989-2018.
Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti,di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .
Le anomalie termiche positive evidenziate in questo report sono sostanzialmente confermate dalle carte delle anomalie termiche globali di figura 6a e 6b rispettivamente prodotte dall’Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville in base a dati satellitari MSU e dal Deutscher Wetterdienst in base ai report mensili CLIMAT da stazioni al suolo. In particolare dalla carta dell’Università dell’Alabama si osserva che l’anomalia positiva sulla nostra area si associa a una vasta fascia ad anomalia positiva che dalla Russia si protende verso l’Ucraina e i Balcani.
Le anomalie termiche positive evidenziate in questo report sono sostanzialmente confermate dalle carte delle anomalie termiche globali di figura 6a e 6b rispettivamente prodotte dall’Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville in base a dati satellitari MSU e dal Deutscher Wetterdienst in base ai report mensili CLIMAT da stazioni al suolo. In particolare dalla carta dell’Università dell’Alabama si osserva che l’anomalia positiva sulla nostra area si associa a una vasta fascia ad anomalia positiva che dalla Russia si protende verso l’Ucraina e i Balcani.
[1] Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2017 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (https://www.lightningmaps.org/blitzortung/europe/https://www.lightningmaps.org/blitzortung/europe/index.php?bo_page=archive&lang=de).
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