Queste previsioni sono a cura di Flavio
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Situazione sinottica
Situazione in sostanziale mutamento sullo scacchiere europeo, per il cedimento del campo sull’Europa occidentale e l’associato split della cellula anticiclonica che per lungo tempo ha impedito l’ingresso franco di correnti perturbate atlantiche sul Mediterraneo. Il cambiamento in questione si è manifestato attraverso una azione apparentemente poco significativa, con una piccola lacuna di geopotenziale che dal Nord Atlantico è scivolata in direzione del vicino Atlantico, andando a rinvigorire una depressione preesistente.
L’indebolimento ulteriore del campo, proprio in queste ore sta facendo da esca per una irruzione ben più massiccia di aria artica con conseguente split della cellula e formazione di due massimi: uno sul medio atlantico, e l’altro centrato sul Mar Baltico. Tra i due massimi, il corridoio attraverso il quale l’aria artica viene pilotata in direzione del Mediterraneo, ben visibile nella bellissima immagine da satellite che mostra chiaramente il fronte freddo che di gran carriera muove verso le isole britanniche con il suo carico di precipitazioni, prevalentemente nevose, anche al livello del mare (Fig.2).
Nella notte su Mercoledì la saccatura farà ingresso nel Mediterraneo occidentale con l’aria artica che irromperà attraverso la porta del Rodano, dando il via ad una prolungata fase di maltempo che sarà ulteriormente rinvigorita a stretto giro di posta da un secondo impulso di aria artica di recente origine groenlandese che seguirà una direttrice ancora più occidentale. L’effetto del doppio affondo artico sarà notevolissimo dal punto di vista sinottico, con la formazione di una vasta area depressionaria ricolma di aria fredda in quota, in seno alla quale si succederanno impulsi perturbati che interesseranno il bacino centrale del Mediterraneo e buona parte dell’Europa centro-occidentale.
Come anticipato qualche settimana fa, il procedere della stagione verso l’equinozio e gli inevitabili effetti in termini di indebolimento del vortice polare hanno dato il là ad un cambiamento sinottico su vasta scala con effetti sicuramente positivi per l’Italia, alla luce dei previsti importanti accumuli piovosi e nevosi dei prossimi giorni. Al solito il tempo atmosferico fa di testa sua: l’alternarsi di fasi piovose e siccitose, più calde o più fredde della media, sul lungo termine finisce per restituire quel valore “medio” che i giornaloni vorrebbero invece permanente, per 365 giorni all’anno. Altrimenti è climate change.
Per dirla come i giornaloni, appunto, da questa settimana finisce il Global Warming e (ri)comincia il Climate Change nella sua variante “clima impazzito” perché pioverà e nevicherà ad Aprile.
Buona pioggia e buona neve a tutti.
Linea di tendenza per l’Italia
Lunedì generali condizioni di stabilità su tutto il Paese, salvo qualche disturbo sulla Carnia associato a qualche precipitazione, e nuvolosità stratiforme sulle isole maggiori.
Temperature stazionarie, venti deboli.
Martedì cieli nuvolosi al Nord con precipitazioni sulle Alpi, nevose a quote alte, e in estensione dalla serata alla pianura padana centrale, con quota neve in calo fino a circa 1300-1500 m. Sulle restanti regioni nuvolosità in aumento dalla tarda mattinata con fenomenologia da instabilità pomeridiana sulle zone interne e montuose.
Temperature stazionarie, venti dai quadranti meridionali, in progressiva intensificazione sui bacini occidentali.
Mercoledì maltempo al Nord con nevicate persistenti, intense e abbondanti sull’arco alpino al di sopra dei 1500 metri e precipitazioni diffuse sul Triveneto. Probabile ombra pluviometrica per pianura padana centro-occidentale, specie a sud del Po. Nuvolosità in aumento sulle regioni centrali con precipitazioni sparse specie sulle zone interne appenniniche, versanti occidentali. In attesa il Meridione con cieli parzialmente nuvolosi.
Temperature in diminuzione al Nord, venti tesi dai quadranti meridionali.
Giovedì condizioni generali di maltempo su tutto il Paese, con piogge, rovesci e temporali in spostamento da nord-ovest verso sud-est. Col passare delle ore le schiarite avanzeranno sulle regioni nord-occidentali e sulle centrali tirreniche. In serata le precipitazioni interesseranno solo Triveneto e regioni sud-orientali. Nevicate abbondanti sulle Alpi e sull’Appennino centrale, con quota neve in forte calo fino a circa 600-800 metri rispettivamente.
Temperature in forte calo al Nord e al Centro. Venti forti, di maestrale sui bacini occidentali, sciroccali su Ionio e Adriatico.
Venerdì generalmente asciutto al Nord e al Centro in presenza di nuvolosità stratiforme con locali addensamenti. Nuvolosità irregolare al Meridione con qualche pioggia sulle regioni ioniche, ma tendenza a rapido peggioramento a partire dalla Sicilia con rovesci e temporali dalla serata.
Temperature in lieve aumento al Centro-Nord nei valori massimi. Ventilazione sciroccale su Adriatico, di levante sulla Sicilia.
Sabato passaggio perturbato al Meridione con precipitazioni diffuse, anche intense. Peggiora nuovamente al Settentrione con piogge e nevicate diffuse. Domenica possibili condizioni di maltempo su tutto il Paese con piogge, temporali, rovesci e nevicate sui rilievi.
Una domanda:
questa profonda saccatura può essere la conseguenza dell’improvviso riscaldamento della stratosfera?
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Immagine allegata