IL MESE DI LUGLIO 2019[1]
Temperature in lieve anomalia positiva al centro-nord e nella norma al sud con precipitazioni superiori alla norma sulla maggior parte dell’area.
La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 1a) mostra l’Italia interessata da un debole flusso di correnti nordoccidentali che sull’arco alpino presentano un pattern di tipo favonico. Tale struttura circolatoria è conseguenza della mancata estensione al bacino del Mediterraneo dell’anticlone delle Azzorre, la cui espansione verso est segna d norma l’affermarsi delle piene condizioni estive. La carta delle isoanomale (figura 1b) rendono ragione del livello di anomalia delle suddette strutture, più rilevante per la depressione che ha insistito sul vicino Atlantico.
Il luglio 2019 ha visto il territorio nazionale in tutto o in parte interessato da 3 perturbazioni transitate rispettivamente il 9-10 luglio, dal 14 al 17 e dal 26 al 29 luglio, per un totale di 10 giorni di tempo perturbato (tabella 1).
Il 28 e il 15 luglio sono stati i due giorni più piovosi al Nord rispettivamente con medie di 22,4 e 11,9 mm, il 28 e il 10 luglio sono stati i due giorni più piovosi al Centro rispettivamente con medie di 20,8 e 7,9 mm e infine al sud la maggiore piovosità media si è riscontrata il 16 luglio con 6,8 mm.
Si segnala infine che con riferimento alla serie storica 1973-2019 delle 202 stazioni GSOD e prendendo in esame le 10 annate più calde e più piovose (tabella 2), il 2019 con una temperatura media nazionale di 24.2°C è risultato al quinto posto, mente a livello pluviometrico si è collocato all’ottavo posto.
A livello mensile le temperature medie delle massime e delle minime mensili (figure 2 e 3) hanno presentato anomalie positive per lo più deboli a centro-nord mentre il meridione ha presentato temperature mensili nella norma. A livello pluviometrico mensile la figura 5 mostra il prevalere di anomalie positive cui si accompagnano tuttavia anomalie negative su Lombardia nordoccidentale e orientale, parte del Trentino, Veneto occidentale, Lazio meridionale, Calabria settentrionale, Sicilia centro-occidentale, Sardegna meridionale e parte di Puglia e Basilicata.
L’analisi decadale (tabella 4) a livello termico mostra una prima decade in anomalia positiva moderata seguita da una seconda decade nella norma ed una terza decade nella norma al sud e in lieve anomalia positiva al centro-nord. A livello pluviometrico il mese ha manifestato una piovosità superiore alla norma con anomalie positive concentratesi al centro nella prima decade, al nord e al sud nella seconda al centro-nord nella terza.
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1988-2015.
Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo (anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .
Le deboli anomalie termiche positive al centro-nord evidenziate in questo report sono confermate dalla carta delle anomalie termiche globali riportata in figura 6a, ricavata da dati MSU mentre non trova riscontro nei nostri dati l’anomalia termica positiva al sud proposta dalla carta dell’anomalia termica globale da stazioni al suolo prodotta delle Deutscher Wetterdienst sulla base dei report mensili CLIMAT (figura 6b).
Nota
[1] Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2017 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (http://it.blitzortung.org/live_lightning_maps.php).
@GG – grazie per la spiegazione. La mia domanda era rivolta al mio omonimo che ha postato la carta (l’Alessandro senza il 2 🙂 ).
@Alessandro2 non vedo la carta NOAA corrispondente all’anomalia della temperatura media mensile di luglio di ISPRA, quindi non so di cosa parli…
Non importa, mi ha già risposto il padrone di casa. Stavo confrontando le pere con le mele. Grazie lo stesso.
ma le previsioni di questa settimana?
anomalia mensile luglio ISPRA tramite i dati AM:
Immagine allegata
Come si spiega questa discrepanza fra le carte ISPRA e quelle da voi presentate NOAA / GSOD?
Alessandro,
i dataset sono in parte diversi e quella che hai presentato è una carta della temperatura media, mentre quelle pubblicate sono le minime e le massime. Il resto lo fanno i buchi.
gg