Ci sono alcune organizzazioni sovrannazionali che hanno un compito di straordinaria importanza, perchè si sono fatte carico di affrontare i mali endemici della nostra società globale. Tra queste, eccellendo nel suo impegno, figura certamente Save The Children. Mi chiedo allora come si possa rischiare così platealmente di perdere di vista il proprio obbiettivo sposando cause che nulla hanno a che fare con la propria missione, come nel caso di questo comunicato emesso proprio da Save The Children il 4 novembre scorso.
Appena qualche giorno fa leggevo che un siero orale che riduca o forse addirittura annienti il rischio di morire di diarrea delle popolazioni del terzo e quarto mondo costa circa 25 centesimi di Euro. Una tonnellata di CO2 oggi si scambia al prezzo di circa 14 Euro. Questi i termini di paragone. Ma, in fondo, non è questo il problema. E’ a mio parere molto più grave ammantare il proprio impegno di buoni propositi, lanciando allarmi privi di alcun fondamento scientifico. Non abbiamo la più pallida idea di cosa potrà succedere al clima nei prossimi decenni, figuriamoci se è possibile sapere come questo possa interagire con problemi come quelli di cui si occupano queste organizzazioni.
La scienza dice chiaramente ad esempio che non c’è ad oggi alcun collegamento tra la diffusione della malaria e le dinamiche del clima, nè attuali, nè previste. Mentre è accertato che dove e quando sono state prese le giuste precauzioni il problema è stato circoscritto, in barba alle oscillazioni di temperatura (ne abbiamo parlato qui e qui ). La malnutrizione è un problema di oggi, non di domani, e nessuno lo sa meglio di loro. Che senso ha abbracciare così superficialmente la causa del cambiamento climatico? Come si può arrivare a dire che già oggi migliaia di bambini muoiono a causa del clima sapendo che invece le cause sono purtroppo ben altre?
Piero Vietti sul suo blog ha parlato di ipocrisia, io spero di no, non so se sia meglio, ma preferisco pensare che sia solo demagogia, che si voglia solo far proselitismo. Che dire, in fondo può darsi che nel caso di Save The Children, qualcuno ci creda a questi allarmi assurdi ed infondati, può darsi che decida così di unire al loro il proprio impegno e qualche bambino che è oggi, non domani, in difficoltà ne possa trarre beneficio.
Sarò banale o ingenuo, o entrambe le cose, perdonami Guido. Nel rapporto di Save the children leggo:
Mi chiedo: se le cause sono stupide e prevedibili, come mai abbiamo 9 milioni di bambini morti all’anno? E soprattutto, come pensano questi signori di affrontare i 175 milioni di bambini malati/morti/vittima del riscaldamento globale (da loro previsti)? A questo punto, cinicamente, sarebbe meglio che ci invitassero a tirare i remi in barca. Non siamo in grado di salvarne 9, come potremo mai salvarne 175 milioni?
Voglio pensare anche io che siano in periodo di fund raising…