Eh bé, qualcuno potrà giustamente pensare che gli auguri di CM arrivino in ritardo, ci sta, ma ci sta anche che se gli auguri devono valere per tutto l’anno non credo di essere fuori tempo massimo. Quello che abbiamo appena salutato, non è stato un anno particolarmente facile, neanche per la nostra attività di blogging in materia di meteorologia e clima, essenzialmente perché da un lato cominciamo – il sottoscritto in particolare – ad essere sinceramente stufi di commentare le boutade che popolano (anzi affollano) il mondo della comunicazione su quest argomenti, un po’ perché il tempo cronologico è davvero tiranno, ed essendo questa un’attività molto collaterale, non sempre si riesce ad essere presenti. Di quest’ultima cosa mi scuso personalmente con i lettori e prometto di cercar di tornare a ritmi di pubblicazione più serrati, sperabilmente.
Per iniziare con il piede giusto l’anno e la decade nuovi, direi che ci possa stare un grande classico, ossia il suggerimento alla lettura.
Innanzi tutto un articolo che tirano un po’ di somme e, tanto per cambiare, sottolineano nel silenzio più totale della comunicazione mainstream, che il mondo, proprio quel mondo che si vorrebbe climaticamente alla deriva, non è mai stato così bene, specialmente se visto con gli occhi di chi lo abita. Mortalità infantile, vittime di eventi estremi, , povertà assoluta tutti indici in forte diminuzione, con le aspettative di vita e l’accesso all’energia che invece continuano a crescere (saranno mica collegati?), specialmente nei paesi più poveri, dove invece si vorrebbe che fosse più visibile l’impatto del clima che cambia e cambia male…
- Matt Ridley: We’ve just had the best decade in history. Seriously
Poi uno sguardo al futuro della meteorologia, ovvero l’opinione, breve ma intrigante, di una ventina di esperti del settore, tutti più o meno concordi nel ritenere che la prossima decade non farà rimpiangere la precedente in materia di innovazione, in questo come in molti altri settori, sopratutto per l’inevitabile sviluppo che avranno il ricorso all’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning nella modellistica meteorologica e climatica.
- Marshall Shepherd: 20 experts predict the most significant weather and climate advances of the next decade
Ho poi dato uno sguardo alle statistiche di CM, sempre molto soddisfacenti devo dire e, soprattutto sempre in crescita, e mi è venuto in mente che avrebbe potuto essere cosa gradita riproporre qualcuno dei nostri articoli più letti dell’ultimo anno. Tra il serio e il faceto, come sempre, ve li ripropongo di seguito.
Un po’ di scienza (molta in verità) Il Periodo Caldo Romano a confronto con quello attuale, un po’ di ironia Una Bufala e una Frode Assoluta, la “nostra” idea sugli scioperi climatici, Previsioni per gli Scioperati, e un tema molto attuale, quello sugli incendi, Il Declino Globale di Incendi di Boschi e Praterie.
Ce ne sarebbero anche tanti altri ma c’è sempre la funzione di ricerca se credete 😉
Per cui, per ora, davvero grazie ancora per la compagnia che ci fate venendo a visitare il Villaggio di Asterix, un mondo di auguri a tutti voi e, consentitemelo, anche un po’ di più per gli amici che ormai da anni contribuiscono a rendere queste pagine sempre più interessanti.
Enjoy!
Ringrazio tutta la redazione per la passione , il tempo dedicato e soprattutto per la capacità di divulgazione obiettiva per un tema scientifico così importante. Lo saprete sicuramente meglio di me , ma circola un’ignoranza notevole nel campo meteo e sto facendo , nel mio piccolo , “pubblicità” al vostro sito. grazie ancora e buon 2020
Grazie Andrea.
gg
Buon anno a tutti.
Se avete voglia e tempo, sarei curioso di sapere se la quantità di fumo e polveri generate dagli incendi in Australia, quantità che a quanto leggo è notevole e ricopre un’area molto vasta sopra il Pacifico, potrà avere un impatto sul clima… e se siamo in grado di prevedere quale. Grazie.
Fabrizio,
qui un po’ di letteratura. https://twitter.com/rogerapielkesr/status/1213914352211787778
In sostanza si, l’effetto c’è eccome.
gg
Salve a tutti i climatemonitoristi, e buon 2020.
Purtroppo ho già una brutta notizia : due gruppi di ricercatori di 2 università olandesi sono arrivati alla conclusione che il cambiamento di salinità delle acque circum-polari farà sì (data da precisare ma è sicuro!… lo dicono i loro modelli) che portera’ gelo ai paesi del nord Europa. Gelo, avete letto bene.
Roberto,
personalmente e obiettivamente, le previsioni di tendenza al freddo, che avrebbero origine nell’attività solare (non queste ovviamente), ritengo abbiano lo stesso valore di quelle di segno opposto, ovvero di tendenza al caldo per causa antropica, ossia nessun valore. Semplicemente perché entrambe peccano di robustezza scientifica. Questi risultati però hanno il pregio, si fa per dire, di fornire una bella via di fuga. In poche parole, se sarà caldo sarà AGW, se sarà freddo pure. Il dado è tratto. Geniale.
gg
Auguroni a tutti voi!
Caro Guido posso solo condividere le tue parole, una per una. È stato un anno difficile anche per me, da molti punti di vista, e concluso alla grande con una bella polmonite sotto Natale. Diciamo che ci sono ampi margini di miglioramento, per l’anno che viene.
Come giustamente sottolinei, il Blog continua ad essere premiato dalle visite nonostante la fatica di chi scrive, il contesto meschino e peloso in cui si dipana la narrativa catastrofista, e un certo diradamento degli articoli. È premiato perché nonostante la cappa piombata calata dalla informazione mainstream, la gente ha fame di informazioni non pre-cotte, e non inquinate da secondi e terzi fini. E queste informazioni, e riflessioni, continua a trovarle qui e su pochi altri blog coraggiosi che affrontano tematiche non necessariamente climatiche, in giro per il web.
L’augurio che faccio a tutti i blogger di CM è di continuare a trovare quelle energie e quei ritagli di tempo che ci consentono di ritrovarci in questo bellissimo villaggio assediato di monnezza, miasmi, calunnie e fake news. Una piccola oasi in cui trovare riparo, e tenere in esercizio i neuroni.
Tanti auguri a tutti e buon anno, nonostante tutto.
Dal Corriere.it di oggi:
“Cambiamenti climatici – In Norvegia dovrebbero esserci 5 gradi sottozero. Ma siamo a +19″.
Nell’articolo scrivono che questo dipende dai venti di foen, pertanto i ‘cambiamenti climatici” non c’entrano nulla (dico io…).
Non c’è speranza!
Grazie a Voi per tutto quello che fate.
Buon anno.
Grazie e altrettanto. Auguri a tutti 🙂